Il numero dei contratti a tempo determinato in Italia, pur cresciuto negli ultimi anni (crescita che è giusto proporsi di contenere), è tuttavia in linea con la media europea e inferiore rispetto a Germania e Olanda – Stesso discorso per il lavoro a tempo parziale
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Scheda tecnica a cura di Claudio Negro, pubblicata nel n. 26 di Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione Kuliscioff , il 22 gennaio 2018 – In argomento v. anche, su questo sito, nel n. 21 dello stesso bollettino, Il punto sul lavoro a tempo determinato Continua…
Le riforme compiute negli ultimi anni in materia di lavoro e previdenza non vanno affatto smontate, come le opposizioni faziosamente propongono, ma perfezionate e implementate per la parte ancora non compiutamente attuata o messa a punto
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Intervista a cura di Mariangela Pani, pubblicata dall’Agenzia Adn Kronos il 15 gennaio 2018 – Per un bilancio della riforma del lavoro v. anche il mio articolo pubblicato sul Foglio l’8 gennaio, Il presente e il futuro prossimo della riforma del lavoro
Continua…
I pro e i contra di questa misura di politica del lavoro adottata dalla maggior parte dei Paesi sviluppati, ma non ancora in Italia – Le questioni della differenziazione regionale in relazione al potere d’acquisto della moneta e della riduzione per i giovani new entrant
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Articolo di Andrea Garnero pubblicato sul sito lavoce.info il 16 gennaio 2018 – In argomento v. anche le schede comparatistiche dell’OECD e di Eurostat pubblicate su questo sito la settimana precedente Continua…
La proposta di salario minimo legale avanzata dal segretario del Pd Matteo Renzi può dare un contributo positivo alla tutela del lavoro più debole che va sperimentato ma sulla determinazione del suo importo bisogna riflettere molto attentamente
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Articolo di Walter Galbusera, già segretario regionale lombardo della UIL, oggi presidente della Fondazione Kuliscioff, pubblicato il 10 gennaio 2018 sul sito della stessa Fondazione – In argomento v. anche gli studi dell’OECD e di Eurostat sui regimi di minimum wage attualmente in vigore nei principali Paesi occidentali Continua…
A quanto ammonta e come funziona il minimum hourly wage nei principali Paesi occidentali, nelle rassegne proposte da due osservatori molto qualificati
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OECD, Directorate for Employment, Labour and Social Affairs, Focus on minimun wages after the crisis: making them pay, maggio 2015
EUROSTAT, Le retribuzioni minime, 2017
In argomento v. anche il commento di Walter Galbusera, presidente della Fondazione Kuliscioff ed ex-segretario regionale della UIL, sulla recente proposta di introdurre anche in Italia uno standard retributivo orario minimo per legge, per i settori non coperti da un contratto collettivo nazionale Continua…
Considerare questa misura come una forma di “schiavismo” è insensato: la vera schiavitù che minaccia i giovani è una esclusione permanente dal tessuto produttivo che nasce da un loro difetto grave di orientamento e di conoscenza
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Terzo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 463, tratto dal corsivo di Dario Di Vico pubblicato sul Corriere della Sera del 17 dicembre 2017 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 30 novembre, L’alternanza scuola/lavoro serve anche per educare i genitori Continua…
L’indennizzo minimo previsto dalla legge italiana (quattro mensilità) è quadruplo rispetto a quelli previsti in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna; il massimo (ventiquattro) è pari a quello spagnolo e maggiore rispetto a quello degli altri tre grandi Paesi membri della UE
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Nota elaborata da Filippo Teoldi per la Presidenza del Consiglio, contenente un diagramma che è stato pubblicato anche dal Sole 24 Ore dell’8 dicembre 2017, a corredo di un articolo di Claudio Tucci fortemente critico sull’emendamento al disegno di legge di bilancio, proposto dall’on. Cesare Damiano, di raddoppiare le indennità previste dal d. lgsl. n. 23/2015 come sanzione per il licenziamento ritenuto dal giudice ingiustificato, emendamento poi bocciato dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati – In argomento v. anche Domande e risposte politiche sul contratto a tutele crescenti e ivi in particolare il § 2 Continua…
“L’imprenditore ha interesse a espropriare il lavoratore del frutto dell’investimento specifico da lui compiuto sul suo capitale umano, licenziandolo per non riconoscergli la relativa remunerazione: solo la reintegrazione disposta dal giudice può impedirlo”
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Slides della presentazione svolta da Lorenzo Sacconi, professore di politica economica all’Università di Trento, nel corso della sessione dedicata alla riforma dei licenziamenti della conferenza annuale della SIDE, Società Italiana di Diritto ed Economia, svoltasi a Roma il 15 dicembre 2017 – Sono on line anche: la presentazione svolta da me nel corso della stessa sessione, nella quale replico ai suoi argomenti; il dialogo tra Lorenzo Sacconi e me svoltosi nell’estate scorsa in preparazione di questa sessione; la tabella sintetica degli argomenti contrapposti redatta per consentire ai lettori di avere in modo più rapido un’idea degli argomenti contrapposti Continua…
Alla Stanford University due docenti insegnano a fare degli esperimenti, a prevedere la probabilità di dover cambiare strada, a diffidare di chi consiglia di compiere le scelte fondamentali per il futuro “seguendo la propria passione”
Riassunto, pubblicato sul sito ilPost.it il 26 settembre scorso, di un articolo di Bill Burnett e David Evans pubblicato sul New York Times sotto il titolo Want to Find Fulfillment at last? Think like a designer Continua…
Alla Stanford University due docenti insegnano a fare degli esperimenti, a prevedere la probabilità di dover cambiare strada, a diffidare di chi consiglia di compiere le scelte fondamentali per il futuro “seguendo la propria passione”
Riassunto, pubblicato sul sito ilPost.it il 26 settembre scorso, di un articolo di Bill Burnett e David Evans pubblicato sul New York Times sotto il titolo Want to Find Fulfillment at last? Think like a designer
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