DON LORENZO MILANI E LE RADICI DEL TERRORISMO DI SINISTRA

“L’avversione per i borghesi e i ricchi, se si toglie lo scudo del cristianesimo, non porta dritto dritto all’odio di classe, all’estremismo, ed eventualmente alla violenza?”

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Lettera pervenuta il 19 luglio 2020 – In argomento v. anche la mia intervista de
l 26 giugno 2020, 57mo anniversario della morte di don Lorenzo Milani, In extremis omnia sunt communia – Tutte le altre lettere, recensioni e interviste relative al libro La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro Continua…

COSTANZA: LE IMMAGINI E LA TRAMA NASCOSTA DI UNA VITA

Una persona tanto fragile quanto forte e straordinariamente capace di capire nel profondo l’animo di chi le stava intorno e il proprio – L’evidenza fotografica, necessariamente esteriore, a confronto con l’intreccio degli invisibili percorsi e aporie dello spirito

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Un album di foto è forse il documento più superficiale e quindi fuorviante di cui si possa disporre per conoscere il vissuto di una persona e ancor più di una famiglia. Quando siamo fotografati sorridiamo, anche se dentro di noi non ne avremmo motivo; se siamo noi a eseguire la foto, selezioniamo l’inquadratura migliore delle persone e dell’ambiente circostante escludendo accuratamente tutto quanto consideriamo antiestetico, non meritevole di essere ricordato. Ci immortaliamo quando siamo ben vestiti e insieme in armonia, o almeno facciamo come se lo fossimo, non mentre ci sentiamo in disordine o stiamo litigando. La vita vera di ciascuno di noi e di ogni famiglia è fatta anche di tutte le cose che l’inquadratura tende a escludere, di ferite inferte – anche involontariamente – e conseguenti rancori, di grovigli di sentimenti che in parte nascondiamo persino a noi stessi. Costanza,  invece, ha dedicato gran parte della sua vita adulta a far luce su quei grovigli, affrontandone deliberatamente la sofferenza. Per questo noi marito e figlie abbiamo cercato di mettere le non molte foto di lei di cui disponiamo a confronto con alcuni frammenti, di cui lei stessa ci ha messi a parte, del risultato della sua lunga ricerca analitica sulla propria vicenda esistenziale. Con questo non abbiamo certo la pretesa di rappresentare la realtà a tutto tondo di una vita, ma soltanto di avvertire che essa è infinitamente più complessa di quanto qualsiasi immagine fotografica possa restituire.

I frammenti di poesie sono tratti da Poesie per Costanza – 1973-1998.

Altre foto e documenti relativi alla vita e alle opere di Costanza sono disponibili sulla pagina web a lei dedicata.
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UNA SORTA DI SEGUITO DE “LA CASA NELLA PINETA”

Non si arriva mai sufficientemente preparati alle prove, ma nulla si improvvisa, tutto è il frutto di un cammino, di esperienze vissute, di insegnamenti recepiti, che poi arrivano in soccorso

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Articolo di Irene Trentin pubblicato su
Avvenire del 21 giugno 2020 – Gli altri articoli, recensioni, interviste, interventi e documenti relativi a La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro Continua…

LETTERA DI UNA PROFESSORESSA: QUANTO È REVERSIBILE IL PRIVILEGIO (E QUANTO LO SVANTAGGIO)

Se “quando Pierino nasci, resti tale… il privilegio è dentro di te”, quando nasci disgraziato, allora, resti tale…? Lo svantaggio è irrimediabilmente dentro di te?

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Messaggio pervenuto il 26 giugno 2020 – Le altre lettere, commenti e recensioni de
La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro Continua…

IN EXTREMIS OMNIA SUNT COMMUNIA

È la massima tomistica su cui don Lorenzo Milani fondava il proprio “comunismo etico” completandola così: “se sei cristiano, per stabilire dove stia l’extremum devi metterti nei panni del povero che hai di fronte”

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Intervista a cura di Emanuele Raco, direttore de ilcaffeonline, pubblicata su quel sito il 26 giugno 2020, nel 57mo anniversario della morte di don Lorenzo Milani – Le altre interviste e recensioni del libro La casa nella pineta, nel quale ho raccontato il mio incontro e la mia frequentazione con il Priore di Barbiana, sono facilmente scaricabili attraverso la pagina web dedicata al libro
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UNA GRANDE AMICIZIA FRANCO-ITALIANA

Dall’incontro a diciott’anni per imparare l’una la lingua dell’altra è nato un legame destinato a rafforzarsi nel tempo e a rinnovarsi tra le figlie primogenite, anch’esse coetanee

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Ricordo di Costanza inviato da Evelyne Desvergne, sua amica di Bordeaux, partner in scambi di ospitalità incominciati negli anni ’60 e poi rinnovati con la nuova generazione – Gli altri scritti e documenti relativi alla vita di Costanza Ichino Rossi sono facilmente reperibili attraverso la  pagina web a lei dedicata
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IMMAGINI DI UNA VITA

Alcune foto di Costanza Ichino Rossi tratte dagli album di famiglia. maggio 2020 Continua…

LE LETTURE SCELTE DA COSTANZA PER LA PROPRIA MESSA DI ADDIO

“[…] Vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io […]” – La scelta della sepoltura delle ceneri sotto le radici di un gelso, nel luogo del riposo e degli affetti, dove ci si ritrova dopo essere stati lontani

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Il 16 marzo 2016 Costanza non sapeva ancora di essere affetta dalla PSP-Paralisi Sopranucleare Progressiva, che le sarebbe stata diagnosticata soltanto l’anno successivo,
ma percepiva di soffrire di una malattia neurodegenerativa che avrebbe accorciato la vita: di questa sua consapevolezza è segno esplicito questo foglio che consegnò a suo marito, con l’indicazione delle letture da lei stessa scelte per il rito funebre – Seguono due foto del rito della sepoltura delle ceneri nella pineta del Forte dei Marmi, sotto le radici di un gelso, secondo la volontà di Costanza
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COSTANZA

Notizie, documenti, immagini, scritti di Costanza Ichino Rossi (1950-2020), scritti su di lei e alcuni scritti a lei dedicati

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COSTANZA SEGRETARIA DI REDAZIONE

Per i giovani cui il direttore della Rivista Giuseppe Pera affidava l’annotazione delle sentenze, Costanza è stata un punto di riferimento prezioso quando occorreva superare qualche difficoltà redazionale, ma anche maestra di scrittura, sempre con una attenzione quasi materna alle loro vicende personali

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  Due brani, rispettivamente dalla lettera di Costanza a Elvira, moglie di Giuseppe Pera, del 2 febbraio 2008, e dalla sua lettera a Giulia del 18 settembre 2010, sul lavoro per la Rivista italiana di diritto del lavoro (nella seconda, in particolare, Costanza spiega da dove è nata la sua scelta di abbandonare il lavoro di ricercatrice all’università di Bergamo, per dedicarsi alla Rivista) –  Segue una piccola antologia delle lettere di collaboratori ed ex-collaboratori della Rivista, maggio 2020 – Gli altri scritti e documenti relativi alla vita di Costanza Ichino Rossi sono reperibili nella pagina web a lei dedicata
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