LA PROPOSTA DI SCELTA CIVICA SULLE PENSIONI D’ORO

SIAMO I SOLI IMPEGNATI SERIAMENTE: PROPONIAMO UNA SOLUZIONE, CHE IMPONGA UN CONTRIBUTO PROPORZIONATO ALLA PARTE NON EFFETTIVAMENTE GUADAGNATA DEI TRATTAMENTI PREVIDENZIALI  PIÙ ELEVATI

Lettera pervenuta il 31 luglio 2013 – Segue la mia risposta

Illustre Senatore.
In questo periodo che vorremmo di rinascita e di eguaglianze, La Corte Costituzionale interviene a ostacolare iniziative di recupero del troppo dato a chi già aveva e infossare chi già poco ha, in nome dell’uguaglianza tra chi? Si permette di inficiare una legge voluta dai fattori di leggi per cercare di ristabilire un principio di EQUITÀ, come la voleva Mario Monti e i suoi  legislatori e in particolare la Sua azione che ben conosciamo. Tutto, invocando gli articoli 3 e 53 della Costituzione, Costituzione che dovrebbe essere uguale per tutti gli Italiani!
Chi accoglie le voci di sdegno che salgono dai cuori di tutti i pensionati che si trovano nella mia stessa situazione? L’INPS rimborsa 80milioni ai pensionati d’oro e togli a dei miserabili pensionati €355,00 l’anno. La nostra pensione si è così ridotta a meno di quanto calcolato nel 1995.
Invochiamo un Suo autorevole intervento per non essere dimenticati!
Grazie Senatore, deferenti saluti.
Eugenio Broggini

Stiamo lavorando per superare l’ostacolo costituito da questa sentenza (sbagliata) della Corte costituzionale: rinvio in proposito al progetto Cazzola-Ichino-Tinagli che mira a istituire un contributo proporzionato alla porzione di pensione pari alla differenza tra quanto effettivamente percepito sulla base del “calcolo retributivo” e quanto sarebbe stato percepito secondo il criterio “contributivo”. In altre parole: un contributo rilevante sulla parte non effettivamente guadagnata delle pensioni più elevate.   (p.i.)

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