N. 17 – 30 giugno 2008

PERCHE’ I POLITICI LITIGANO CON I GIORNALISTI
In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 26 giugno propongo una riflessione sui rapporti non facili tra il palazzo e i media.

DIMISSIONI IN BIANCO DEL LAVORATORE: SEMPLIFICARE SI’, MA SENZA GIUSTIFICARE LE FRODI
La legge n. 188/2007, mirata a contrastare questa prassi da tutti considerata scorretta (per questo nell’autunno scorso la legge è stata votata alla Camera all’unanimità), ha però il grave difetto di rendere molto complicato l’atto delle dimissioni del lavoratore.  

Correggere questo eccesso è necessario; ma l’abrogazione secca di questa legge, annunciata dal Governo come misura di semplificazione, rischia di lanciare il messaggio secondo cui la prassi delle “dimissioni in bianco” sarebbe legittima. Con una lettera aperta di Cesare Damiano e mia al ministro del Lavoro, pubblicata dal Sole 24 Ore il 28 giugno, il PD propone una soluzione capace di conciliare l’eliminazione dell’eccesso burocratico con la prevenzione dell’abuso.
Segue un intervento sul tema del Vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera, Giuliano Cazzola, con una mia breve replica.

INFORTUNI SUL LAVORO: UTILIZZARE MEGLIO LE RISORSE DISPONIBILI PER LA PREVENZIONE
Perché non raddoppiare, a costo zero, l’efficacia dell’azione ispettiva assegnando agli ispettori, come assistenti, gli impiegati pubblici male utilizzati in altri comparti? E’ la domanda che, insieme a Paolo Nerozzi, Achille Passoni, Giorgio Roilo e Tiziano Treu ho posto ai ministri del Lavoro e della Funzione pubblica con l’interrogazione presentata il 26 giugno.

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