N. 244 – 15 aprile 2013

SENZA MONTI PER L’ITALIA?
Il passo indietro del premier nulla toglie all’urgente attualità di quella agenda liberal-democratica per la riforma europea dell’Italia, che nei mesi scorsi ha preso il suo nome. È ora che tutti coloro che ne sono convinti si uniscano e pesino di più: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.

NEL PD RENZI È PIÙ FORTE OGGI CHE TRE MESI FA
E se sarà lui il nuovo leader del Pd un’alleanza con Scelta Civica sarà molto più facile: leggi la mia intervista pubblicata sul Corriere della Sera di venerdì.

Portale della Semplificazione e della Flexsecurity.

PER I DIPENDENTI DEI PARTITI DEFUNTI POSTO FISSO A OLTRANZA
Le Presidenze di Senato e Camera rinnovano ai dipendenti dei Gruppi parlamentari che negli ultimi vent’anni si sono estinti la garanzia di un rapporto di lavoro di diritto privato e del relativo stipendio, anche quando per loro un nuovo lavoro non c’è. Costerebbe molto meno garantire loro un robusto trattamento complementare di disoccupazione, un buon servizio di outplacement, e magari un premio per chi li assume. Leggi in proposito il mio intervento in Aula di mercoledì scorso,cui fa seguito il mio secondo editoriale di oggi (ivi i testi delle delibere della Camera dei Deputati).

L’EREDITÀ DI MARGARET THATCHER
La Lady di ferro ha commesso molti errori; ma ha dato un contributo importantissimo al superamento delle incrostazioni corporative che negli anni ’70 soffocavano l’economia britannica: leggi la mia intervista a Famiglia Cristiana della settimana scorsa.

       Trasparenza e Valutazione nelle p.a.

SAPERSI ACCORDARE, QUANDO NON C’È ALTERNATIVA, È UNA VIRTÙ
Con un uso terroristico del termine “inciucio” condanniamo a priori qualsiasi possibile intesa tra le forze politiche maggiori; ma quando nessuno in Parlamento ha la maggioranza, il compromesso tra di esse è una prova di responsabilità, indispensabile per il bene del Paese: leggi il fondo di Luca Ricolfi sulla Stampa di venerdì.

PROSPETTIVE DI UN NUOVO WELFARE AZIENDALE
Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera di venerdì mostra il ruolo sempre più importante che può essere svolto dalla contrattazione decentrata per lo sviluppo di programmi di welfare basati sul contributo dell’impresa.
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