N. 478 – 21 maggio 2018

LAVORO E WELFARE: IL PROGRAMMA DEL GOVERNO M5S-LEGA
In materia di diritto del lavoro salta all’occhio la prevedibile e prevista rinuncia a toccare il Jobs Act. Nella materia pensionistica e del contrasto alla povertà, le misure proposte presentano costi spropositati, che si raddoppierebbero per effetto dell’aumento degli interessi sul debito pubblico che ne conseguirebbe. Leggi i §§ 13, 16 e 18 del programma del Governo giallo-verde, con i miei commenti punto per punto.

SOVRANISTI vs EUROPEISTI: UNA SVOLTA ANNUNCIATA
Un lettore osserva come il rivolgimento che si sta producendo nella politica italiana corrisponda esattamente alla previsione, pubblicata su questo sito cinque anni or sono, secondo cui il discrimine principale della politica italiana era destinato a spostarsi dallo spartiacque destra/sinistra a quello sovranisti/europeisti: leggi la lettera e la mia articolata risposta.

LA VITA CHE SI INTRECCIA CON LA STORIA DEL PAESE
“Il racconto [de La casa nella pineta] è soprattutto l’intreccio tra le vicende di una famiglia e i grandi eventi del secolo scorso: dai fatti di Ungheria del ’56 alla crisi di Suez, al Concilio Vaticano II, al ’68, agli anni di piombo culminati nell’assassinio di Aldo Moro, fino alla caduta del Muro dell’89: una storia che nelle nostre scuole si insegna ancora pochissimo”: leggi il testo integrale dell’intervista pubblicata, con alcuni tagli per ragioni di spazio, sul Libero dell’11 maggio. Inoltre:
l’ampia intervista pubblicata sul Corriere Fiorentino il 13 maggio, in vista della presentazione a Firenze di mercoledì;
l’intervista pubblicata sul Giornale di Brescia il 14 maggio, in vista della presentazione a Montirone del giorno successivo.

“UN LIBRO CHE SPIAZZA, COMMUOVE E FA PENSARE”
Tra i nuovi commenti a La casa nella pineta, quello di Enrico Castellano, Un “lessico familiare” che rispecchia i temi e i valori di tante famiglie: “è leggendo La casa nella Pineta che sto gustando pienamente anche il suo umorismo […]”; e quello di Gianfranco Paratella, Un libro che spiazza, commuove e fa pensare: “Da sempre sono un divoratore di gialli, ma non mi era mai accaduto di leggere una biografia come un poliziesco”.

DON MILANI E IL DONMILANISMO
“Non si può distinguere troppo tra don Milani e ‘donmilanismo’, se quest’ultimo molto spesso si è paradossalmente tradotto in una scuola che ha pensato di assolversi promuovendo anche chi non lo meritava“: leggi la lettera di Giorgio Ragazzini, promotore e membro del “Gruppo di Firenze”, molto attivo per il miglioramento della scuola.

GIUSTIZIA: UN ERRORE PICCOLO MA SIGNIFICATIVO NEL “CONTRATTO” M5S-LEGA
Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi, nel quale segnalo un punto del programma del nuovo Governo, dove si propone l’emanazione di una norma già esistente: quella che obbliga il giudice a formulare fin dall’inizio del procedimento il “calendario del processo”. Se questa norma è quasi sempre disapplicata, emanarne una nuova non serve: occorre piuttosto dotare i giudici che intendano avvalersene dello strumento tecnico necessario. Anche questo già c’è (v. il portale dedicato al progetto Themis), ma l’Amministrazione della Giustizia incomprensibilmente rifiuta di avvalersene, nonostante i risultati straordinariamente positivi della sua sperimentazione.

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