ALL’ORIGINE C’E’ UNA SOTTOVALUTAZIONE DEL PROBLEMA DA PARTE DEL GOVERNO, MA OGGI LO SCONTRO SU QUESTO TERRENO E’ ESSENZIALMENTE TRA CHI VUOLE VOLTAR PAGINA RISPETTO AL VECCHIO MODO DI RISOLVERE LE CRISI OCCUPAZIONALI AZIENDALI E CHI INVECE LO DIFENDE
Articolo di Giuliano Cazzola pubblicato sul n. 7/8 del mensile Mondoperaio, agosto 2012 Continua…
L’“AGENDA MONTI” IN MATERIA DI LAVORO E WELFARE NON VA SMONTATA, MA DIFESA E COMPLETATA: VANNO INCENTIVATI IN VARI MODI L’INVECCHIAMENTO ATTIVO E L’ASSUNZIONE DI LAVORATORI CINQUANTENNI E SESSANTENNI
Intervento pubblicato nella rubrica Lettera sul lavoro dal Corriere della Sera il 15 agosto 2012 – In argomento v. anche la mia precedente Lettera sul lavoro, pubblicata il 18 giugno scorso, dedicata allo stesso tema Continua…
UN PROGETTO MIRATO A ISTITUIRE LE FLESSIBILITÀ E GLI INCENTIVI NECESSARI PER AUMENTARE LA DOMANDA DI LAVORO E FAVORIRE L’INVECCHIAMENTO ATTIVO (RISOLVENDO I PROBLEMI TRANSITORI PRODOTTI PER LE IMPRESE E I LAVORATORI SESSANTENNI DALLA RIFORMA DEL DICEMBRE 2011)
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Disegno di legge presentato alla Presidenza del Senato il 10 ottobre 2012 – Il testo che segue corrisponde a quello contenente tutte le correzioni apportate sulle bozze fino al 12 dicembre 2012, giorno in cui queste sono state consegnate in via definitiva – Sulla questione dei cosiddetti “esodati” v. il mio intervento pubblicato sul Corriere della Sera il 18 giugno 2012 e il successivo pubblicato il 15 agosto
QUESTA PRATICA, MOLTO DIFFUSA IN ITALIA NEI DECENNI PASSATI, CORRISPONDE IN PIENO AL “MODELLO MEDITERRANEO”, FONDAMENTALMENTE FAMILISTICO, DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DEL WELFARE, CON TUTTI I SUOI GRAVI DIFETTI
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 211, 30 luglio 2012 Continua…
L’ULTIMO ATTO DELL’INCREDIBILE VICENDA DEI LAUREATI A PIENI VOTI CUI LA REGIONE QUATTRO ANNI FA HA RISERVATO MILLE EURO AL MESE PER “TIROCINI NEL CAMPO DELL’INNOVAZIONE AMMINISTRATIVA” DA SVOLGERSI NELLE AMMINISTRAZIONI PIÙ ARRETRATE D’ITALIA
Commento alla notizia pubblicata dalla Gazzetta del Sud (qui sotto il link) circa il dibattito politico in corso sulla opportunità o no di prorogare l’erogazione del contributo in favore di alcune centinaia di giovani laureati a pieni voti impegnati da quattro anni in “stage” – 23 luglio 2012 – Tutti i commenti e gli interventi sulle fasi precedenti di questa vicenda sono disponibili nel portale I super-stage della Regione Calabria
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I MOLTI POSTI PER I QUALI DIFETTA L’OFFERTA DI MANODOPERA QUALIFICATA NEL MERCATO DEL LAVORO ARTIGIANO POTREBBERO COSTITUIRE UNO SBOCCO OCCUPAZIONALE SODDISFACENTE PER ALTRETTANTI GIOVANI: DEVE ESSERE LA SCUOLA A RISTABILIRE LEGAMI STRETTI CON IL TESSUTO PRODUTTIVO
Articolo di Edoardo Segantini pubblicato sul Corriere della Sera il 16 luglio 2012 – Sul tema degli skill shortages v. anche il mio articolo sul Corriere della Sera del 2 aprile 2012, Due giacimenti occupazionali a cui dobbiamo imparare ad attingere; e l’articolo di Antonio Dalla Zuanna sullo stesso quotidiano del 18 giugno 2012, Il lavoro che c’è ma è ignorato dai giovani,
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UNA PICCOLA GALLERIA DEGLI ORRORI PRODOTTI DALLA NORMA ORA RISCRITTA DALLA LEGGE FORNERO, IN MATERIA DI LICENZIAMENTO DISCIPLINARE
Capitolo a cura di Andrea Del Re, avvocato in Firenze, tratto dal libro Art. 18: la reintegrazione al lavoro, a cura di Bornengo e Orazi, edito da Esculapio, Bologna, luglio 2012 – Per completezza di informazione, va detto che in tutti i casi menzionati in questa rassegna di giurisprudenza in materia di recesso per colpa del lavoratore il giudice ha riconosciuto che una mancanza grave fosse effettivamente stata commessa, ma ha ritenuto comunque che essa non fosse tale da giustificare la perdita del posto: si tratta dunque di casi nei quali, secondo la nuova formulazione dell’articolo 18 dettata dalla legge Fornero – L. n. 92/2012 -, la reintegrazione non può essere disposta (perché la mancanza contestata è stata effettivamente commessa), e il giudice – se ciononostante ritiene che non sussista il giustificato motivo di licenziamento – può disporre soltanto un indennizzo di entità compresa tra il minimo di 12 e il massimo di 24 mensilità
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LA CAUSA PRINCIPALE È COSTITUITA DAL DIFETTO GRAVISSIMO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE: I GIOVANI ITALIANI COMPIONO LE SCELTE DECISIVE PER LA LORO VITA PROFESSIONALE SENZA DISPORRE DELLE INFORMAZIONI INDISPENSABILI
Brani estratti dalla registrazione del mio intervento svolto in apertura del seminario sulla riforma del lavoro promosso dagli Studi Ichino Brugnatelli & Associati e LabLaw, messi on line da Repubblica.it – Milano, 2 luglio 2012
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PREVALE L’OPINIONE SECONDO CUI L’ARTICOLO 4 DELLA COSTITUZIONE NON ATTRIBUISCE AL LAVORATORE UN DIRITTO SOGGETTIVO DA FAR VALERE VERSO UN ALTRO SOGGETTO, BENSÌ IMPONE ALLA REPUBBLICA DI PERSEGUIRE UNA SITUAZIONE DI PIENA OCCUPAZIONE
Lettera pervenuta a seguito della pubblicazione on line del mio editoriale telegrafico del 2 luglio 2012 su questo argomento – Segue la mia risposta – In argomento v. anche, su di una posizione solo in parte coincidente con la mia, l’intervento di Matteo Rizzolli sul sito IMille.org: Il lavoro non è un diritto ma una libertà
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UN RICERCATORE DI LAW & ECONOMICS INTERVIENE NEL DIBATTITO SUSCITATO DALL’INTERVISTA DI ELSA FORNERO AL WALL STREET JOURNAL DELLA SETTIMANA SCORSA
Intervento di Matteo Rizzolli, Assistant Professor di Law & Economics nella Free University di Bolzano, 2 luglio 2012 – In argomento v. anche il mio editoriale dello stesso giorno per la Nwsl n. 207, Tre modi di intendere il diritto al lavoro, nonché un mio scambio di idee con un lettore dissenziente – A questo intervento di Matteo Rizzolli si riferisce l’intervento di duro dissenso sul sito IMille.org riportato con una mia risposta anche su questo sito
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