CREDERE IN QUALCHE COSA CHE NON È DATO MA VA COSTRUITO

“[…] La casa nella pineta è il libro della Milano città operaia e al tempo stesso città borghese […] di una borghesia radicata in un cattolicesimo manzoniano, poco esibito, poco bigotto, anche al suo interno dialogico: quello […] dove stavano insieme due persone diversissime come don Giussani e Padre Turoldo […]”

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Trascrizione dell’intervento di Elio Franzini, Rettore dell’Università degli Studi di Milano, nel corso della presentazione de
La casa nella pineta promossa a Milano dal Centro Culturale Milanese l’11 dicembre 2018 – È online anche l’intervento svolto da me nella stessa occasione – Tutte le recensioni e gli interventi sullo stesso libro sono facilmente accessibili attraverso la pagina web ad esso dedicata
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19 MARZO 2002-19 MARZO 2019

Come ogni anno, dopo quel tragico 19 marzo 2002, anche martedì prossimo si svolgerà a Bologna la staffetta simbolica in bicicletta dalla stazione ferroviaria a via Valdonica 14, per ricordare l’ultimo ritorno a casa di Marco Biagi

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Locandina contenente l’invito alla manifestazione del 19 marzo 2019 – Sono online su questo sito anche quella dell’anno scorso – Su Marco Biagi e la “sua” legge v. la mia intervista all’Agenzia ADN Kronos
Sedici anni dalla morte di Marco Biagi

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LA QUESTIONE DEL MINIMUM WAGE – 2. SOLUZIONE O PROBLEMA?

Le proposte sul tappeto rischiano di produrre una uguaglianza formale fittizia che maschera ineguaglianza sostanziale e genera illegalità –  Meglio una decentralizzazione dei contratti che al Sud allineerebbe i salari alla produttività reale, facendo emergere il sommerso, al Nord garantirebbe salari adeguati

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Articolo
di Giuliano Cazzola pubblicato sul Bollettino ADAPT, 11 marzo 2019 – In argomento v. anche Minimum Wage – 1. Qualche osservazione di buon senso
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LA QUESTIONE DEL MINIMUM WAGE – 1. QUALCHE OSSERVAZIONE DI BUON SENSO

Il salario minimo legale può essere utile, ma un provvedimento efficace richiederebbe  un serio confronto – Per questo non se ne farà nulla – Se si volesse fare sul serio, sarebbe comunque opportuno individuare un minimo orario medio per poi riparametrarlo in relazione al costo della vita in ciascuna regione

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Mercato del Lavoro News, bollettino  organo della Fondazione Anna Kuliscioff, n. 46, a cura di Claudio NegroIn argomento v. anche l’articolo di Giuliano Cazzola, Il salario minimo legale: soluzione o problema? Continua…

UN COSTO INSOSTENIBILE (MA IGNORATO) DELLA RINUNCIA AL PROGETTO TAV

C’è un’enorme voce negativa che la Commissione incaricata dal ministro Toninelli ha del tutto dimenticato: la perdita di affidabilità dell’Italia, agli occhi del resto del mondo, come partner per qualsiasi futura iniziativa comune

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Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 496, 15 marzo 2019 – In argomento v. anche L’ideologia del NO a tutto Continua…

IL SUD, IL NORD E IL “FARE PARTI EGUALI FRA DISEGUALI”

“Ho avversato le tue proposte, anche ferocemente, e tuttavia mi sono sentito sempre attratto dalle tue riflessioni, un sentimento di odio e amore che non sono mai riuscito a spiegarmi […] Forse all’origine del contrasto sta la pretesa che le nostre proposte possano andar bene al tempo stesso nel Settentrione e nel Mezzogiorno […]”

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Lettera di Canio Lagala
(*) pervenuta il 5 marzo 2019 – Segue la mia risposta – In argomento v. anche  l’intervento che ho svolto al congresso dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale a Palermo, il 17 maggio 2018 sui Problemi costituzionali in tema di standard retributivo inderogabile – Per curiosa (significativa?) coincidenza, poco prima della pubblicazione di questa lettera sono stati pubblicati due interventi di osservatori molto qualificati (Claudio Negro e Giuliano Cazzola) sulla questione del minimum wage, entrambi orientati nel senso della necessità di adattabilità degli standard retributivi alle differenti condizioni regionali di costo della vita, infrastrutture e produttività media del lavoro  Continua…

LA ZAMPA DI PECHINO, IL RINGHIO DI WASHINGTON E IL VERO INTERESSE DEGLI EUROPEI

La “Via della Seta” può diventare un progetto bellissimo, ma probabilmente solo se a negoziarne i contenuti sarà l’Europa unita e non i singoli Paesi in ordine sparso

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Primo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 496, 14 marzo 2019 – In argomento v. anche Chi occupa i vuoti lasciati da Trump Continua…

DA RAVENNA UN APPELLO ALL’UNITÀ DEGLI EUROPEISTI

Le elezioni europee del 26 maggio costituiscono un punto di svolta per la costruzione degli Stati Uniti d’Europa – Tutti gli europeisti devono unirsi per battere il fronte sovranista, che si è notevolmente rafforzato negli ultimi anni

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Il manifesto che segue, del 7 marzo 2019, è opera di un gruppo territoriale trasversale di aderenti e di simpatizzanti dei partiti europeisti – principalmente Pd e +Europa – nato a Ravenna, che chiede ai dirigenti dei partiti stessi di aderire al manifesto del movimento
Siamo Europei SiamoEuropei presentando una lista unica alle europee del 26 maggio Continua…

NICOLA ZINGARETTI PUÒ FARE MOLTO PER IL PD (E PER IL PAESE)

Il motivo del mio non prendere posizione fra i tre candidati maggiori nella campagna per le primarie del Pd e il motivo della mia soddisfazione per l’elezione diretta di Nicola Zingaretti, senza necessità del passaggio per l’Assemblea Nazionale

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Lettera pervenuta il 4 marzo 2019 – Segue la mia risposta – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del giorno precedente,
Che cosa si decide oggi nei seggi del Pd Continua…

N. 495 – 3 marzo 2019

PERCHÉ L’ANTICIPO DI UN GIORNO
Per la prima volta in undici anni, la Nwsl arriva la mattina di domenica, invece che come al solito di lunedì, per ricordare alla parte degli iscritti alla mailinglist che può esservi interessata l’importanza della partecipazione alle primarie del Pd per costruire una opposizione forte al populismo. Questa sera e domani la notizia più rilevante sarà questa: quanti elettori saranno andati a votare.

CHE COSA SI DECIDE OGGI NEI SEGGI DEL PD
La posta in gioco di gran lunga più importante dipende dalla quantità di persone che andranno a votare: un’affluenza alta renderà evidente che la componente maggiore dell’opposizione al Governo giallo-verde non è affatto spappolata, come qualcuno sostiene, ma è viva e vegeta. La seconda è di quanto vincerà il vincitore: la cosa migliore, per il Pd e per le sorti dell’opposizione, è probabilmente che il vincitore vinca subito, ma non  stravinca. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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