Il difetto di cultura delle regole che ci affligge è un indice della debolezza strutturale del nostro sistema-Paese più eloquente di quanto sia lo spread degli interessi sui BoT
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 504, 2 luglio 2019 – In argomento v. anche l’articolo di mio fratello Andrea e mio sul Corriere della Sera del 9 settembre 1997, Il Mezzogiorno e la cultura delle regole
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Per abbattere il muro tra domanda e offerta di lavoro giovanile occorre attivare un meccanismo di misurazione sistematica, a tappeto, dell’efficacia dei corsi finanziati con il denaro pubblico, per selezionarli meglio e per consentire l’attivazione di un servizio efficace di orientamento scolastico e professionale
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Articolo pubblicato su la Repubblica il 27 giugno 2019 – In argomento v. anche la mia relazione del 15 febbraio scorso su Come si contrasta la disoccupazione giovanile
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Dalla ricerca scientifica sul senso civico diffuso svolta da un’università del Michigan, l’Italia risulta ventiquattresima su quaranta Paesi studiati e ultima tra i Paesi europei: all’incirca lo stesso grado di civicness a cui si colloca per livello di corruzione percepito secondo un’altra fonte
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Buongiorno di Mattia Feltri su la Stampa del 22 giugno 2019 – In argomento v. anche l’articolo pubblicato con mio fratello Andrea su l’Unità nel luglio 1998, Il Sud e la cultura delle regole; inoltre la mia intervista a la Repubblica del 19 febbraio 2013 sul difetto di civicness degli italiani e l’articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera del 18 febbraio 2012, Il peso delle regole e lo spread di civicness nazionale Continua…
L’AUMENTO DELLE PAGHE PER LEGGE
Nel tentativo di invertire il trend negativo dei sondaggi, il ministro del Lavoro Di Maio riscopre la bandiera della “retribuzione come variabile indipendente” (sperando che gli italiani ci credano e che il tempo della verifica sia più lontano possibile): leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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La riduzione dell’orario degli anziani, con affidamento ad essi del compito di guida e accompagnamento di giovani neo-assunti, può dare buoni frutti sul piano micro, purché sia una opportunità incentivata e non un vincolo; e purché non alimenti l’idea che, sul piano macro, il lavoro degli anziani porta via lavoro ai giovani
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Messaggio pervenuto il 22 giugno 2019 – In argomento v. anche, oltre al disegno di legge citato nella mia risposta, l’editoriale di Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera del 9 dicembre 2012, e quello di Alberto Alesina sul Corriere della Sera del 22 maggio 2013 Continua…
Storia di un progetto della Cgil milanese per un migliore funzionamento dell’incontro fra domanda e offerta di lavoro, di un tribunale che considerava la selezione attitudinale come un reato e di un grande giuslavorista che, pur avendo tenuto a battesimo lo Statuto dei Lavoratori, a dieci anni di distanza ne vedeva lucidamente i limiti
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Estratto dagli atti del convegno su Strumenti per il controllo sindacale sul mercato del lavoro, promosso dalla Camera del Lavoro di Milano il 23 e 24 febbraio 1979 – Segue una mia breve presentazione del contesto nel quale il convegno si svolse e del contenuto dell’estratto, che si articola nella mia relazione introduttiva, negli interventi del professor Gino Giugni e del giudice penale del Lavoro Michele Di Lecce, nelle conclusioni del segretario generale della Camera del Lavoro Lucio De Carlini, e nella scheda contenente il protocollo del progetto di “rito ambrosiano” del collocamento cui il convegno era dedicato – Sulla figura del giuslavorista Gino Giugni v. la sua Intervista pubblicata nel 1993 sulla Rivista italiana di diritto del lavoro, la mia commemorazione sul Corriere della Sera del 6 ottobre 2009, il giorno dopo la sua morte, La lezione di Gino Giugni, e nella stessa circostanza in Senato, Gino Giugni: un intellettuale scomodo per tutti; inoltre l’articolo di Franco Debenedetti sul Sole 24 Ore del 7 ottobre 2009, L’eredità di Giugni: dallo Statuto dei Lavoratori al Codice del Lavoro
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Una analisi dell’apparato sanzionatorio contro il recesso ingiustificato, dopo la riforma del 2012-2015, alla luce dello schema concettuale elaborato oltre quarant’anni fa da Calabresi e Melamed, centrato sulla distinzione tra property rules e liability rules – La scommessa del legislatore sulla cooperazione tra le parti
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Rielaborazione aggiornata della relazione tenuta da Giovanni Armone il 24 maggio 2016 a Roma, nell’ambito del convegno organizzato dall’Ordine degli avvocati di Roma sul tema Il Licenziamento: profili processuali dalla Riforma Fornero alle tutele crescenti – Giovanni Armone oggi è giudice addetto all’Ufficio Massimario della Corte di Cassazione; quando svolse questa relazione era giudice del Lavoro presso il Tribunale di Roma – In argomento v. anche Il dibattito tra i giuslavoristi sulla job property, articolo col quale il 10 giugno 2019 ho risposto a un commento al mio articolo precedentemente pubblicato sul sito lavoce.info, La Cassazione e il Jobs Act Continua…
La Knox si presenta come vittima di una montatura del sistema giudiziario italiano, dimenticando la sua calunnia contro un innocente e gli altri suoi comportamenti del tutto incoerenti con le professioni di innocenza
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Terzo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 503, 19 giugno 2019 – In argomento v. anche Amanda e Raffaele ringrazino e chiedano scusa Continua…
L’opinionista di Repubblica sembra convinto che l’apprezzamento per l’opera di Marchionne sia incompatibile con lo “stare con gli operai”; dimentica che 6 operai della Fiat su 10 nel 2010 approvarono il piano di Marchionne (e gli altri 4, col senno di poi, devono essergliene grati)
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 503, 24 giugno 2019 – In argomento v. anche quello del 10 giugno, Quanti luoghi comuni nelle prediche al Pd sul lavoro! Continua…
Un libro racconta con precisione minuziosa l’azione svolta da un gruppo ben individuato di “post-nazisti”, minoritario nel partito celtico-padano-autonomista di Umberto Bossi, per trasformarlo nel partito autoritario-razzista-filorusso guidato oggi da Matteo Salvini
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Considerazioni suscitate dalla lettura del saggio di Claudio Gatti, I demoni di Salvini – I postnazisti e la Lega: la più clamorosa infiltrazione politica della storia italiana, Chiarelettere, 2019, pp. 274, € 16.90 – Seguono alcuni dati biografici sull’autore – In argomento v. anche la mia conferenza su La contrapposizione tra europeisti e sovranisti (e le sorti della democrazia liberale) Continua…