DENUNCIA ALLA UE CONTRO IL MERCATO DEL LAVORO DUALE ITALIANO
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MENTRE MI SEMBRA IMPROBABILE CHE L’ARTICOLO 8 DEL DECRETO DI FERRAGOSTO PRODUCA EFFETTI DAVVERO RILEVANTI, È CERTO, INVECE, CHE LI PRODURRÀ L’ACCORDO INTERCONFEDERALE DEL 28 GIUGNO, IL QUALE SEGNA L’INIZIO DELLA FINE DEL NOSTRO SESSANTENNIO DI “DIRITTO SINDACALE TRANSITORIO”
Intervista a cura di Alessia Liparoti, pubblicata su Finanza & Diritto il 12 settembre 2011
I RAPPRESENTANTI DI SETTE DIVERSE ORGANIZZAZIONI CULTURALI, SOCIALI E POLITICHE ESPONGONO AL GOVERNO UE I MOTIVI PER CUI IL REGIME DI APARTHEID FRA PROTETTI E NON PROTETTI CHE CARATTERIZZA IL TESSUTO PRODUTTIVO ITALIANO DEVE CONSIDERARSI INCOMPATIBILE CON L’ORDINAMENTO COMUNITARIO
Atto presentato alla Commissione Europea il 14 settembre 2011 da Emma Bonino, vicepresidente del Senato, già commissario europeo, Benedetto Della Vedova, deputato FLI firmatario di un progetto di legge ispirato al principio della flexsecurity (p.d.l. n. 4277/2011), Antonio Funiciello, direttore di LibertàEguale, Pietro Ichino, senatore Pd, autore del progetto flexsecurity e del progetto di Codice del lavoro semplificato (d.d.l. n. 1873/2009), Giulia Innocenzi, responsabile italiana di AVAAZ (che ha già raccolto oltre 40.000 firme a sostegno di questa iniziativa), Nicola Rossi, senatore, esponente della Fondazione Italia Futura, firmatario del d.d.l. n. 1873/2009, Eleonora Voltolina, fondatrice della testata on line Repubblica degli Stagisti – V. in proposito il dibattito sviluppatosi nei giorni immediatamente successivi sul quotidiano Europa, con gli interventi di Pierpaolo Baretta, Emma Bonino, Cesare Damiano, Sergio D’Antoni, Pietro Ichino e Nicola Rossi, Tiziano Treu, Lanfranco Turci e Sergio Cesaratto
CON L’ARTICOLO 8 DELLA MANOVRA-BIS IL GOVERNO INTENDE DARE UNA RISPOSTA ALLA RICHIESTA DI FLESSIBILIZZAZIONE PROVENIENTE DALLA BCE – MA SE LA NORMA PRODURRÀ UN EFFETTO, SARÀ SOLTANTO QUELLO DI UN AUMENTO DEL DUALISMO FRA PROTETTI E NON PROTETTI
Intervista a cura di Gabriella Piroli, pubblicata su Panorama Economy l’8 settembre 2011 – In argomento v. anche la mia intervista pubblicata su il Messaggero e quella pubblicata su la Stampa
LA NUOVA NORMA IN MATERIA DI LAVORO E RELAZIONI INDUSTRIALI SARÀ POCO UTILE ANCHE PER LE IMPRESE PIÙ SPREGIUDICATE, PERCHÉ ESSE NON POTRANNO MAI FARE AFFIDAMENTO SULLA TENUTA NEL TEMPO DEI CONTRATTI AZIENDALI IN DEROGA STIPULATI IN BASE AD ESSA
Intervista a cura di Pierpaolo Velonà, pubblicata su il Corriere di Bologna il 6 settembre 2011 – In argomento v. anche la mia intervista pubblicata su il Messaggero il 5 settembre 2011
DUE INTERVENTI SUI DIFETTI GENERALI DELLA MANOVRA-BIS CON CUI IL GOVERNO INTENDE RISPONDERE ALLA CRISI FINANZIARIA E DUE INTERVENTI SULLA CONTESTATISSIMA NORMA IN MATERIA DI DIRITTO SINDACALE E DEL LAVORO
Interventi di Enrico Morando, Maurizio Castro, Nicola Rossi e Franco Marini, estratti dal resoconto stenografico delle sessioni del Senato del 6 e 7 settembre 2011, nelle quali si è svolto il dibattito sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 13 agosto 2011 n. 138 – In argomento v. anche il mio intervento in Commissione Lavoro del 23 agosto sull’articolo 8 del decreto nella sua versione originaria – Inoltre la mia intervista alla Stampa del 31 agosto e la mia intervista al Messaggero del 5 settembre
UN GRUPPO DI ECONOMISTI MI CHIEDE ALCUNI CHIARIMENTI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE DIFFERENZE RISPETTO ALL’ESPERIENZA DANESE
Messaggio pervenuto il 7 settembre 2011 – Segue la mia risposta – Per le altre frequent asked questions sul progetto, vai al Portale della Semplificazione e della Flexsecurity
IL DIRITTO DEL LAVORO NON SI RIFORMA COSÌ
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LA FORMULAZIONE DELLA NORMA APPROVATA DALLA COMMISSIONE BILANCIO DEL SENATO NON CORREGGE IL DIFETTO GRAVISSIMO DI DELEGARE LA RIFORMA DEL DIRITTO DEL LAVORO ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA AZIENDALE
Intervista a cura di Luca Cifoni, pubblicata su il Messaggeroil 5 settembre 2011 – In argomento v. anche il mio intervento svolto in seno alla Commissione Lavoro del Senato il 23 agosto 2011
CONTRO LE SUE STESSE DICHIARAZIONI, RIPETUTE INSISTENTEMENTE NEGLI ULTIMI MESI, IL MINISTRO DEL LAVORO HA VARATO UNA NORMA CHE NON TIENE ALCUN CONTO DEL CONTENUTO DELL’ACCORDO INTERCONFEDERALE DEL 28 GIUGNO, ANZI SEMBRA FATTA APPOSTA PER IMPEDIRE CHE LA CGIL LO RATIFICHI
Intervista a cura di Tonia Mastrobuoni, pubblicata da la Stampa il 5 settembre 2011 – In argomento v. anche la mia intervista a cura di Luca Cifoni, pubblicata su il Messaggero