LE POSTE SBADATE E IL GIUDICE IPER-FORMALISTA

Molti giudici del lavoro sono di volta in volta iper-formalisti, o iper-sostanzialisti, a seconda che sia l’una o l’altra opzione a consentire la reintegrazione del lavoratore – Il principio di immediatezza, in materia disciplinare, non è una regola formale, ma un corollario del principio di correttezza, motivato da esigenze di equità sostanziale: che in questo caso sono state gravemente disattese

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Articolo pubblicato sul quotidiano
La Notizia il 21 febbraio 2017 – In argomento v. anche la raccolta di casi giudiziali sconcertanti in materia di licenziamento contenuta nel portale Sentenze anomale in materia di licenziamento    Continua…

IL DIRITTO DEL LAVORO NELL’EPOCA DI INTERNET E DEI ROBOT

La nuova frontiera del diritto del lavoro non è un radicale ridisegno della disciplina inderogabile del rapporto di lavoro tradizionale, ma la costruzione di un diritto soggettivo al sostegno efficace nella transizione da vecchio a nuovo lavoro

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Articolo pubblicato sul sito lavoce.info, 19 settembre 2017 – In argomento v. anche la relazione che ho presentato al convegno dell’Associazione dei giuslavoristi italiani il 15 settembre 2017 (ivi anche le slides della presentazione)   

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CHE FINE HANNO FATTO 134 MILIONI DI ORE DI LAVORO OCCASIONALE?

Se con la nuova disciplina ne è rimasto (visibile) soltanto l’1%, e se deve escludersi che l’altro 99 per cento si sia trasformato in lavoro ordinario, deve ritenersi che esso si sia trasformato o in lavoro nero, o in non lavoro – Ciò dovrebbe indurre il legislatore quanto meno a tornare a consentire alle imprese il ricorso al lavoro intermittente

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Lettera pervenuta il 13 settembre 2017 – Segue la mia risposta al passaggio della lettera in tema di disciplina del lavoro occasionale e del lavoro intermittente – In argomento v. anche il mio intervento del 19 aprile scorso in Senato nella discussione sull’abrogazione della vecchia disciplina dei buoni-lavoro
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JOB TALENT E I “GIACIMENTI OCCUPAZIONALI” NON UTILIZZATI NEL SETTORE ARTIGIANO

Un nuovo portale mette on line le ricerche di personale di piccole imprese lombarde, ponendo in evidenza il paradosso di un Paese con il 34 per cento di disoccupazione giovanile, dove non si trovano panificatori, calzolai, baristi, camerieri, idraulici, elettricisti, antennisti, legatori di libri, e la lista potrebbe continuare a lungo

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Non è certo la prima volta che su questo sito si parla di situazioni di
skill shortage, cioè di posti di lavoro che sarebbero immediatamente disponibili, ma che restano a lungo scoperti per mancanza di persone dotate delle competenze necessarie (li si contano in Italia in centinaia di migliaia: v. in proposito, tra gli altri, I giacimenti occupazionali che non sappiamo sfruttare; ivi i link a interventi e documenti in argomento pubblicati in precedenza). Oggi – 17 settembre 2017 – andiamo un po’ più sul concreto, presentando una iniziativa molto interessante di Confartigianato Lombardia che consente di vedere on line uno per uno i profili professionali che molte imprese artigiane lombarde cercano, per lo più senza trovarli. Questo è, peraltro, soltanto un aspetto del problema in questo settore: l’altro è costituito dalle 20.000 imprese artigiane italiane che ogni anno chiudono per limiti di età dei rispettivi titolari, senza trovare giovani interessati cui trasmettere il know-how professionale specifico e l’avviamento commerciale.    Continua…

LE CONSEGUENZE DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA SUL DIRITTO DEL LAVORO

Mentre le piattaforme digitali destrutturano l’organizzazione tradizionale del lavoro, nel rapporto di lavoro continuativo il coordinamento telematico erode l’efficacia delle vecchie tecniche protettive: le nuove possibili tecniche protettive – Ma per aspetti diversi l’evoluzione tecnologica rafforza la persona che lavora


Presentazione in formato Power Point della relazione presentata al convegno promosso dall’Associazione Giuslavoristi Italiani, Torino, 15 settembre 2017
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GLI ERRORI ESTIVI DI LETTURA DEI DATI ISTAT SULL’OCCUPAZIONE

Fact checking sulla leggenda delle assunzioni degli ultracinquantenni e le preoccupazioni per la qualità della nuova occupazione

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Numero 19 del periodico della Fondazione Anna Kuliscioff,
Mercato del Lavoro News, a cura di Claudio Negro, 1° settembre 2017 – Su questo sito sono disponibili anche il n. 13 e il n. 9 dello stesso notiziario periodico     Continua…

LE CONSEGUENZE DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA SUL DIRITTO DEL LAVORO

Mentre le piattaforme digitali destrutturano l’organizzazione tradizionale del lavoro, nel rapporto di lavoro continuativo il coordinamento telematico erode l’efficacia delle vecchie tecniche protettive: le nuove possibili tecniche protettive – Per aspetti diversi, tuttavia, l’evoluzione tecnologica rafforza la persona che lavora


Relazione presentata al convegno promosso dall’Associazione Giuslavoristi Italiani, Torino, 15 settembre 2017 (una sintesi del contenuto della relazione nell’ultimo paragrafo) – In argomento v. anche
Perché non dobbiamo temere che la tecnologia ci impedisca di lavorare (ivi ulteriori riferimenti)
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BUONE LE NUOVE MISURE PER IL LAVORO DEI GIOVANI, MA MANCA ANCORA L’ORIENTAMENTO

Lo sgravio contributivo al 50% costituisce una misura transitoria utile; ma la soluzione strutturale del problema della disoccupazione giovanile sarà dato soltanto da un servizio efficace e capillare di orientamento scolastico e professionale

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Intervista a cura di Antonietta Ferrante per l’agenzia di stampa
ADN Kronos, 26 agosto 2017 – In proposito vedi anche Ridurre il cuneo per aumentare l’occupazione dei giovani
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LA QUESTIONE DI COSTITUZIONALITÀ DELLA NUOVA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI

Un Giudice del lavoro la solleva con una ordinanza molto articolata, nella quale manifesta adesione a un approccio di labour law and economics alla materia, di cui io stesso sono un convinto sostenitore – Gli argomenti addotti per il rinvio alla Consulta, tuttavia. non mi sembrano convincenti

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Ordinanza con la quale la dott. Maria Giulia Cosentino, giudice del lavoro del Tribunale di Roma, il 26 luglio 2017 ha sollevato davanti alla Corte costituzionale la questione di costituzionalità del decreto legislativo n. 23/2015, che ha riformato la disciplina dei licenziamenti per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato costituiti dopo il 7 marzo 2015 – Segue un mio commento alla motivazione dell’ordinanza – In argomento v. anche i numerosi documenti e interventi pubblicati in questo sito sulla riforma dei licenziamenti, raccolti nel portale
La riforma del lavoro    Continua…

DEL PUNTA: SÌ AL DIALOGO CON GLI ECONOMISTI (MEGLIO ANCORA SE RECIPROCO)

Argomenti a sostegno dell’interesse di giuslavoristi ed economisti a una riflessione comune, orientata in particolare alla preziosa ricerca di soluzioni win-win nei vari campi, in uno spirito di realismo problematico

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Intervento di Riccardo Del Punta, professore di diritto del lavoro nell’Università di Firenze, nel dibattito nato da una lettera di Maria Vittoria Ballestrero del 22 maggio scorso e dalla mia recensione del numero 4/2016 della rivista
Lavoro e Diritto, Perché i giuslavoristi non possono ignorare l’economia del lavoro, in risposta a quella lettera – Sono on line su questo sito gli interventi nel dibattito di Bruno CarusoMaria Vittoria Ballestrero,  Antonio Padoa Schioppa, Lorenzo Zoppoli, Luisa Corazza e Salvati, Non c’è una sola economia, tanto meno nel campo del lavoro; e ultimamente l’editoriale di risposta della stessa rivista Lavoro e Diritto      Continua…

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