IL TROMBONISTA PERUVIANO E LA NOSTRA XENOFOBIA ISTITUZIONALE

Segue la risposta del Ministero dell’Interno all’interrogazione a risposta scritta presentata alla Presidenza del Senato il 15 dicembre 2008, pervenuta il 30 luglio 2010

INTERROGAZIONE n° 4-00955
al Ministro dell’Interno

Presentata dal senatore Pietro ICHINO – 15 dicembre 2008

Premesso che
– Humberto Amesquita, è un trombonista peruviano residente a Milano, arrivato regolarmente in Europa nel 2003 per una tournée del complesso Big Band, promosso dalla sua scuola;
–  nei cinque anni successivi trascorsi in Europa ha partecipato ad alcuni importanti festival europei di jazz (solo per citarne alcuni: North Sea Jazz Fest, Eurodisney Jazz Fest), ha collaborato con alcuni dei più affermati jazzisti italiani, come Gianni Cazzola (col quale ha registrato un disco, recensito da “Musica Jazz” nel novembre 2008), Guido Manusardi, Tiziana Ghiglioni, la Civica Jazz Band di Enrico Intra; è stato ammesso al Master internazionale In.Jam organizzato da Siena Jazz;
– tre settimane or sono Amesquita è riuscito ad ottenere il nulla-osta di soggiorno in Italia per lavoro (grazie al Decreto dei Flussi 2007), in base al quale avrebbe dovuto recarsi all’Ambasciata italiana nel suo Paese per ritirare il visto; ha quindi acquistato il biglietto per il Perù, per partire il 15 dicembre;
– senonché venerdi 29 novembre alle 22.30 Amesquita è stato fermato dalla Polizia a pochi metri dalla sua abitazione e, non essendo ancora in possesso del visto, è stato portato in Questura e rinchiuso in una cella per 12 ore; il giorno successivo l’Ufficio stranieri gli ha applicato un decreto d’espulsione, che sembra avere l’effetto di annullare il nulla-osta da lui in precedenza ottenuto e la possibilità di rientrare in Italia per i prossimi 10 anni;
si chiede di conoscere quali misure urgenti il ministro intenda adottare per evitare l’iniquità grave che il musicista peruviano ha subito e rischia di ulteriormente subire, nonché, più in generale, l’impoverimento culturale che il nostro Paese si auto-infligge chiudendosi al contributo di questo come di tanti altri artisti stranieri come lui, cui viene oggi impedito di offrirci i frutti del loro talento.

Scarica la risposta del Ministero dell’Interno del 30 luglio 2010

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