N. 515 – 10 febbraio 2020

SE LA BREXIT SARÀ MENO BREXIT DEL PREVISTO
Il Regno Unito, indebolito dalle tensioni secessioniste di Scozia e Ulster, e sostenuto dagli USA a corrente alternata, finirà coll’essere costretto a pattuire con la UE vincoli non molto diversi da quelli da cui si è illuso di sciogliersi il 31 gennaio; e sarà un bene per tutti. Leggi il primo editoriale telegrafico di oggi.

LE CONTUMELIE SUL WEB E UN PARADOSSO IRRISOLTO
La valanga di aggressioni verbali che ha fatto seguito al mio editoriale telegrafico sull’esito delle elezioni in Emilia Romagna, della settimana scorsa, forse è la spia di un rovello interiore che gli autori delle contumelie non riescono a risolvere: leggi l’editoriale telegrafico dedicato a questo episodio.

SÌ AL MAGGIORITARIO A DOPPIO TURNO ALLA FRANCESE
Ero dieci anni fa e sono tuttora convinto che per le elezioni politiche nel nostro Paese sia indispensabile un sistema di tipo maggioritario e che il migliore sia quello in vigore con risultati eccellenti da più di 60 anni in Francia, ovvero l’uninominale di collegio a doppio turno. Leggi la mia risposta alla domanda preoccupata di un lettore su questo punto.

LA RIFORMA DEL WELFARE E IL POPULISMO DI SINISTRA
Nonostante la riforma del 2011, nel 2019 sono stati solo 33.123 i dipendenti che hanno lasciato il lavoro a 67 anni, mentre 126.107 sono andati in pensione anticipata. Invece di preoccuparsi di questo dato squilibrato, la ministra del Lavoro si propone proseguire nell’opera di scardinamento della riforma. Leggi la lettera di Giuliano Cazzola, docente di diritto della previdenza all’Università di Bologna, pubblicata dal quotidiano il Foglio il 1° febbraio.

DISUGUAGLIANZA E POVERTÀ IN ITALIA SECONDO L’OXFAM REPORT
Il caso italiano, illustrato dai dati presentati il mese scorso a Davos, mostra come la crescita – comunque modesta – delle disparità di reddito non comporti necessariamente l’aumento delle situazioni di emergenza sociale: leggi l’articolo di Claudio Negro sull’ultimo numero di Mercato del Lavoro News.

LA SINDROME DI BARBIANA E I LICENZIAMENTI
Alle radici culturali del Jobs Act e di alcuni orientamenti giurisprudenziali a esso drasticamente opposti: il mensile Mondoperaio pubblica un inedito di Giorgio Pecorini, del 2012, seguito da un mio breve commento.

IL NAZIONALISMO È LA GUERRA
“[…] Bisogna superare la nostra storia. Se non riusciremo a superarla bisogna sapere che una regola si imporrà, signore e signori: il nazionalismo è la guerra. La guerra non è solamente il nostro passato, può anche essere il nostro futuro […]”. Scarica il video della parte finale del discorso del presidente francese François Mitterrand al Parlamento Europeo del 17 gennaio 1995.

LILIANA SEGRE RICORDA AUSCHWITZ A STRASBURGO
“Il 27 gennaio 1945 per noi non fu la liberazione: fu l’inizio della lunga marcia della morte”… – … e al suo ritorno a Milano, dopo la Liberazione, una ex-compagna di scuola: “Segre, dove sei stata tutto questo tempo? Da prima della guerra non ti ho più vista!”. Scarica il video dell’intervento della senatrice a vita al Parlamento Europeo, in occasione del Giorno della Memoria.

 

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