ORVIETO 2017: SI RIAPRE IL DISCORSO SULLA RIFORMA ISTITUZIONALE

All’Assemblea annuale di LibertàEguale Stefano Ceccanti ripropone l’idea della necessità di una riforma costituzionale secondo il modello del semi-presidenzialismo francese

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L’articolato legislativo della proposta di riforma costituzionale presentata all’Assemblea nazionale di LibertàEguale, Orvieto, 2 dicembre 2017, da da Stefano Ceccanti, professore di diritto pubblico comparato nell’Università “La Sapienza” di Roma – Il testo è preceduto dal Comunicato dell’ufficio-stampa di LibertàEguale in occasione della presentazione – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico all’indomani del referendum del 4 dicembre 2016:
The day after – 1. Non avremo mai la riforma costituzionale che quasi tutti dicono di volere?     Continua…

1°.12.17: DECOLLA IL “REDDITO DI INCLUSIONE”

Muove finalmente i primi passi anche in Italia lo strumento per la lotta alla povertà centrato su welfare, lavoro, istruzione, formazione, conciliazione, servizi per le famiglie: richiede capacità di implementazione non ancora acquisite dai nostri enti locali, ma segue il metodo migliore fin qui sperimentato in Europa su questo terreno

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Articolo di fondo del
Corriere della Sera di Maurizio Ferrera, professore di Scienza Politica all’Università Statale di Milano, 1° dicembre 2017 – Sullo stesso argomento v. anche le slides di una relazione dello stesso professor Ferrera a un convegno svoltosi a Napoli nel maggio scorso; e le slides della mia relazione al Gruppo dei senatori Pd, anche queste del maggio scorso     Continua…

LEGGE DI BILANCIO – 2. SULLA SPESA PUBBLICA MINUTA IL LAVORIO PARLAMENTARE GIRA TROPPO SPESSO A VUOTO

Un piccolo episodio mostra come la sovranità del Parlamento sul bilancio statale sia incisivamente erosa dal potere degli apparati ministeriali

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Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 461, 4 dicembre 2017 – Sulla discussione in Senato del disegno di legge di bilancio 2018 v. anche il primo editoriale telegrafico – Sulle vicende della sperimentazione dell’assegno di ricollocazione v. le quattro interrogazioni presentate al ministro del Lavoro nell’arco del 2014, raccolte nel portale Il contratto di ricollocazione     Continua…

LE RAGIONI FORTI DEL JOBS ACT E L’USO CORRETTO DELLE STATISTICHE

Possiamo attribuire fin d’ora alla riforma non l’aumento dell’occupazione, che pure c’è stato, ma la riduzione drastica del contenzioso giudiziale in materia di licenziamenti, che costituiva una peculiarità negativa del nostro Paese; e smentire la tesi della “precarizzazione” – La necessaria mobilità dalle imprese deboli a quelle ad alta produttività

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Comunicazione all’Assemblea nazionale di LibertàEguale, in corso a Orvieto il 2 e 3 dicembre 2017 – In argomento v. anche l’articolo di Luca Ricolfi
Mercato del lavoro: l’eredità della crisi e il peso del debito       

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LEGGE DI BILANCIO – 1. VUOTO DI IDEE E PROPOSTE DELLE OPPOSIZIONI

Nessun emendamento su “pensioni minime a 1000 euro”, “reddito di cittadinanza”, o “grande piano di investimenti pubblici”: perché indicare con precisione le coperture finanziarie non è come dirlo

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Primo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 461, 30 novembre 2017 – In argomento v. anche la replica del vice-ministro dell’Economia Enrico Morando alla discussione generale sul disegno di legge di Bilancio in Senato

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BILANCIO 2018 – 3. IN SENATO UN’OPPOSIZIONE TOTALMENTE PRIVA DI IDEE ALTERNATIVE

Né il Centro-destra, né il M5S, né Mdp e Sinistra Italiana, hanno proposto scelte diverse rispetto alle linee-portanti della politica economico-finanziaria proposta dal Governo: gli emendamenti presentati riguardano soltanto prelievi marginali in favore di questa o quella categoria o realtà locale

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Replica del vice-ministro dell’Economia Enrico Morando al termine della discussione generale sul disegno di legge di bilancio, dal resoconto stenografico della sessione anti-meridiana del Senato del 30 novembre 2017 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico
Bilancio 2018 – 1. Una grande intesa quadri-partisan sulle scelte fondamentali?       Continua…

PERCHÉ E COME CONTRASTARE LA BASSA NATALITÀ

Il sostegno alla procreazione dovrebbe diventare un elemento base della politica italiana, come lo è di quella di altri Paesi a noi vicini: aiutare le coppie ad avere i figli che desiderano è indispensabile per rivitalizzare le città e le campagne italiane, ma anche per mettere in sicurezza il nostro sistema previdenziale e il nostro bilancio pubblico

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Articolo di Gianpiero Dalla Zuanna, senatore PD e professore di demografia nell’Università di Padova,
pubblicato su Il Mattino il 28 novembre 2017 – In argomento v. anche l’articolo di Maurizio Ferrera Il valore della famiglia: meno ideologia, più aiuti concreti   Continua…

GLI INSEGNANTI CHE NON INSEGNANO E LA SCUOLA INCAPACE DI DISFARSENE

L’incapacità della scuola di espellere i professori ignoranti o disonesti – Una antologia di casi di paralisi del potere disciplinare dell’Amministrazione scolastica nei confronti di insegnanti gravemente (e talora anche criminosamente) inadempienti

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Il documento che segue è frutto di un seminario svoltosi presso l’Istituto Saffi di Firenze nell’aprile 2017, con la partecipazione dei dirigenti scolastici Gianni Camici, Francesca Lascialfari e Valerio Vagnoli, oltre agli altri membri del
Gruppo di Firenze per la Scuola del Merito e della ResponsabilitàIn argomento v. anche Licenziamenti nella p.a.: un errore che può ancora essere evitato; inoltre i miei articoli pubblicati dieci anni or sono sul Corriere della Sera, rispettivamente dell’ottobre 2006 e del luglio 2007 Un taglio che farebbe bene alla scuola pubblica e Quando il cittadino chiede il conto      Continua…

LAVORO: COSA È IMPUTABILE AL JOBS ACT E COSA NO

Non c’è stato aumento dei licenziamenti – L’aumento dell’occupazione è un effetto soltanto indiretto, dovuto alla crescita – Alle riforme del 2012 e 2015 è invece imputabile il drastico calo del contenzioso giudiziale in materia di cessazione dei rapporti di lavoro

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Articolo pubblicato sul sito della Fondazione David Hume il 26 novembre 2017, a seguito della pubblicazione il giorno prima, sullo stesso sito e sul quotidiano
il Messaggero, dell’articolo di Luca Ricolfi, Mercato del lavoro: l’eredità della crisi    Continua…

N. 460 – 27 novembre 2017

Leopolda 8RENZI DEVE PUNTARE AI VOTI DI CHI VUOLE LA NUOVA UE
Per conquistare quel 40 per cento di elettori che hanno apprezzato l’operato degli ultimi due Governi e che hanno votato Sì al referendum, il segretario Pd deve impostare una campagna elettorale coerente con la strategia europea perseguita dall’Italia negli ultimi anni: leggi la mia intervista pubblicata sul Foglio venerdì.
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