Se il lavoro domenicale è dannoso, perché vietarlo solo negli esercizi commerciali, e non anche nei ristoranti, nei bar, nei cinema e teatri, e in tutte le altre attività nelle quali il lavoro oggi è lasciato pericolosamente libero?
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 494, 18 febbraio 2019 – In argomento v. anche Nove buoni motivi per non chiudere i negozi di domenica Continua…
Pochi sanno che l’Assemblea Costituente, discussa la questione, in omaggio alla laicità dello Stato decise di non costituzionalizzare la regola del “riposo festivo”, bensì soltanto quella del “riposo settimanale”; e che la Corte di Giustizia europea nel 1996 ha cancellato il divieto di lavoro domenicale dalla direttiva sul tempo di lavoro del 1993
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Scheda tecnica sulla disciplina del lavoro domenicale tratta da Pietro Ichino, Il contratto di lavoro, vol. II, Giuffré, 2003, § 338 – In argomento v. anche Nove buoni motivi per non chiudere i negozi di domenica Continua…
«[…] Credo che il mio essere sempre stato un po’ un irregolare, dovunque io abbia militato […], nasca da questo ammonimento di padre Acchiappati: “vai, vedi, frequenta, e poi, dove troverai maggiore sintonia, lì impegnati; però stai attento, perché ti proporranno di trasformare in chiesa il partito. Tu rifiuta sempre questa pretesa”. […]»
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Trascrizione di due miei interventi nel corso della presentazione de La casa nella pineta, svoltasi al Centro Culturale Milanese il 10 dicembre 2018 – È online anche l’intervento svolto da Elio Franzini, Rettore dell’Università degli Studi di Milano, nel corso dello stesso incontro -La trascrizione dell’intero incontro sarà presto disponibile sul sito dello stesso Centro Culturale – Tutti gli altri interventi sul libro svolti in altre occasioni, miei ma soprattutto di altri, recensioni e documenti, sono facilmente reperibili attraverso la pagina al libro stesso dedicata
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Come all’inizio del secolo X l’Imperatore Lamberto, avendo conquistato la città di Milano difesa valorosamente dal Conte Maginfredo, lo abbia fatto decapitare e abbia fatto cavare gli occhi a un suo figlio e un suo genero. E come Ugone, egli pure figlio di Maginfredo, abbia vendicato padre, fratello e cognato ammazzando l’Imperatore
Questo è il primo di una serie di estratti da Pietro Verri, Storia di Milano, a cura di Renato Pasta, Edizione nazionale delle opere di Pietro Verri, vol. IV, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2009, p. 61. Nelle pagine precedenti del libro si spiega come tra la fine del secolo IX e l’inizio del X si assistesse in Italia alla contesa tra il Re Berengario, incoronato nell’888 da Anselmo, Arcivescovo di Milano, Lamberto, figlio di Guido che era stato incoronato Imperatore da Papa Stefano V, nonché Re Arnolfo di Carinzia, eletto in Germania e incoronato Imperatore da un successivo Papa Formoso. In quelle circostanze, Milano aveva riconosciuto come Imperatore Arnolfo (anche in considerazione di quanto accaduto al conte Ambrogio, il quale, avendo invece rifiutato di consegnargli la città di Bergamo, era stato prontamente impiccato); l’Imperatore Lamberto, però, se n’era avuto a male e, approfittando di un temporaneo ritorno di Arnolfo in Germania, aveva cinto Milano d’assedio e l’aveva conquistata.
Questo episodio insieme a innumerevoli altri – tra i quali quello del “giudizio di Dio” cui nel secolo successivo si sottopone il prete Liprando per dare fondamento alla propria accusa di simonia rivolta contro l’Arcivescovo di Milano, oppure il modo in cui amministrastrava la sua giustizia Galeazzo II Visconti nel Trecento, o il modo in cui in pieno Seicento il Senato milanese accertava i malefici delle streghe e le condannava al rogo, che saranno oggetto delle prossime “puntate” di questa piccola antologia – vengono raccontati dal Verri per mettere in evidenza l’enorme progresso politico e civile compiutosi nel secolo dei Lumi.
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I meriti e i limiti dell’esperienza dell'”alternanza scuola-lavoro” – Il difetto grave di un servizio efficace di orientamento scolastico-professionale
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Intervista a cura di Valentina Magri e Francesco Pastore, raccolta nell’ottobre 2018, destinata a essere pubblicata nel saggio Gioventù bloccata, di Valentina Magri, content writer, e Francesco Pastore, Professore di economia presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli – In argomento v. anche Alternanza scuola-lavoro: una protesta sbagliata Continua…
Vergogna e indignazione sono i sentimenti che si provano di fronte all’esplosione della crisi provocata dal Governo italiano nei confronti della Francia
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Nota di Antonio Padoa Schioppa, già preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano – Dello stesso v. anche, ultimamente, su questo sito, Perché l’Europa Continua…
Il tasso di occupazione a dicembre segna un modesto aumento su novembre: +0,1; ma in ottobre e novembre, in termini di stock, si è registrato un forte aumento dei contratti a termine (+47.000) e una riduzione dei contratti a tempo indeterminato (-35.000), invertendosi il saldo positivo dei primi sei mesi dell’anno
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Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione Anna Kuliscioff, n. 43, a cura di Claudio Negro – Il numero precedente dello stesso bollettino, del gennaio 2019, era dedicato al tema del c.d. “reddito di cittadinanza” Continua…
LETTERA APERTA AL NUOVO SEGRETARIO DELLA CGIL
L’appello all’unità del movimento sindacale lanciato da Maurizio Landini nel suo discorso d’investitura deve concretarsi nello scioglimento di alcuni nodi strategici, sui quali negli ultimi anni si sono determinate diverse lacerazioni tra Cgil, Cisl e Uil: leggi il mio articolo pubblicato martedì su lavoce.info. Sullo stesso argomento v. la mia intervista al quotidiano francese l’Opinion.
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È difficile giustificare sul piano costituzionale il fatto che i minimi tabellari, assunti dai giudici come parametri per la determinazione della giusta retribuzione, siano espressi in termini nominali e non in termini di potere d’acquisto effettivo, cioè tenendosi conto del costo della vita nella regione
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Video e testo scritto dell’intervento svolto al XIX Congresso dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale, tenutosi a Palermo dal 17 al 19 maggio 2018 – In argomento v. anche la presentazione del saggio di Tito Boeri, Andrea Ichino ed Enrico Moretti, Divari territoriali e contrattazione: quando l’eguale diventa diseguale, al festival dell’Economia di Trento il 3 giugno 2016
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È sconcertante la disinvoltura con cui i due partiti di maggioranza smentiscono se stessi nella materia delle politiche del lavoro e del welfare
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 493, 4 febbraio 2019 – In argomento v. anche il primo editoriale telegrafico, I danni dell’improvvisazione
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