I GIOVANI, CHE OGGI L’ARTICOLO 18 NON LO VEDONO NEANCHE DI LONTANO, NON CHIEDONO L’INAMOVIBILITA’, MA UN LAVORO DECENTE E LA FINE DELL’ATTUALE APARTHEID A LORO DANNO. NON RENDE LORO UN BUON SERVIZIO CHI RIFIUTA ADDIRITTURA DI APRIRE IL DISCORSO SUL COME RIPROGETTARE E RISCRIVERE IL DIRITTO DEL LAVORO PER LE NUOVE GENERAZIONI
Editoriale pubblicato su Europa il 27 aprile 2010, in risposta all’articolo di Luigi Mariucci su l’Unità del 24 aprile – Segue una risposta di Luigi Mariucci, pubblicata su Europa il 5 maggio 2010
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Dall’Archivio degli scritti di Pietro Ichino si può scaricare il testo scritto integrale della Relazione di Pietro Ichino al Convegno promosso dall’Accademia dei Lincei (Roma, 22-23 aprile 2010), in corso di pubblicazione sulla Rivista italiana di diritto del lavoro, n. 3/2010. Della stessa relazione si possono scaricare, qui sotto, anche le slides utilizzate per la presentazione orale.
Scarica le slides in formato pdf
E’ TEMPO DI UN PRIMO RENDICONTO: HO RACCOLTO QUI UNA SCHEDA PER CIASCUN0 DEI TEMI MAGGIORI DELL’AGENDA POLITICA INTERNA NAZIONALE, SCEGLIENDONE L’AUTORE SECONDO IL SOLO CRITERIO DELLA COMPETENZA E DELL’INDIPENDENZA DI GIUDIZIO
Rassegna a cura di Pietro Ichino, nel secondo anniversario della XVI legislatura, 26 aprile 2010. Le stesse schede saranno pubblicate domani, 27 aprile, su lavoce.info. Ciascuna scheda rappresenta, ovviamente, soltanto l’opinione del rispettivo autore
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IL PD DISPONE DI UN GRANDE PATRIMONIO DI IDEE E COMPETENZE, MA PER ACQUISIRE CHIAREZZA E RICONOSCIBILITA’ AGLI OCCHI DI DECINE DI MILIONI DI ELETTORI DEVE SELEZIONARE LE IDEE-FORZA CRUCIALI, CONVINCERNE SE STESSO USCENDO DAL GUADO TRA IL VECCHIO E IL NUOVO E SOSTENERLE CORAGGIOSAMENTE – TRE ESEMPI NEL CAMPO DEL LAVORO
Intervento alla Direzione del Pd del 17 aprile 2010
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INCOMINCIA IL 14 APRILE ALLA COMMISSIONE LAVORO DEL SENATO L’ESAME DEL D.D.L. DEL GOVERNO E DEI DUE D.D.L. MIEI SULLO SCIOPERO NEI TRASPORTI E LO SCIOPERO VIRTUALE – IL NODO CRUCIALE E’ SE IL GOVERNO MANTERRA’ IL PROPRIO INTENDIMENTO DI IMPEDIRE, CON LA DELEGA LEGISLATIVA, CHE LE NUOVE REGOLE VENGANO DISCUSSE E DECISE DAL PARLAMENTO
Lancio dell’Agenzia ANSA, 12 aprile 2010 – Vedi i disegni di legge presentati al Senato da Ichino e altri sullo sciopero virtuale (n. 1170 del 2008) e sullo sciopero nei trasporti (n. 1409 del 22009)
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IL MIO PROGETTO PER LA TRANSIZIONE A UN REGIME DI FLEXSECURITY, COSI’ COME IL PROGETTO NEROZZI NON MODIFICA IN NULLA IL REGIME DI PROTEZIONE DEGLI ATTUALI LAVORATORI REGOLARI, MA OFFRE UNA PROTEZIONE UNIVERSALE E MODERNA A TUTTI I NUOVI RAPPORTI DI LAVORO, SUPERANDO RADICALMENTE L’ATTUALE REGIME DI APARTHEID FRA PROTETTI E NON PROTETTI
Articolo pubblicato su l’Unità dell’11 aprile 2010, insieme a una lettera a Michele Tiraboschi e a me di un giovane lavoratore a progetto – In argomento v. anche la lettera di un operaio metalmeccanico, del 7 aprile, ai senatori firmatari del mio d.d.l. n.1481, con la mia risposta
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LA LETTERA CON CUI IL CAPO DELLO STATO HA RINVIATO AL PARLAMENTO IL D.D.L. N. 1167-B MERITA DI ESSERE LETTA CON ATTENZIONE, PERCHE’ – PUR SENZA LIMITARE INDEBITAMENTE LA DISCREZIONALITA’ DEL LEGISLATORE – DETTA CON GRANDE PRECISIONE E FINEZZA LE GUIDELINES DI UNA LEGISLAZIONE CORRETTA IN MATERIA DI LAVORO
Testo integrale del messaggio inviato dal Presidente Napolitano alle Camere il 31 marzo 2010 sul Collegato-Lavoro alla Finanziaria 2010 (v. anche la mia dichiarazione in proposito, nella stessa data) – Le sottolineature in carattere neretto sono mie
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“IO VEDO IN UN MODELLO DI CONTRATTO UNICO LA SOLUZIONE POSSIBILE: PERCHÉ, PER LO STESSO LAVORO, DEVO AVERE UN TRATTAMENTO DIFFERENTE? L’OBIETTIVO CONDIVISO, COMUNQUE, NON PUÒ CHE ESSERE QUELLO DI PERVENIRE AD UN SISTEMA DI FLEXSECURITY“
Lettera pervenuta a Michele Tiraboschi (e a me per conoscenza) l’8 aprile 2010 , pubblicata su l’Unità dell’11 aprile 2010 con una mia risposta.
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VENGONO AL PETTINE I NODI DI UNA LEGGE CONFUSA E ILLEGGIBILE, IMPOSTA DAL GOVERNO CON UNA CHIUSURA ERMETICA ALLE CRITICHE E PROPOSTE DELLL’OPPOSIZIONE
La mia dichiarazione sul messaggio del Capo dello Stato alle Camere, del 31 marzo 2010. In argomento v. anche il il mio scambio con Michele Tiraboschi sui difetti del Collegato-lavoro dei giorni scorsi. L’emendamento per un rilancio corretto ed efficace dell’arbitrato per la soluzione delle controversie di lavoro, presentato da me con Tiziano Treu, più volte respinto dal Governo al Senato, in seconda e in quarta lettura, in Commissione e in Aula: è riportato qui in coda alla dichiarazione.
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NESSUNO DI NOI E’ L’EREDE ESCLUSIVO DEL PENSIERO E DEL PROGETTO DI MARCO BIAGI; E QUANTO ABBIAMO TUTTI EREDITATO DA LUI NON E’ UNA SORTA DI “SACRA SCRITTURA”, DALLA QUALE POSSANO DISTILLARSI PRINCIPI E LINEE IMMUTABILI DELLA RIFORMA NECESSARIA DEL DIRITTO DEL LAVORO
Lettera aperta pubblicata sul Bollettino Adapt del 29 marzo 2010, in risposta all’intervento di Michele Tiraboschi, professore di diritto del lavoro all’Università di Modena e consigliere del ministro del Lavoro Sacconi, pubblicato sullo stesso periodico il 22 marzo. Questo intervento commentava il mio articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 19 marzo scorso, nell’ottavo anniversario della morte di Marco Biagi, imputandomi, insieme ad alcune altre colpe, anche quella di “avvelenare i pozzi” con le mie critiche alle riforme del Governo.
Caro Michele,
hai ragione quando, sul numero di lunedì scorso del Bollettino Adapt, chiedi che tutti, a destra e a sinistra, smettiamo di usare il nome di Marco Biagi come bandiera, come scudo o come bersaglio, nelle discussioni di politica del lavoro. Se nel mio ultimo articolo sul Corriere della Sera posso avere dato – certo, involontariamente – l’impressione di fare questo, ne chiedo scusa. E tanto più la cosa mi dispiace, in quanto quell’articolo era destinato a onorare Marco nell’anniversario della sua morte. Rispondo dunque alle tue osservazioni critiche cercando di chiarire come vedo le cose, in particolare con riguardo al dibattito sul pensiero di Marco e alla sua attualità, ma al tempo stesso cercando di evitare che questa mia replica alimenti una querelle astiosa tra di noi, che è fuori delle mie corde e in ogni caso non ci farebbe fare alcun passo avanti. Continua…