L’EUROPA COME DISCRIMINE POLITICO FONDAMENTALE

LA VERA SCELTA POLITICA CHE SI IMPONE OGGI ALL’ITALIA, PRIMA E PIÙ CHE FRA DESTRA E SINISTRA

Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 174, 7 novembre 2011 – Sullo stesso tema v. anche l’editoriale per la Newsletter del 29 novembre 2010: un anno fa – Come sarebbero andate le cose se avessimo scelto allora, per tempo, quello che ci toccherà fare ora, in ritardo e avendo letteralmente buttato via decine di miliardi in maggiori interessi sul debito pubblico?

Destra e sinistra oggi sono entrambe divise al proprio interno fra chi ritiene che il rigore imposto dall’Unione Europea ai Paesi dell’area euro costituisca la causa dei nostri problemi e chi ritiene che, invece, di quei problemi esso costituisca la soluzione. Hanno ragione sia gli uni sia gli altri. Se rinunciamo ad allineare l’Italia rispetto ai parametri europei, almeno in materia di scuola, giustizia, mercato del lavoro, infrastrutture e civic attitudes diffuse, per poter restare a galla abbiamo bisogno di tornare alla svalutazione periodica di una moneta nazionale e agli aiuti di Stato alle imprese. Oggi la vera scelta politica che ci si impone, più e prima che fra sinistra e destra, è tra chi ritiene che sia auspicabile e possibile dare il colpo di reni per allinearci ai parametri europei, e chi ritiene invece più realistico rinunciarvi.

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