CHE COSA ACCADE SE L’ACCORDO NON SI FA E COME SI PUO’ EVITARE IN EXTREMIS QUESTO ESITO
Articolo pubblicato nel numero di settembre della rivista Arel – Europa Lavoro Economia
Una parte della Cgil è convinta che sia sbagliato proprio l’obiettivo di fondo della trattativa aperta nel maggio scorso dai sindacati confederali con la Confindustria: cioè l’aumento del ruolo della contrattazione aziendale, della porzione di retribuzione negoziata al livello dell’impresa, con corrispondente riduzione della porzione negoziata al livello centrale. Così stando le cose, qualsiasi accordo venga raggiunto con questo negoziato, esso sembra destinato a essere considerato da quella corrente sindacale come una sconfitta. Per evitare la spaccatura tra le due anime della Cgil, la sua segreteria è andata alla trattativa indicando questo obiettivo: occorre aumentare il ruolo della contrattazione aziendale, senza però ridurre il ruolo del contratto collettivo nazionale, che anzi va difeso. Ma come si fa a dare più spazio alla contrattazione aziendale se non a spese di quella nazionale? Continua…
Intervista a Pietro Ichino pubblicata giovedì 25 settembre 2008 sul giornale online il sussidiario.net
Link alla pagina del il sussidiario.net e alla pagina dell’archivio di Pietro Ichino
Intervista a cura di Marcella Cocchi, pubblicata da La Nazione e Il Giorno il 23 settembre 2008
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QUANDO E’ IL GOVERNO AD APPOGGIARE IL SINDACALISMO DETERIORE, CHE PRODUCE SOLTANTO SCIOPERI E NESSUN ACCORDO
Questo mio articolo è stato pubblicato sul Corriere della Sera il 22 agosto 2005
Prima di bollare come “inaudita” la scelta di Alitalia di interrompere le relazioni sindacali con il sindacato autonomo Sult (1) – come ha fatto sabato ‑ il ministro del lavoro Maroni avrebbe fatto bene a chiedersi se non ci sia qualche cos’altro di inaudito nel nostro panorama nazionale delle relazioni sindacali. Continua…
LE RESPONSABILITA’ DEL MANAGEMENT E QUELLE DEL SINDACATO NELLA CRISI DI ALITALIA
Questo mio articolo è stato pubblicato sul Corriere della sera del 26 agosto 2004
Rischio grave di fallimento, necessità di una ristrutturazione aziendale molto incisiva, incapacità del sistema di relazioni sindacali di produrre un accordo su di una strategia capace di superare la crisi: questa oggi è la sintesi della drammatica situazione in cui versa la nostra compagnia aerea di bandiera. Continua…
Intervista a cura di Francesco Specchia, pubblicata da Libero il 21 settembre 2008
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I NODI AL PETTINE DI UN DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI GRAVEMENTE DIFETTOSO
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 21 settembre 2008
L’applauso dei piloti e degli assistenti di volo, a Fiumicino, alla notizia della rottura della trattativa con la nuova compagnia Cai, col conseguente probabile fallimento di Alitalia, non è un “episodio paradossale”, come qualcuno ha detto: in realtà lo si può spiegare facilmente. Quelli che hanno applaudito fanno conto sull’intervento di una Cassa integrazione guadagni o su di un trattamento di disoccupazione speciale erogato proprio per consentire loro di attendere con calma il nuovo lavoro. Qualcuno dovrà pure, prima o poi, far volare gli aerei sulle nostre rotte al posto di Alitalia; e piloti e personale di volo non si sostituiscono così facilmente.
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Intervista a cura di Lina Palmerini, pubblicata da il Sole 24 Ore il 18 settembre 2008
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L’EFFETTO POSITIVO DEL CONTRATTO COLLETTIVO TRA AZIENDE DIVERSE PRESUPPONE LA POSSIBILITA’ DI FORTI INTERAZIONI TRA DI ESSE
Articolo di Andrea Ichino pubblicato dal Sole 24 Ore il 24 maggio 2008
Le macro regioni, che a volte travalicano i confini politici degli Stati, hanno ormai identità economiche ben più definite delle Nazioni stesse. Lo dimostra una crescente letteratura economica che prende il nome di New Economic Geography (Overman and Puga, Economic Policy, 2002). Ma mentre in tutto il mondo i sistemi di relazioni industriali si avviano in modo sempre più deciso su questa strada, in Italia resiste una anacronistica contrapposizione tra contrattazione collettiva aziendale e nazionale.
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Intervista a cura di Giorgio Lonardi pubblicata su la Repubblica il 19 aprile 2008
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