IL COORDINATORE PER L’ITALIA DEL MOVIMENTO PER UNA RIFORMA ECCLESIALE “NOI SIAMO CHIESA”, CONCORDA CON LA MIA POSIZIONE SULLA QUESTIONE DEL CROCIFISSO NEGLI EDIFICI PUBBLICI
Lettera pervenuta il 24 maggio 2010 – V. in proposito il mio intervento in Senato dello scorso novembre
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L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD E LA POLITICA DEL LAVORO
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UN PARTITO CHE SI QUALIFICA COME “FONDATO SUL LAVORO” NON PUO’ LIMITARSI A PARLARE A META’ DEI LAVORATORI, QUELLI STABILI E REGOLARI; E NON PUO’ RIFERIRSI SOLTANTO A META’ DEL MOVIMENTO SINDACALE
V. su You Dem il video dell’intervento svolto il 22 maggio 2010 nel corso della sessione plenaria dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico – V. anche, nella sezione Interventi, il testo integrale del discorso, che nella parte finale dell’esposizione orale ho dovuto tagliare su invito della Presidenza
IN DIFESA DEL “DECALOGO” PROPOSTO DA STEFANO FASSINA PER LA POLITICA DEL LAVORO DEL PARTITO DEMOCRATICO: “NON E’ VERO CHE QUESTO DOCUMENTO LASCIA IN VITA IL DUALISMO DEL SISTEMA”
Articolo di Marianna Madia, membro della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, pubblicato il 21 maggio 2010 su Europa, in risposta al mio editoriale del giorno prima – In argomento v. anche il mio intervento all’Assemblea nazionale, del giorno successivo
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UN PARTITO CHE SI QUALIFICA COME “FONDATO SUL LAVORO” NON PUO’ PARLARE SOLTANTO A META’ DEI LAVORATORI, NON PUO’ ASSUMERE COME RIFERIMENTO PRIVILEGIATO SOLTANTO META’ DEL MOVIMENTO SINDACALE, NON PUO’ IGNORARE CHE A REGOLARE I RAPPORTI DI LAVORO E’ PREPOSTO SOPRATTUTTO UN SISTEMA DI RELAZIONI INDUSTRIALI, LA CUI AUTONOMIA VA PROMOSSA RISPETTATA E DIFESA
Intervento che ho svolto nella sessione plenaria dell’Assemblea nazionale del Pd del 22 maggio 2010, per esporre i motivi di parziale dissenso miei e di numerosi altri membri della stessa Assemblea dal documento-base proposto dal Responsabile dell’Economia per la nuova politica del lavoro del Partito – Nella votazione finale su quel documento e sul verbale sintetico dei lavori della Commissione dedicata a questa materia, le astensioni (42) hanno quasi raggiunto il numero dei voti favorevoli
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L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD APPROVA (CON ASTENSIONI IN NUMERO QUASI PARI A QUELLO DEI VOTI FAVOREVOLI) UN DOCUMENTO SUL QUALE SI APRE ORA UNA FASE DI CONSULTAZIONE IN TUTTO IL PARTITO DEMOCRATICO E DI CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI E SINDACALI
Verbale sintetico dei lavori della Commissione per le politiche del lavoro, nell’ambito dei lavori dell’Assemblea nazionale del Pd, svoltisi a Roma il 21 e 22 maggio 2010. Al termine dell’assise questo verbale è stato approvato, insieme al documento-base presentato la settimana precedente da Stefano Fassina, con una cinquantina di voti favorevoli e 42 astensioni. La mia richiesta che venissero contati anche i voti favorevoli non è stata accolta dalla Presidenza, perché il dato sarebbe stato comunque irrilevante ai fini del risultato finale. V. anche il mio intervento critico sul documento-base, svolto nel corso della stessa assise.
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GLI INTERVENTI DI PAOLO NEROZZI, TIZIANO TREU, PIETRO ICHINO PER IL PD E DI MAURIZIO CASTRO E DEL MINISTRO DEL LAVORO MAURIZIO SACCONI PER LA MAGGIORANZA
Testo tratto dal resoconto stenografico della seduta antimeridiana del Senato del 20 maggio 2010
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QUESTA E’ STATA, NEI PRIMI ANNI DOPO L’ENTRATA IN VIGORE UNA DELLE LEGGI IN MATERIA DI LAVORO CON TASSO DI EFFETTIVITA’ PIU’ ALTO NELL’ULTIMO MEZZO SECOLO, ANCHE PER LA SUA CHIAREZZA, SEMPLICITA’ E ADERENZA AGLI EQUILIBRI DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI – MA QUALITA’ SI SONO PERSE NELLA LEGISLAZIONE SUCCESSIVA IN QUESTO CAMPO
Intervento svolto nella seduta antimeridiana del 20 maggio 2010 del Senato, dedicata alla commemorazione della legge 20 maggio 1970 n. 300, nel quarantennale della sua emanazione. L’intervento è stato pubblicato dal quotidiano della CISL Conquiste del lavoro del 25 maggio 2010, in prima pagina – V. anche gli interventi di Paolo Nerozzi, Tiziano Treu, Maurizio Castro e Maurizio Sacconi, nella stessa seduta. Per un approfondimento sul tema della crisi del contrattualismo che ha coinciso con il periodo dell’elaborazione ed emanazione dello Statuto dei lavoratori, v. il mio intervento Appunti sulla catastrofe ideologica della Cisl negli anni ’60
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L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD DEL 21 E 22 MAGGIO DEVE DECIDERE SE AFFRONTARE O NO LA QUESTIONE DEL “DIRITTO DEL LAVORO UNICO” PER TUTTI I LAVORATORI IN POSIZIONE DI DIPENDENZA ECONOMICA DALL’AZIENDA, ANCHE A COSTO DI METTERE IN DISCUSSIONE ALCUNE PARTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO – I QUATTRO PROGETTI DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE DEL PD LO FANNO; IL “DECALOGO” PROPOSTO DA STEFANO FASSINA NO
Articolo di fondo pubblicato su Europa il 20 maggio 2010
Il “decalogo” che Stefano Fassina proporrà domani all’Assemblea del Pd parla di un “diritto del lavoro unico”; ma quello che egli propone è un diritto del lavoro che per la sua parte più rilevante continua ad applicarsi soltanto al lavoro subordinato tradizionalmente inteso, lasciando fuori milioni di persone ‑ in prevalenza giovani ‑ in posizione di sostanziale “dipendenza economica” dall’impresa per cui lavorano.
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ALCUNI GIOVANI TITOLARI DI SUPER-STAGES (DELLA DURATA DI 24 MESI, A MILLE EURO AL MESE) DEL PROGRAMMA LANCIATO DUE ANNI FA DALLA REGIONE CALABRIA CONFERMANO LA FONDATEZZA DELLA MIA DENUNCIA DI ALLORA: “OGGI, A POCHI MESI DAL TERMINE DEL PROGRAMMA, SIAMO DAVVERO PREOCCUPATI DI AVER PERSO SOLO DEL TEMPO”
Lettera pervenuta il 12 maggio 2010; segue la mia risposta: “siete in qualche misura corresponsabili anche voi: non perseverate nell’errore commesso due anni fa” (alla quale replica, il 23 maggio, una rappresentante degli stagisti) – Per risalire ai numerosi documenti precedenti sulla vicenda dei super-stages calabresi, e ora anche lucani, tra i quali due mie interrogazioni parlamentari che a tutt’oggi sono rimaste senza alcuna risposta, v. l’ultima interrogazione, del 16 marzo scorso: ivi il link agli altri documenti in proposito pubblicati su questo sito dal gennaio 2009 in poi
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