N. 522 – 18 maggio 2020

I 50 ANNI DELLO STATUTO DEI LAVORATORI
Un confronto non diplomatico su luci e ombre della legge 20 maggio 1970 n. 300: i diritti fondamentali della persona in fabbrica, la forzatura parlamentare sull’articolo 18, la questione della rappresentatività dei sindacati, le vere ragioni dell’astensione Pci, il monopolio del collocamento rafforzato e i servizi al mercato del lavoro dimenticati. Sono online:
il dialogo-intervista tra Vincenzo Bavaro, professore di diritto del lavoro dell’Università di Bari e membro della Consulta giuridica della Cgil, e me pubblicato sabato nell’inserto La lettura del Corriere della Sera;
l’intervista parallela a Tiziano Treu e a me, a cura di Francesco Riccardi, su Avvenire di ieri;
– un faccia a faccia tra Susanna Camusso e me del 2015 sulla riscrittura degli articoli 4 e 18 dello Statuto ad opera del Jobs Act.

L’INTELLIGENZA DEL LAVORO
Quando sono i lavoratori a scegliersi l’imprenditore: un rovesciamento del modo di intendere il mercato del lavoro, un mestiere nuovo per il sindacato nell’era dell’intelligenza artificiale, dell’automazione e della globalizzazione. È già disponibile su Amazon e sarà in libreria da domani il mio libro edito da Rizzoli. Ed è online la prefazione al libro, che contiene anche una sintesi del suo contenuto.

FASE 2: “L’UFFICIO RESTA CHIUSO FINO A DATA DA STABILIRSI”
Mentre i privati per sopravvivere si arrabattano, riaprendo tra mille costi (e rischi anche penali) aggiuntivi, troppi uffici pubblici non addetti ai servizi di prima linea restano chiusi: le pratiche burocratiche possono attendere (ma chi sta casa è retribuito esattamente come chi lavora il doppio in prima linea). Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.

FOLLIE IMPERSCRUTABILI (E BI-PARTISAN)
Tenere in vita Alitalia con la respirazione artificiale costerà ai contribuenti tre miliardi: il doppio di quello che lo Stato si accinge a spendere per la scuola. E la cosa ancora più incredibile è che su questa misura si registra una vasta convergenza tra maggioranza e opposizione (soli contrari IV, +Europa e Azione). Non si dica che è per salvare l’occupazione: passata la crisi post-pandemia, il settore aereo tornerà, come prima, a cercare più piloti e assistenti di volo di quanti non ne siano disponibili. Una follia che ha radici lontane; ma è pur sempre una follia.

ORARIO DI LAVORO: L’INSOSTENIBILE PROPOSTA CATALFO
Affrontare il problema della ripresa post-epidemia diminuendo l’input di lavoro senza adoperarsi per una significativa crescita degli altri fattori produttivi determinerebbe un calo della produzione e nessun miglioramento della produttività: un esito catastrofico. Leggi l’articolo di Claudio Negro pubblicato su MdL News e Firstonline la settimana scorsa.
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GIGI PEDROLI, ICONA DELLA MILANO MIGLIORE
“[…] Attraverso questo straordinario personaggio che sembra inventato da uno scrittore fantasioso, il libro racconta i drastici cambiamenti di Milano e della nostra società in così poco tempo […] una gestione dell’orfano semplice, naturale, elastica, adattata alle circostanze […]”: leggi la lettera-recensione de Il segreto del Naviglio Grande di una amica lettrice.

RITRATTO DI UNA MADRE
Nel racconto delle due figlie la lunga, terribile malattia e  l’impegno di tutta la famiglia per “tenere vivo il mondo” nonostante la malattia stessa: che significava dare gambe, braccia, mani e occhi a una persona che li aveva via via persi, per darle ancora le ragioni necessarie per vivere. Leggi l’intervista di Giulia e Anna sulla malattia di Costanza, pubblicata da la Repubblica lunedì scorso.

IL TESORO NASCOSTO DOVE MAI LO IMMAGINEREMMO
Riguardando indietro a questi ultimi due anni nei quali la malattia ha infierito più duramente su Costanza, e di riflesso su chi la assisteva, non ho la memoria di due anni di punizione: al contrario, è stato forse, paradossalmente, il periodo più ricco e intenso del nostro matrimonio. Sono online i miei pensieri dell’ultima notte trascorsa accanto a mia moglie. A questo post ha fatto seguito, il giorno dopo, un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, commentata in un breve video di Ferruccio De Bortoli.

Mi scuso di non poter rispondere
a ognuno dei quasi duemila messaggi di condoglianze
pervenuti durante la settimana passata, uno per uno.
Lo faccio qui ringraziando di cuore,
anche a nome di Giulia e Anna,
ciascuna persona che ci ha scritto.
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