IL PRIMO MAGGIO NELL’ERA DEL RECOVERY PLAN

I servizi al mercato, le politiche attive e il “modello Milano” dello Hub Lavoro, il mismatch fra domanda e offerta, l’annosa questione (non più differibile) dell’attuazione dell’articolo 39 della Costituzione sull’assetto istituzionale del sistema delle relazioni industriali e l’efficacia dei contratti collettivi di settore


Intervista a cura di Franco Locatelli, pubblicata su FirstOnline il 1° maggio 2021 – In argomento, oltre al mio articolo sul Foglio del 1° maggio 2020, citato in apertura dell’intervista, v. il mio editoriale per la Festa del Lavoro del 2016, Il Primo Maggio non è ancora la festa di tutti  gli italiani
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A CHE COSA DOVREBBE SERVIRE IL 25 APRILE – 2

Risposta alle reazioni sdegnate, e in alcuni casi violente, suscitate dal mio invito a una riflessione sulle responsabilità (anche) delle forze antifasciste nell’avvento del regime mussoliniano: davvero discutere pacatamente sulle radici della catastrofe è un insulto alla Resistenza?

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Editoriale del giorno dopo, 26 aprile 2021, a seguito dell’acceso dibattito suscitato da quello della Festa della Liberazione, A che cosa dovrebbe servire il 25 aprile – A questo articolo nessuno dei miei numerosi contestatori ha saputo replicare: non una parola (forse è per questo che essi invocano qualcuno che la parola la tolga a me?)
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A CHE COSA DOVREBBE SERVIRE IL 25 APRILE – 1

La Festa della Liberazione non può ridursi a un’acritica celebrazione dell’epopea partigiana: deve essere anche l’occasione per riflettere sulle gravi responsabilità delle forze antifasciste nell’avvento della dittatura

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Editoriale telegrafico per il 25 aprile 2021 – Il giorno successivo, a seguito di una quantità insolita di visualizzazioni di questo post e di contestazioni su
Twitter, ho pubblicato questo ulteriore, ma più ampio, articolo sullo stesso tema In argomento v. anche Storie della Resistenza, in occasione della stessa Festa del 2020, e La liberazione a Buchenwald, messo online su questo sito in occasione della stessa Festa del 2016 Continua…

CHE FARE OGGI PER PROTEGGERE E PROMUOVERE IL LAVORO

Le cose necessarie subito: favorire i trasferimenti che aumentano la produttività del lavoro, attivare i percorsi che uniscono domanda e offerta, collegare strutturalmente politiche attive e passive (ANPAL e INPS) , cambiare l’ultimo comma dell’articolo 39 Cost. per dare un assetto istituzionale trasparente al sistema delle relazioni industriali

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Schema dell’intervento introduttivo svolto all’inizio dell’incontro promosso da
Base nell’ambito della serie Uniamo i riformisti, il 24 aprile 2021 – In argomento v. anche l’articolo di Marco Bentivogli, Lucia Valente e mio pubblicato su la Repubblica il 9 marzo 2021, Come si protegge sul serio il lavoro Continua…

N. 542 – 19 aprile 2021

IL “GARANTE” E LA SUA CONCEZIONE TALEBANA DELLA PRIVACY
Mentre il Parlamento Europeo e il nostro Governo si apprestano a varare misure volte a rendere conoscibile il grado di immunità delle persone al Covid-19, la nostra Autorità preposta alla protezione dei dati personali resta abbarbicata a una indifendibile posizione integralista: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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IL “GARANTE” E LA SUA CONCEZIONE TALEBANA DELLA PRIVACY

Mentre il Parlamento Europeo e il nostro Governo si apprestano a varare misure volte a rendere conoscibile il grado di immunità delle persone al Covid-19, la nostra Autorità preposta alla protezione dei dati personali resta abbarbicata a una posizione integralista indifendibile

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 542, 19 aprile 2021In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 22 febbraio scorso, Ancora la Privacy contro la lotta alla pandemia  Continua…

SE LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI PREVALE SUL CRITERIO MERITOCRATICO

Luci e ombre delle nuove norme che riaprono i concorsi per 125mila posti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche – Il rischio di una stabilizzazione massiva, assai poco meritocratica, nel settore scolastico

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Intervista a cura di Alessandro Battaglia, in corso di pubblicazione sul magazine online
Acta non VerbaLe altre interviste e gli articoli in tema di lavoro pubblico sono raccolti nella sezione del sito a esso dedicata Continua…

“LA CASA NELLA PINETA”: LE RAGIONI DI UN COINVOLGIMENTO PROFONDO

“Avevo deciso di aspettare qualche tempo prima di scrivervi, in modo da sentirmi meno coinvolto emotivamente, ma dopo circa tre settimane la ragione fa fatica a prevalere sull’emozione”

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Lettera pervenuta l’11 aprile 2021
Tutte le altre lettere su La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro  Continua…

“LA CASA NELLA PINETA” E LE VITE PARALLELE

La storia di una famiglia borghese del Novecento raccontata nel libro fa emergere una serie di somiglianze e affinità impressionanti con alcune altre, tra le quali questa di Foligno: come se quel modello di famiglia fosse stato una sorta di struttura portante della storia del nostro Paese nel “secolo breve”

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Lettera pervenuta il 7 aprile 2021 – Tutte le altre lettere su
La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro
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LE PREVISIONI SBAGLIATE SUL LAVORO

Alcuni studiosi hanno lanciato l’allarme della “fine del lavoro”, delle mille occupazioni umane destinate a sparire sostituite dalle macchine; invece l’Economist oggi ci avverte che non sta accadendo questo: le macchine assorbono vecchie mansioni umane, ma richiedono lavoro umano nuovo e gli offrono una infinità di nuove opportunità

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Editoriale di Dario Di Vico pubblicato sul
Corriere della Sera il 13 aprile 2021 – In argomento v. anche La sfida tra intelligenza artificiale e intelligenza umana Continua…

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