IN UN SISTEMA DEMOCRATICO IL BUON POLITICO DEVE SAPER RACCOGLIERE IL CONSENSO MAGGIORITARIO INTORNO ALLE PROPRIE IDEE E PROGETTI. ENTRO QUANTO TEMPO?
Intervento di Pietro Ichino al congresso dei radicali – Chianciano, 31 ottobre 2008
Cari amici e compagni di strada,
questo che vi invio per il tramite della cara e bravissima collega Donatella Poretti non è un saluto rituale.
Non lo è perché mi sento unito a voi da un tratto che accomuna il mio modo di vivere la politica al vostro. Cerco di spiegare che cosa intendo dire.
In un sistema democratico, il buon politico deve saper raccogliere il consenso maggioritario intorno alle proprie idee e progetti. Entro quanto tempo? Continua…
HA ANCORA SENSO PUNTARE ALL’UNITA’ SINDACALE ORGANICA?
Oggi occorre piuttosto una cornice di regole di democrazia sindacale che consenta a strategie e modelli di relazioni industriali diversi di confrontarsi e competere tra loro, senza paralizzarsi a vicenda: è la tesi che sostengo nell’articolo pubblicato su l’Unità del 25 ottobre.
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Roma, 25 ottobre 2008
Quella di oggi, diciamocelo con orgoglio, è la prima grande manifestazione di massa del riformismo italiano, finalmente unito. E lo è perché il Partito Democratico è il più grande partito riformista che la storia d’Italia abbia mai conosciuto. Continua…
Intervista a cura di Federico Ferraù pubblicata su il Sussidiario il 28 ottobre 2008
Clicca qui per scaricare l’intervista dall’archivio di Pietro Ichino.
PERCHE’ IL GOVERNO, DOVENDO “TAGLIARE”, NON HA NEMMENO PROVATO A DISTINGUERE TRA STRUTTURE BUONE E CATTIVE? E PERCHE’ CHIAMA “RIFORMA DELLA SCUOLA” CIO’ CHE E’ SOLTANTO RIDUZIONE (SENZA ALCUN CRITERIO) DELLA SPESA PUBBLICA?
Articolo di Andrea Ichino, pubblicato sul Sole 24 Ore il 25 ottobre 2008
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CIO’ CHE OCCORRE OGGI E’ PIUTTOSTO UNA CORNICE DI REGOLE DI DEMOCRAZIA SINDACALE CHE CONSENTA A STRATEGIE E MODELLI DI RELAZIONI INDUSTRIALI DIVERSI DI CONFRONTARSI E COMPETERE SENZA PARALIZZARSI A VICENDA
Articolo pubblicato su l’Unità il 25 ottobre 2008, nel primo numero della sua nuova serie
Ha senso, oggi, auspicare l’“unità sindacale” come la si auspicava negli anni ’70?
Potrebbe, forse, avere qualche senso se al tempo stesso indicassimo da che parte avrebbe dovuto stare l’ipotetico sindacato unitario nel 1984, quando il Governo Craxi pose le basi per il superamento della scala mobile; o nel 2001, quando Cisl e Uil firmarono da sole il contratto dei metalmeccanici e la Cgil lo rifiutò; o nel 2002, quando la stessa divisione si manifestò sul “Patto per l’Italia”, premessa per il varo della legge Biagi. Continua…
UNA PROPOSTA: FLESSIBILIZZIAMO, PARIFICANDOLO, IL LIMITE DI ETA’ PER IL PENSIONAMENTO DI DONNE E UOMINI; AL TEMPO STESSO UTILIZZIAMO I RISPARMI CHE NE CONSEGUIRANNO PER RAFFORZARE E INCENTIVARE IL LAVORO FEMMINILE
Questa è la risposta in forma di lettera aperta – in corso di pubblicazione su la Repubblica del 28 ottobre 2008 – di un gruppo di parlamentari e di studiosi ed esperti in materia di welfare all’invito del ministro Sacconi per la discussione sul suo Libro verde, pubblicato nella primavera scorsa.
Signor Ministro, nelle 25 pagine del suo Libro Verde “La vita buona nella società attiva”, ci sono delle grandi assenti: le donne. Se è vero ‑ come lei scrive – che “vita buona” può esserci in una società attiva, ci chiediamo come possa sfuggire che in Italia le cifre più allarmanti su servizi di assistenza all’infanzia e sul mercato del lavoro riguardino proprio una parte importantissima della popolazione, quella femminile.
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COME SI LOTTA DAVVERO PER RENDERE LA SCUOLA PIU’ CAPACE DI ADEMPIERE LA SUA MISSIONE
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 16 novembre 1997
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SENATO DELLA REPUBBLICA
———– XVI LEGISLATURA ———–
DISEGNO DI LEGGE n. 1170
d’iniziativa dei senatori ICHINO, TREU, MORANDO, BONINO, ADRAGNA, BLAZINA, BIONDELLI, CECCANTI, GHEDINI, NEROZZI, PASSONI, PERDUCA, PORETTI, ROILO, TONINI
Disposizioni in materia di sciopero virtuale
Presentato alla Presidenza del Senato il 29 ottobre 2008
Scarica il documento ufficiale in formato pdf
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SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI: UN’INIZIATIVA DEL PD E UNA DEL GOVERNO
Mentre nel PD è in corso di avanzata elaborazione un disegno di legge sullo sciopero virtuale (per mettere a fuoco il tema ripropongo un articolo in proposito pubblicato sul Corriere della Sera sei anni fa; il testo del progetto sarà disponibile sul sito entro pochi giorni), il ministro del Welfare Sacconi preannuncia un disegno di legge sullo sciopero nei servizi pubblici. La Cgil dice “no” all’iniziativa del Governo; Cisl, Uil e Ugl temperano il loro rifiuto in un “ni”; ma se l’una e le altre volessero impedire l’ingerenza del legislatore nel sistema di relazioni industriali, un modo efficacissimo lo avrebbero: v. il mio articolo pubblicato il 17 ottobre scorso sul Corriere della Sera.
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