IL DISSENSO DI UN SOCIALISTA DALLA RELAZIONE DI GIORGIO TONINI

“NON CONDIVIDO IL VADE RETRO  ALLA ‘VECCHIE CULTURE NOVECENTESCHE’, IN NOME DI UN NUOVISMO CHE, IN DEFINITIVA, SI RIDUCE A POSIZIONI INACCETTABILI SULLE QUESTIONI BIOETICHE”

Lettera pervenuta il 2 marzo 2009. Lanfranco Turci è stato presidente della Regione Emilia Romagna e della Lega delle Cooperative; inoltre deputato del PDS, dei DS e, nella XV legislatura, della Rosa nel Pugno. Oggi milita nel Partito Socialista.

Caro Pietro,
non condivido il tuo entusiasmo per la relazione del comune amico Tonini.sulle dimissioni di Veltroni: trincerarsi dietro l’immagine biblica non serve a coprire le contraddizioni di Veltroni. L’incertezza di linea generale e sugli specifici argomenti: questo è il motivo per cui è caduto, non la solita tecnica di logoramento di D’Alema, che lui non ha saputo sfidare.
Nel discorso di Tonini la vocazione maggioritaria non si capisce più cosa sia anche per gli esempi che porta. E poi perchè non parlare della scelta Di Pietro?
Come si fa poi a difendere la legge elettorale che uscirebbe dal referendum, che ci darebbe un maggioritario da regime bulgaro?
Trovo infine sempre più stucchevole il vade retro alle “vecchie culture novecentesche” in nome di un nuovismo che sui temi bioetici diventa indicibile. Perchè il testamento biologico non sarebbe inquadrabile  nella cultura dei diritti civili degli anni 70? Forse anche la libertà fa parte delle ideologie passatiste del ‘900?
Cordiali saluti
Lanfranco Turci

Concordo con te, come sai bene, sulla questione della laicità della politica. Ma mi parrebbe meglio che sui singoli temi della bioetica si lasciasse che si formino maggioranze trasversali in Parlamento, senza che i temi stessi condizionino più che tanto la geometria politica generale: perché mai – per fare solo un esempio – la riforma del diritto del lavoro o quella delle amministrazioni pubbliche dovrebbe contare meno, nella geometria politica generale, delle cellule staminali? E perché mai in una grande formazione politica come il Partito Democratico non dovrebbero poter trovare spazio e piena espressione anche i socialisti italiani, insieme a tutti i riformisti di varia estrazione, cristiano-sociali, radicali, veltroniani, dalemiani o mariniani che siano?   (p.i.)

 

 

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