AMAZON: IL BRACCIALE DELLA DISCORDIA

Nessun controllo a distanza; ma è bastato che l’apparecchio fosse in forma di bracciale per scatenare una dura polemica riferita a un problema inesistente

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 468, 5 febbraio 2018 – In argomento v. anche la mia intervista al Corriere Fiorentino del 4 gennaio e il mio editoriale telegrafico del 7 settembre 2015, Controlli a distanza: tanto rumore per nulla     Continua…

GLI EFFETTI SULL’OCCUPAZIONE DEGLI INCENTIVI ECONOMICI E DELLA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI

Un giuslavorista aperto al confronto con gli economisti del lavoro discute degli effetti della riforma del lavoro sullo stock e i flussi occupazionali, contestando metodo e risultati di una ricerca in proposito

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Intervento di Valerio Speziale, professore di diritto del lavoro nell’Università di Chieti e Pescara, 30 gennaio 2018, in risposta all’articolo di Andrea Ichino, professore di economia del lavoro all’Istituto Universitario Europeo di Firenze,  pubblicato sul Corriere Economia del 24 dicembre 2017,
Quanto hanno pesato gli sgravi e quanto la nuova disciplina dei licenziamenti sulle assunzioni stabili , che a sua volta si riferiva al saggio di Paolo Sestito ed Eliana Viviano, Firing costs and firm hiring: Evidence from an Italian reform in corso di pubblicazione sulla rivista Economic Policy – All’intervento di V.A. risponde A.I.: per rendere più chiaro il confronto, in questo post le risposte sono inserite subito dopo il passaggio dell’intervento di V.S. a cui si riferiscono, evidenziate con margine rientrato, carattere corsivo e colore blu – Il dialogo, ovviamente, resta apertissimo: altri interventi, sia di Valerio Speziale sia di chiunque altro, verranno pubblicati e segnalati nella Nwsl settimanale – In argomento v. anche il Dialogo tra un economista e un giuslavorista sulla riforma dei licenziamenti       Continua…

LAVORO A TERMINE E PART-TIME NON SONO PIAGHE D’EGITTO

Il numero dei contratti a tempo determinato in Italia, pur cresciuto negli ultimi anni (crescita che è giusto proporsi di contenere), è tuttavia in linea con la media europea e inferiore rispetto a Germania e Olanda – Stesso discorso per il lavoro a tempo parziale

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Scheda tecnica a cura di Claudio Negro, pubblicata nel n. 26 di
Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione Kuliscioff , il 22 gennaio 2018 – In argomento v. anche, su questo sito, nel n. 21 dello stesso bollettino, Il punto sul lavoro a tempo determinato       Continua…

LAVORO: I RISULTATI DI QUESTA LEGISLATURA E LE PRIORITÀ PER LA PROSSIMA

Le riforme compiute negli ultimi anni in materia di lavoro e previdenza non vanno affatto smontate, come le opposizioni faziosamente propongono, ma perfezionate e implementate per la parte ancora non compiutamente attuata o messa a punto

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Intervista a cura di Mariangela Pani, pubblicata dall’Agenzia
Adn Kronos il 15 gennaio 2018 – Per un bilancio della riforma del lavoro v. anche il mio articolo pubblicato sul Foglio l’8 gennaio, Il presente e il futuro prossimo della riforma del lavoro
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CHI HA PAURA DEL SALARIO MINIMO?

I pro e i contra di questa misura di politica del lavoro adottata dalla maggior parte dei Paesi sviluppati, ma non ancora in Italia – Le questioni della differenziazione regionale in relazione al potere d’acquisto della moneta e della riduzione per i giovani new entrant

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Articolo di Andrea Garnero pubblicato sul sito
lavoce.info il  16 gennaio 2018 – In argomento v. anche le schede comparatistiche dell’OECD e di Eurostat pubblicate su questo sito la settimana precedente      Continua…

QUANTO HANNO PESATO GLI SGRAVI E QUANTO LA NUOVA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI SULLE ASSUNZIONI STABILI

Uno studio rigoroso su quanto è accaduto nel Veneto nel 2015 attribuisce quasi un terzo dell’aumento delle assunzioni stabili verificatesi alla nuova disciplina dei licenziamenti, poco più di due terzi alla decontribuzione

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Articolo di Andrea Ichino pubblicato sull’inserto
Corriere Economia del Corriere della Sera il 24 dicembre 2017 – In argomento v. anche la mia intervista L’incentivo economico alle assunzioni stabili è servito o no? , il mio articolo Lavoro: che cosa è imputabile al Jobs Act e che cosa no e l’articolo di Luca Ricolfi Mercato del lavoro: l’eredità della crisi e il peso del debito             

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RETRIBUZIONE MINIMA ORARIA – 2. IL COMMENTO DI UN ESPERTO

La proposta di salario minimo legale avanzata dal segretario del Pd Matteo Renzi può dare un contributo positivo alla tutela del lavoro più debole che va sperimentato ma sulla determinazione del suo importo bisogna riflettere molto attentamente

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Articolo di Walter Galbusera, già segretario regionale lombardo della UIL, oggi presidente della Fondazione Kuliscioff, pubblicato il 10 gennaio 2018 sul sito della stessa Fondazione – In argomento v. anche gli studi dell’OECD e di Eurostat sui regimi  di
minimum wage  attualmente in vigore nei principali Paesi occidentali   Continua…

RETRIBUZIONE ORARIA MINIMA – 1. COME FUNZIONA NEGLI ALTRI PAESI

A quanto ammonta e come funziona il minimum hourly wage nei principali Paesi occidentali, nelle rassegne proposte da due osservatori molto qualificati

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OECD, Directorate for Employment, Labour and Social Affairs,
Focus on minimun wages after the crisis: making them pay, maggio 2015
EUROSTAT,
Le retribuzioni minime, 2017
In argomento v. anche il commento di Walter Galbusera, presidente della Fondazione Kuliscioff ed ex-segretario regionale della UIL, sulla recente proposta di introdurre anche in Italia uno standard retributivo orario minimo per legge, per i settori non coperti da un contratto collettivo nazionale          Continua…

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO: UNA PROTESTA SBAGLIATA

Considerare questa misura come una forma di “schiavismo” è insensato: la vera schiavitù che minaccia i giovani è una esclusione permanente dal tessuto produttivo che nasce da un loro difetto grave di orientamento e di conoscenza

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Terzo editoriale telegrafico per la
Nwsl  n. 463, tratto dal corsivo di Dario Di Vico pubblicato sul Corriere della Sera del 17 dicembre 2017In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 30 novembre, L’alternanza scuola/lavoro serve anche per educare i genitori   Continua…

L’INDENNITÀ DI LICENZIAMENTO NEI PAESI EUROPEI MAGGIORI

L’indennizzo minimo previsto dalla legge italiana (quattro mensilità) è quadruplo rispetto a quelli previsti in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna; il massimo (ventiquattro) è pari a quello spagnolo e maggiore rispetto a quello degli altri tre grandi Paesi membri della UE

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Nota elaborata da Filippo Teoldi per la Presidenza del Consiglio, contenente un diagramma che è stato pubblicato anche dal
Sole 24 Ore dell’8 dicembre 2017, a corredo di un articolo di Claudio Tucci fortemente critico sull’emendamento al disegno di legge di bilancio, proposto dall’on. Cesare Damiano, di raddoppiare le indennità previste dal d. lgsl. n. 23/2015 come sanzione per il licenziamento ritenuto dal giudice ingiustificato, emendamento poi bocciato dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati – In argomento v. anche Domande e risposte politiche sul contratto a tutele crescenti e ivi in particolare il § 2     Continua…

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