PERCHE’ GIOVEDI’ SCORSO SONO RIENTRATO IN AULA

 

Messaggio pervenuto l’11 maggio 2010, a seguito di una notizia gravemente inesatta riportata quel giorno da Repubblica – Segue la mia risposta

Buona sera
E’ vero (se ne dicono tante!) che, per il voto sulle  intercettazioni, tutti i senatori PD (su richiesta della  Finocchiaro) sono usciti dall’aula… meno lei?Qualora fosse vero, vorrebbe dirmi cortesemente il perché? Qual è il suo messaggio politico, per noi elettori?
Grazie!
Una Maria Luisa qualunque, che vorrebbe capire.

 

 

Cara Maria Luisa, giovedì mattina l’indicazione della Presidenza del Gruppo dei senatori PD è stata di uscire tutti dall’Aula al termine dell’intervento di Anna Finocchiaro e di astenersi dal voto di fiducia finale. A questa indicazione mi sono attenuto insieme a tutti i colleghi democratici. E’ stata una manifestazione collettiva di protesta contro l’arroganza del Governo, che ha strangolato il dibattito sul disegno di legge ponendo la fiducia; ma non voleva assumere – come invece qualcuno avrebbe desiderato – il significato di un “Aventino”, ovvero di un abbandono del Senato da parte del Partito Democratico. Questo è il motivo per cui, circa mezz’ora dopo quella manifestazione collettiva di protesta, quando ho sentito da un monitor che veniva data la parola a Emma Bonino; poiché mi interessava sentire questo intervento, sono rientrato in Aula per la sola breve durata dello stesso. Non immaginavo che a questa mia presenza in Aula, della durata di non più di qualche minuto, potesse essere attribuito un significato politico di dissenso rispetto alla posizione assunta dal mio Gruppo. Ho comunque dato questa stessa spiegazione ai tre giornalisti (della Stampa, del Corriere della Sera e del Riformista) che me l’hanno chiesta: solo Repubblica, che non me la ha chiesta, ha pubblicato la notizia (non vera) secondo cui io non sarei uscito dall’Aula insieme agli altri senatori del mio Gruppo.    (p.i.) 

 

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