N. 166 – 12 settembre 2011

DENUNCIA ALLA UE CONTRO IL MERCATO DEL LAVORO DUALE ITALIANO
In anteprima il testo del complaint che mercoledì prossimo presentiamo alla Commissione Europea per ottenere l’apertura di un procedimento di infrazione contro il regime di apartheid fra protetti e non protetti che caratterizza il nostro tessuto produttivo e per promuovere anche in questo modo una riforma ispirata ai principi della flexsecurity e della pari opportunità per tutti. Lo firmano, insieme a me, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova, Antonio Funiciello (direttore di LibertàEguale), Giulia Innocenzi (responsabile italiana di AVAAZ, che ha già raccolto oltre 40.000 firme a sostegno di questa iniziativa), Nicola Rossi (in rappresentanza di Italia Futura) ed Eleonora Voltolina (direttore responsabile della testata Repubblica degli Stagisti). Mercoledì mattina alle 11 la conferenza-stampa in Senato per la presentazione dell’iniziativa.

2011: ANNO ZERO PER IL NOSTRO DIRITTO SINDACALE?
Leggi l’intervista a Finanza & Diritto sul significato dell’accordo interconfederale 28 giugno 2011 e dell’articolo 8 del decreto di Ferragosto nell’evoluzione del nostro sistema delle relazioni industriali.

      

DUE DOMANDE SUL PROGETTO FLEXSECURITY
Un gruppo di economisti mi chiede un chiarimento su alcune differenze tra il sistema proposto con il disegno di legge sul Codice del lavoro semplificato e l’esperienza danese: leggi il loro messaggio e la mia risposta.

L’ARTICOLO 8 DELLA MANOVRA SARÀ UTILE SOPRATTUTTO AGLI AVVOCATI
La norma è scritta così male, che nessuna impresa potrà basare un piano industriale su di un contratto aziendale in deroga stipulato in base ad essa, con una buona probabilità di esito positivo della eventuale verifica giudiziale. Leggi in proposito la mia intervista al Corriere della Sera di Bologna, pubblicata mercoledì e quella a Panorama Economy uscita venerdì.

IL DIBATTITO IN SENATO SUL DECRETO DI FERRAGOSTO
Leggi gli interventi di Enrico Morando, Maurizio Castro, Nicola Rossi e Franco Marini nella discussione della manovra-bis.

      

MEZZO MILIONE DI FIRME ENTRO FINE MESE PER IL REFERENDUM ELETTORALE
Ricordo ancora che entro il 30 settembre prossimo occorrono 500.000 sottoscrizioni a sostegno dell’iniziativa referendaria mirata a cancellare la legge elettorale del 2005, tornando (provvisoriamente) alla precedente. Non perché il c.d. “Mattarellum” costituisca la soluzione migliore possibile, ma perché il referendum è l’unico modo in cui possiamo aprire la strada a una riforma elettorale seria in Parlamento (v. di nuovo in proposito la scheda diffusa dal Comitato promotore). Si firma negli appositi stand alle Feste del Partito Democratico e in tutti i municipi.

Stampa questa pagina Stampa questa pagina

 

 
 
 
 

WP Theme restyle by Id-Lab