L’impressione è che il Governo stia utilizzando troppo disinvoltamente lo strumento dell’integrazione salariale, sottovalutando sia il rischio degli abusi, sia quello di un dannoso addormentamento del tessuto produttivo
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Intervista a cura di Valeria Manieri, pubblicata sul quotidiano il Foglio l’8 luglio 2020 – In argomento v. anche la mia intervista a Libero del 15 giugno scorso, Si sbloccano i licenziamenti ma i lavoratori non hanno gli strumenti per rioccuparsi
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Un emendamento di maggioranza in discussione alla Camera rischia di fare della possibilità di lavorare da casa un privilegio per una parte dei dipendenti pubblici, senza l’indispensabile ammodernamento delle amministrazioni sul piano tecnico, organizzativo e culturale
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Articolo pubblicato su lavoce.info il 6 luglio 2020 – In argomento v. anche il mio articolo precedente sullo stesso tema pubblicato su lavoce.info, I pericoli del lavoro agile Continua…
Il mio itinerario intellettuale ed esistenziale, dal decennio di lavoro nella Cgil milanese agli esordi dell’impegno universitario con i professori Luisa Riva Sanseverino e Carlo Smuraglia, poi alla collaborazione con Giuseppe Pera e Luigi Mengoni; dalla prima esperienza parlamentare nell’VIII legislatura a quella nella XVI e nella XVII
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Intervista a cura di Vincenzo Antonio Poso a Pietro Ichino a proposito del libro L’intelligenza del lavoro. Quando sono i lavoratori a scegliersi l’imprenditore, Rizzoli, Milano, 2020 (euro 18,00), pubblicata sul n. 2/2020 della rivista trimestrale Lavoro Diritti Europa, luglio 2020 – Le altre interviste e recensioni riferite al libro sono reperibili attraverso la pagina web ad esso dedicata
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Con lo smart-working così concepito e così attuato abbiamo creato un mostro, dietro al quale molti dipendenti pubblici si sono nascosti per non far quasi nulla
Lettera di Antonella Ghezzi, dipendente comunale, pubblicata sul quotidiano il Giorno il 1° luglio 2020, a seguito della polemica innescata dalle mie prese di posizione sul tema del letargo delle amministrazioni pubbliche
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LA TECNICA DEL CORDONE SANITARIO PER EVITARE IL CONFRONTO
Perché il fuoco di sbarramento funzioni, e il dibattito non si apra per davvero, occorre diffondere una caricatura di quello che osservo e sostengo sui difetti della gestione del personale pubblico (e ignorare le contraddizioni impressionanti in cui cade la ministra): leggi il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 525.
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Gestire centralmente un pachiderma con oltre un milione di dipendenti è molto difficile; e il disastro a cui assistiamo ne fornisce ancora una volta l’evidenza
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Editoriale telegrafico di Andrea Ichino pubblicato sul Corriere della Sera il 27 giugno 2020 – In argomento v. anche l’articolo dello stesso autore pubblicato sul Foglio del 22 maggio 2020, Tre miliardi per Alitalia, uno e mezzo per la scuola Continua…
Se “quando Pierino nasci, resti tale… il privilegio è dentro di te”, quando nasci disgraziato, allora, resti tale…? Lo svantaggio è irrimediabilmente dentro di te?
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Messaggio pervenuto il 26 giugno 2020 – Le altre lettere, commenti e recensioni de La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro Continua…
L’esplosione dello smart work durante la pandemia è stata un evento di straordinaria importanza per il futuro delle nostre vite e dell’economia; ma proprio per questo è scorretto mascherare da smart work quella che, nel settore pubblico, è stata nella maggior parte dei casi soltanto una sospensione del lavoro
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Intervista a cura di Francesco Bertolino pubblicata su MF-Milano Finanza il 25 giugno 2020, a seguito della mia presa di posizione sull’indebita qualificazione in termini di “smart working” della sospensione dal lavoro della maggior parte dei dipendenti pubblici e sui gravi ritardi delle amministrazioni pubbliche dopo la riapertura Continua…
File spropositate, servizi a singhiozzo, la possibilità di prendere appuntamenti sospesa ad libitum dei capi-ufficio: è questo il contributo del settore pubblico alla ripresa economica del Paese?
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Lettera pervenuta il 24 giugno 2020, in riferimento alla mia presa di posizione sull’indebita qualificazione in termini di “smart working” della sospensione dal lavoro della maggior parte dei dipendenti pubblici e sui gravi ritardi delle amministrazioni pubbliche dopo la riapertura
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È la massima tomistica su cui don Lorenzo Milani fondava il proprio “comunismo etico” completandola così: “se sei cristiano, per stabilire dove stia l’extremum devi metterti nei panni del povero che hai di fronte”
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Intervista a cura di Emanuele Raco, direttore de ilcaffeonline, pubblicata su quel sito il 26 giugno 2020, nel 57mo anniversario della morte di don Lorenzo Milani – Le altre interviste e recensioni del libro La casa nella pineta, nel quale ho raccontato il mio incontro e la mia frequentazione con il Priore di Barbiana, sono facilmente scaricabili attraverso la pagina web dedicata al libro
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