LAVORO E LOTTA ALLA POVERTÀ: A CHE PUNTO SIAMO

Gli annunci sconsiderati di questo Governo stanno accentuando la frenata dell’economia e dell’occupazione, prima ancora che la nuova legge finanziaria, quella vera, sia stata presentata dal Governo al Parlamento – Le strategie possibili per uscire dal tunnel

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Intervista a cura di Aldo Novellini, per la rivista La Voce e il Tempo, organo della Diocesi di Torino, dicembre 2018 – In argomento v. anche la mia intervista a Italia Oggi del 2 ottobre, Chi paga i costi dell’inaffidabilità e il mio ultimo editoriale telegrafico, La retromarcia degli avventuristi Continua…

UN SEMINARIO SULLE ULTIME NOVITÀ IN TEMA DI LAVORO

La sentenza della Corte costituzionale in materia di indennizzo per il  licenziamento ritenuto dal giudice ingiustificato, le novità legislative in materia di contratti a termine e di somministrazione di lavoro


Videoregistrazione del seminario promosso dalla Studio Ichino Brugnatelli e Associati presso la propria sede a  lano il 23 novembre 2018 – Relazioni di Pietro Ichino su La sentenza costituzionale sull’indennizzo per i licenziamenti ingiustificati, di Guglielmo Burragato su Alcune questioni in tema di nuova disciplina dei licenziamenti e dei contratti a termine, e di Fabrizio Olini, Direttore degli Affari Legali di GiGroup, su Le novità legislative in tema di somministrazione di lavoro – Sono disponibili online le slides utilizzate da Pietro Ichino per la sua relazione – Sulla sentenza della Corte costituzionale v. anche Lavoro: l’Italia torna in mezzo al guado Sul c.d. “decreto dignità” v. anche Il decreto improvvisazione  Continua…

LA SFIDA TRA INTELLIGENZA UMANA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il lavoro umano non soltanto non si ridurrà sul piano quantitativo, ma prevarrà ancora a lungo sul piano cognitivo rispetto a quello delle macchine; tuttavia aumenteranno le differenze di valore del lavoro e quindi la disuguaglianza tra le persone

Video-registrazione a cura di Radio Radicale della lezione tenuta l’8 novembre 2018 all’Università di Bergamo, per iniziativa della Fondazione Zaninoni – In questa stessa pagina il link per scaricare le slides delle quali mi sono servito per la presentazione – In argomento v. anche la relazione che ho tenuto il 15 settembre 2017 al Congresso dell’Associazione dei Giuslavoristi Italiani a Torino su Gli effetti dell’evoluzione tecnologica sul mercato e sul diritto del lavoro Continua…

LA SENTENZA COSTITUZIONALE SULL’INDENNIZZO PER I LICENZIAMENTI INGIUSTIFICATI

La Consulta conferma il superamento del regime di job property, ma vieta al legislatore italiano di compiere una scelta di politica del lavoro, compiuta invece in quasi tutti gli altri Paesi, in tema di determinazione dell’entità dell’indennizzo, senza neanche menzionarne e discuterne le ragioni nella motivazione della sentenza

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Slides di cui mi sono avvalso per la relazione introduttiva al seminario su
Il rapporto tra il danno prodotto dal licenziamento e l’indennizzo nella sentenza costituzionale n. 194, svoltosi a Milano il 23 novembre 2018 – In argomento v. anche Licenziamenti: quando la Consulta pecca di provincialismo Continua…

LICENZIAMENTI: QUANDO LA CONSULTA PECCA DI PROVINCIALISMO

La sentenza costituzionale sui licenziamenti ignora il confronto con il diritto costituzionale degli altri Paesi UE, segnando una inversione di tendenza nel processo di armonizzazione del nostro diritto del lavoro rispetto ai nostri partner – Resta però confermato il superamento del regime di job property basato sul vecchio articolo 18

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Il mio commento a caldo diffuso alla stampa l’8 novembre 2018, a seguito della pubblicazione della motivazione della sentenza della Corte costituzionale n. 194/2018, che ha modificato il contenuto dell’articolo 3 del d.lgs. n. 23/2015, in materia di indennizzo del lavoratore nel caso di licenziamento ritenuto dal giudice ingiustificato – In argomento v. anche il mio commento all’ordinanza del Tribunale di Roma 26 luglio 2017 che aveva sollevato la questione di costituzionalità
Continua…

NOI E I ROBOT: PERCHÉ NON DOBBIAMO AVERNE PAURA

La notizia buona è che il progresso tecnico non riduce il lavoro umano utile; quella meno buona è che le nuove occasioni di lavoro umano non si attivano necessariamente là dove sono sparite le vecchie e che, sul sostegno ai lavoratori nella transizione dalle vecchie alle nuove, l’Italia non è messa affatto bene

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Intervista a cura di Giorgio Brotti pubblicata su l’
Eco di Bergamo l’8 novembre 2018 – In argomento v. anche la mia lezione inaugurale del X Corso di Laurea magistrale in Scienze cognitive e Processi decisionali, del 1° ottobre 2018: Vince l’intelligenza umana o quella artificiale? Continua…

SOSTEGNO AI POVERI: COME DOTARSI DELLE CAPACITÀ OPERATIVE INDISPENSABILI

Il problema più difficile da risolvere per l’attuazione del progetto del M5S, non è tanto quello delle risorse finanziarie, quanto quello del know-how e dell’attrezzatura della rete cui si affida il compito di assistere milioni di beneficiari e controllarne l’effettiva disponibilità per l’inserimento al lavoro

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Intervista a cura di Silvia Ognibene pubblicata sull’inserto fiorentino del
Corriere della Sera il 22 ottobre 2018 – In argomento v. anche, su questo sito, l’intervista alla prof. Alessandra Sartori sul Libero del 25 maggio  2018, Per far decollare il collocamento occorrono gli specialisti; inoltre la mia intervista all’Agenzia Adn Kronos del 15 gennaio, Lavoro: i risultati di questa legislatura e le priorità della prossima
Continua…

SE LA CASSA INTEGRAZIONE È USATA CONTRO L’INTEGRAZIONE EUROPEA

Il ritorno all’abuso di questo ammortizzatore sociale nei casi di chiusura dell’azienda, incoerente anche con la logica del “reddito di cittadinanza”, assistenza universale che dovrebbe assorbire tutte le altre, può spiegarsi solo come un messaggio politico di drastica inversione rispetto al percorso concordato tra Italia e UE negli ultimi anni

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Articolo pubblicato il 18 ottobre 2018 su lavoce.info – In argomento v. pure Se Di Maio ripristina la Cassa integrazione per le aziende che chiudono Continua…

LA CORTE COSTITUZIONALE FRANCESE SULL’INDENNIZZO PER I LICENZIAMENTI INGIUSTIFICATI

È ragionevole e non contrasta con il principio di uguaglianza la disposizione che collega i limiti minimo e massimo dell’indennizzo per licenziamento ingiustificato all’anzianità di servizio del lavoratore, mentre è incostituzionale quella che fa variare i suddetti limiti in funzione dell’entità dell’organico aziendale

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Il Conseil constitutionnel francese

Estratto (tradotto in italiano) dalla motivazione della decisione del Conseil constitutionnel francese 5 agosto 2015 sulla Loi pour la croissance, l’activité et l’égalité des chances économiques n. 2015-715, relativo all’articolo 266 della stessa legge, concernente l’indennizzo dovuto dal datore di lavoro nel caso di licenziamento privo della “cause réelle et sérieuse” richiesta per la regolarità del recesso datoriale – Segue la descrizione dell’assetto normativo della materia, a seguito della sentenza costituzionale: ora l’indennizzo può variare da 0 a 20 mensilità dell’ultima retribuzione, con minimi e massimi differenziati a seconda dell’anzianità di servizio – In argomento v. anche la comparazione tra le discipline della stessa materia nei maggiori Paesi europei, a cura di Filippo Teoldi, con un diagramma molto chiaro che mostra come anche prima della sentenza della nostra Corte costituzionale i limiti dell’indennizzo posti dalla legge italiana fossero ai livelli massimi tra i Paesi considerati; e il mio commento alla recentissima sentenza della Corte costituzionale italiana sullo stesso tema, in riferimento al d.lgs. n. 23/2015 Continua…

IL MARXISMO A 200 ANNI DALLA NASCITA DI MARX: CHE NE È DELL’ANTAGONISMO DI CLASSE?

Da punti di partenza apparentemente lontani tra loro e con approcci culturali diversi, due interventi su questo tema giungono a conclusioni sorprendentemente simili

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Interventi introduttivi di Pietro Ichino e di Leonello Tronti all’incontro promosso dalla Fondazione Stensen a Firenze il 13 ottobre 2018 – In argomento v. anche la mia conferenza di Corigliano Calabro del maggio 2015 Hire your best employer, e l’articolo di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi del febbraio 2017, Le cose di sinistra di cui la sinistra ha paura Continua…

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