CONTROLLI A DISTANZA: NUOVE TUTELE E SUGGESTIONI ORWELLIANE

NEL SAGGIO DI UN GIOVANE RICERCATORE LA CONFERMA DEL FATTO CHE LA NUOVA FORMULAZIONE DELL’ARTICOLO 4 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI NON SOLTANTO NON RIDUCE LA PROTEZIONE DELLA PERSONA, MA AL CONTRARIO LA RAFFORZA

Breve saggio di Roberto Maurellli, dottorando di ricerca nell’Università di Roma Tor Vergata, presentato con la lettera che segue, del 22 ottobre 21015 – In argomento v. anche il mio editoriale del 7 settembre 2015, Controlli a distanza: tanto rumore per nulla, seguito dalla risposta del Garante per la Privacy e da una mia replica.

icona-dwl8 Scarica il testo del saggio di Roberto Maurelli in formato pdf

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Egregio Professore, sono un allievo del Prof. Carlo Pisani e dottorando di ricerca nell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” sotto la guida del Prof. Antonio Vallebona.
Nel corso delle mie ricerche per la tesi di dottorato, ho avuto modo di approfondire alcuni profili riguardanti il controllo a distanza dei lavoratori, anche in relazione alla nuova formulazione dell’art. 4 Stat. lav., nella quale ho rinvenuto l’applicazione concreta di quelle soluzioni che sia Lei che il mio Maestro avevate già formulato con largo anticipo.
Le confesso che mi ha fortemente stupito la cornice di proteste insulse, anche da parte di personaggi di spicco delle Istituzioni, che fanno finta di non vedere le enormi potenzialità di questa nuova disciplina, anche ponendosi dal “solito” punto di vista della maggior tutela per il lavoratore.
Con questo spirito ho provato a scrivere le poche pagine che mi permetto di inviarLe in allegato e che traggono spunto dal Suo dibattito con il dottor Soro [Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati personali – n.d.r.], di cui è stato dato conto nella Newsletter del 14 settembre u.s.
In questa fase, certamente “primitiva” della mia ricerca, mi chiedo davvero se siano completamente infondate le conclusioni raccolte in questo breve articolo oppure se sia il dibattito politico-giuridico, filtrato attraverso il canale mediatico, che, nell’inseguire altre chimere, abbia ormai perduto completamente di vista il vero oggetto della discussione, e cioè la norma, la sua interpretazione fedele e la sussunzione in essa della fattispecie concreta.
La ringrazio per l’attenzione e Le auguro, con un pizzico di egoismo, dettato esclusivamente dall’entusiasmo per questa nuova stagione di riforme, di poter continuare a vincere tutte le sfide necessarie per il riordino e il progresso della “nostra” splendida materia.
Con i più cordiali saluti.
Roberto Maurelli

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