LA DEMOCRAZIA SECONDO IL PG DI PALERMO
Nella sua intervista a la Repubblica di mercoledì l’alto magistrato rivendica per la magistratura un ruolo analogo a quello che in Iran è proprio del “Consiglio della Rivoluzione”: quello di custode supremo della fedeltà del Parlamento e del Governo a una sorta di “socialismo costituzionale originario”, sostanzialmente immodificabile. Leggi in proposito il mio editoriale telegrafico.
QUELLO DI FARE PROPRI I DIFETTI PEGGIORI DELLA POLITICA STESSA, A COMINCIARE DALLE ARGOMENTAZIONI SENSAZIONALISTICHE, DA SEMPRE STRUMENTO PRIVILEGIATO DEI DEMAGOGHI, ANZICHÉ PORTARE NEL CONFRONTO POLITICO LA SERIETÀ E IL RIGORE PROPRI DELLA LORO FUNZIONE
Articolo di Giorgio Tonini pubblicato su l’Unità del 9 maggio 2016 – In argomento v. anche Continua…
I TRE INDIZI SULLA BASE DEI QUALI SI PUÒ IPOTIZZARE CHE CIRCA METÀ DELL’AUMENTO DELLE ASSUNZIONI STABILI VERIFICATOSI NELL’ULTIMO ANNO SIA IMPUTABILE ALL’INCENTIVO ECONOMICO, L’ALTRA METÀ ALLA RIFORMA DEL RAPPORTO DI LAVORO E IN PARTICOLARE DEI LICENZIAMENTI
Dichiarazione rilasciata a Federico Unnia, per un servizio pubblicato sul settimanale di Italia Oggi, 8 maggio 2016 – In argomento v. anche la nota tecnica del 23 marzo scorso Continua…
UNA PRESENTAZIONE APPROFONDITA IN INGLESE DELLA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA DI LICENZIAMENTI COLLETTIVI
Saggio di Carlo Bruni, avvocato in Roma (carlo_bruni@fastwebnet.it), proposto per la pubblicazione sul Comparative Labor Law and Policy Journal, maggio 2016 Continua…
LE RAGIONI TRATTE DALL’ESPERIENZA E QUELLA DI ORDINE GIURIDICO-ISTITUZIONALE CHE IMPONGONO IL SUPERAMENTO DEL MONOPOLIO PUBBLICO ATTUALMENTE IN VIGORE DEI SERVIZI DI TUTELA DEI DIRITTI D’AUTORE: UN MONOPOLIO CHE STA FACENDO GRAVI DANNI AL NOSTRO PAESE
Lettera di Enrico Castellano, 10 maggio 2016, in riferimento all’interrogazione presentata il 29 aprile 2016 – Segue la mia risposta Continua…
I GIORNALISTI RIMPROVERANO AI POLITICI IPOCRISIA E DISONESTÀ; MA NON GRAVA FORSE ANCHE SU DI LORO UN DOVERE DI VERITÀ? COME SI CONCILIA CON QUESTO DOVERE IL GRAVE, CONSAPEVOLE, FAZIOSO STRAVOLGIMENTO DEI DATI COMMESSO DAL QUOTIDIANO DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO, AL SOLO FINE DI SCREDITARE LA RIFORMA DEL LAVORO?
Lettera aperta al Direttore di Libero, pubblicata dal quotidiano il 12 maggio 2016, in riferimento al modo gravemente scorretto in cui lo stesso quotidiano il giorno prima aveva dato notizia delle notizie diffuse dall’Inps circa gli esiti recenti dell’attività ispettiva dell’Istituto – Segue la replica dello stesso Direttore, Maurizio Belpietro, pubblicata di seguito alla mia lettera, che non solo non riconosce l’errore ma lo ripete, mostrando scarsa considerazione per l’intelligenza dei suoi lettori – Qui inserisco le mie contro-repliche punto per punto – In argomento v. anche il mio intervento in Senato del giorno prima Continua…
DOPO ESSERE STATO DISPONIBILE IN EDICOLA PER UN MESE E MEZZO, ORA PUÒ COMPRARE VIA WEB AGLI INDIRIZZI QUI INDICATI
Lettera pervenuta il 5 maggio 2016 – Segue la mia risposta Continua…
I POSTI DI LAVORO CI SONO: FASULLE SONO SEMMAI LE NOTIZIE DATE IN PROPOSITO IERI DA LIBERO, IN UN ACCESSO DI DOLOSA FAZIOSITÀ (E OGGI ACRITICAMENTE RIPRESE DAL SENATORE MALAN)
Intervento svolto nella sessione pomeridiana del Senato dell’11 maggio 2016 – In argomento v. anche la mia lettera aperta al direttore Maurizio Belpietro, pubblicata il giorno dopo su Libero Continua…
L’ALTO MAGISTRATO RIVENDICA PER LA MAGISTRATURA UN RUOLO ANALOGO A QUELLO CHE IN IRAN È PROPRIO DEL “CONSIGLIO DELLA RIVOLUZIONE”: QUELLO DI CUSTODE SUPREMO DELLA FEDELTÀ DEL PARLAMENTO E DEL GOVERNO A UNA SORTA DI “SOCIALISMO COSTITUZIONALE ORIGINARIO”, SOSTANZIALMENTE IMMODIFICABILE
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 392, 11 maggio 2016, in riferimento all’intervista di Liana Milella a Roberto Scarpinato, pubblicata su la Repubblica dello stesso giorno – Questo editoriale è stato ripreso dal Foglio il giorno successivo Continua…
DIALOGO CON FERRUCCIO DE BORTOLI SULLA RIFORMA
“Mi chiedi se l’eventuale azzeramento referendario delle riforme costituzionali non apra una situazione insostenibile, con l’entrata in vigore dell’Italicum e la permanenza di due rami del Parlamento con differenti sistemi di elezione. Sì hai ragione. Ma credo che questa responsabilità non possa essere messa a carico di chi vota no”: leggi le risposte dell’ex-direttore del Corriere della Sera sulle sei questioni che gli ho proposto, dopo il suo outing per il “no” al referendum nella trasmissione Otto e mezzo.