Non si tratta di reclutamento coatto, ma soltanto, superata la fase più critica dell’epidemia, di stabilire che – rispettate le misure di sicurezza – possono tornare al lavoro le persone che corrono i rischi minori
Terzo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 519, 1° aprile 2020 – In argomento v. anche il secondo, Il pericolo carestia e il servizio civile necessario per evitarlo: ivi i link che consentono di accedere in sequenza ai precedenti sullo stesso tema Continua…
L’economia mondiale potrà sopportare solo per poche settimane le misure restrittive che stiamo vivendo: il rischio di una recessione profonda e duratura è reale e il vaccino potrebbe arrivare troppo tardi; una via d’uscita è tuttavia possibile
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Articolo di Andrea Ichino, Giacomo Calzolari e Andrea Mattozzi, tutti dello European University Institute di Fiesole, Aldo Rustichini, della Minnesota University, Giulio Zanella, della University of Adelaide e Massimo Anelli della Università Bocconi, pubblicato sul sito vox.eu il 24 marzo 2020 – Al testo originale in inglese fa seguito una versione italiana, aggiornata nei punti 4 e 7, che è stata pubblicata sul sito Corriere.it il 26 marzo 2020 Continua…
La legge del 2017 impone all’imprenditore di informare per iscritto il dipendente che lavora da casa e il responsabile dei lavoratori per la sicurezza sui “rischi specifici” di questo modo di svolgere la prestazione: ora l’Inail ci spiega quali essi siano
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Articolo pubblicato su lavoce.info il 20 marzo 2020 – In argomento v. anche la mia intervista del 13 marzo, Se l’epidemia mette le ali al lavoro agile: ivi i link ad altri miei interventi in argomento Continua…
Perché a Francesco Santoro Passarelli e a Luigi Mengoni viene condonato, e a Ludovico Barassi no, il nitido fondamento civilistico e contrattualistico sul quale hanno ricostruito l’ordinamento del rapporto di lavoro?
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Lettera di Vincenzo Ferrante (nella foto qui sotto), professore di Diritto del lavoro nell’Università Cattolica di Milano, pervenuta l’11 marzo 2020, in riferimento alla mia recensione del libro di Umberto Romagnoli, Un libro sui maggiori giuristi del lavoro del ‘900 Continua…
Nonostante gli appesantimenti burocratici del tutto inutili imposti dalla legge n. 81/2017, la diffusione dello smart working può rivelarsi una conseguenza positiva, pur nel disastro prodotto dalla pandemia da coronavirus: l’embrione di un nuovo assetto dei rapporti di lavoro
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Intervista a cura di Alessandra Ricciardi pubblicata da Italia Oggi il 13 marzo 2020 – In argomento v. anche il mio articolo pubblicato da lavoce.info il 26 febbraio 2020 Se l’epidemia mette le ali allo smart working Continua…
In Italia il peso dei contratti collettivi nazionali nella determinazione delle retribuzioni tende a renderle omogenee sul territorio; ma il costo della vita varia da luogo a luogo: lavorare nelle città comporta dunque una penalizzazione salariale in termini reali
Articolo di Marianna Belloc, Paolo Naticchioni e Claudia Vittori pubblicato sul sito lavoce.info il 3 marzo 2020 – In argomento v. anche, su questo sito, l’articolo di Tito Boeri del 18 luglio 2019, Legare gli standard retributivi al costo della vita è equo e necessario Continua…
Le tendenze più recenti del mercato del lavoro italiano confermano l’impressione di un Paese nel quale la rivoluzione digitale occupa una posizione ancora marginale – Ma sorprende anche la difficoltà maggiore per le imprese nel reperire professionalità medio-basse, rispetto ai profili alti e alle competenze più innovative
Articolo di Claudio Negro, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali e Fondazione Anna Kuliscioff, pubblicato il 2 marzo 2020 sul sito Il Punto Pensioni e Lavoro – In argomento v. anche La formazione efficace e lo scandalo dello skill shortage
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L’esigenza di arginare il contagio induce molte aziende a consentire che i dipendenti svolgano il lavoro da casa; e il Governo a rimuovere o alleggerire alcuni vincoli inopportunamente imposti al “lavoro agile” con la legge di tre anni fa
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Articolo pubblicato sul sito lavoce.info il 26 febbraio 2020 – In argomento, oltre al mio intervento in Senato del 9 maggio 2017 sul disegno di legge, v. anche la mia intervista pubblicata dal Sole 24 Ore qualche giorno dopo Continua…
Alle radici culturali del Jobs Act e di alcuni orientamenti giurisprudenziali a esso drasticamente opposti: il mensile Mondoperaio pubblica un inedito di Giorgio Pecorini
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Articolo di Giorgio Pecorini risalente al 2012, ma rimasto inedito, in corso di pubblicazione sul numero di febbraio 2020 di Mondoperaio, con la nota redazionale qui sotto riportata e la mia lettera inviata in risposta all’Autore – Nel testo dell’articolo i link alle mie interviste del novembre 2012 citate, nonché della lettera di don Lorenzo Milani a mio padre dell’11 maggio 1959, essa pure citata – Al mio rapporto con il Priore di Barbiana è dedicato il quinto capitolo de La casa nella pineta Continua…
Il caso italiano mostra come la crescita, comunque modesta, delle disparità di reddito non comporti necessariamente l’aumento delle situazioni di emergenza sociale
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Numero 61 del bollettino Mercato del Lavoro News, organo della Fondazione Anna Kuliscioff, a cura di Claudio Negro – In argomento v. anche, sul numero 48 dello stesso bollettino, Non è il voto dei poveri che spiega il successo del M5S del 2018 Continua…