IN EUROPA LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E’ AL 20% – LE RIFORME DEL MERCATO DEL LAVORO NEI PAESI MAGGIORI DELL’UNIONE SONO RIMASTE INCOMPIUTE – IL DUALISMO TRA PROTETTI E NON PROTETTI E’ DIVENTATO INSOSTENIBILE PER LA SUA INIQUITA’ E PER GLI EFFETTI DISTORSIVI – LO SI PUO’ SUPERARE INTRODUCENDO PER TUTTE LE NUOVE ASSUNZIONI UN CONTRATTO A PROTEZIONE CRESCENTE COL CRESCERE DELL’ANZIANITA’ DEL LAVORATORE
Articolo di Samuel Bentolila, Tito Boeri e Pierre Cahuc, pubblicato sul sito lavoce.info il 6 luglio 2010
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“LA CHIESA NON PONE LA PROPRIA SPERANZA NEI PRIVILEGI CHE LE OFFRE L’AUTORITA’ CIVILE. ANZI, ESSA RINUNZIERA’ ALL’ESERCIZIO DI CERTI DIRITTI LEGITTIMAMENTE ACQUISITI, OVE CONSTATASSE CHE IL LORO USO PUO’ FAR DUBITARE DELLA SINCERITA’ DELLA SUA TESTIMONIANZA O NUOVE CIRCOSTANZE ESIGESSERO ALTRE DISPOSIZIONI” (Costituzione Gaudium et spes)
Articolo di Giovanni Bachelet pubblicato su Avvenire del 29 giugno 2010 – Segue una assai discutibile nota di replica del Direttore del quotidiano – In argomento v. anche la presa di posizione del gruppo “Noi siamo Chiesa” e il mio intervento al Senato del 4 novembre 2009
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POMIGLIANO, LA CLAUSOLA DI TREGUA E LE LENTICCHIE
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PROSEGUE IL DIBATTITO SUL CASO DELL’ACCORDO PROPOSTO DALLA FIAT PER IL TRASFERIMENTO DELLA PRODUZIONE DELLA NUOVA PANDA NELLO STABILIMENTO ALLA PERIFERIA DI NAPOLI – DAVVERO ACCETTARE UN PATTO DI TREGUA SINDACALE EFFICACE E’ COME RINUNCIARE ALLA PRIMOGENITURA PER UN PIATTO DI LENTICCHIE?
Lettera di Luigi Mariucci, ordinario di diritto del lavoro all’Università Ca’ Foscari di Venezia e Responsabile Lavoro Pd Emilia Romagna, 3 luglio 2010 – Segue la mia risposta – Questo scambio fa seguito a un altro scambio di opinioni sullo stesso tema della settimana scorsa e a un mio precedente intervento su lavoce.info.
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I PROBLEMI DI EQUITA’ E SOSTENIBILITA’, LA PARIFICAZIONE DELL’ETA’ PENSIONABILE TRA UOMINI E DONNE, LA TENDENZA EVOLUTIVA DELL’ORDINAMENTO, IL RUOLO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Intervista a cura di Federico Parmeggiani, in corso di pubblicazione sulla rivista Imprenditori, luglio 2010
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IN ATTESA DI UN’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PIU’ ATTENTA ALLE ESIGENZE DI QUESTO MEZZO DI LOCOMOZIONE GENIALE, IL CICLISTA URBANO DEVE ATTREZZARSI CON UN ADEGUATO KNOW-HOW
Articolo pubblicato sul Corriere di Milano il 1° luglio 2010
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OGGI PIU’ CHE MAI CI INTERPELLA IL MANIFESTO CHE IL COMANDANTE PARTIGIANO PIETRO DEL GIUDICE AFFISSE SULLA PORTA DEL SUO UFFICIO ALLORCHE’ L’AUTORITA’ MILITARE ALLEATA LO NOMINO’ PREFETTO DI APUANIA LIBERATA NEL 1945 – “PREFETTO DEI CALCINACCI” SI DEFINI’, PER PORRE IN RISALTO IL COMPITO, DI CUI AVVERTIVA TUTTA L’URGENZA, DI RICOSTRUIRE IL PAESE NEGLI EDIFICI E NELLE COSCIENZE
Quello che segue è il manifesto che Pietro Del Giudice affisse sulla propria porta nell’aprile 1945, appena nominato dal CLN Prefetto di Apuania – V. anche la mia riflessione al Convegno di Massa del 26 giugno 2010 “Un uomo di pace in tempo di guerra” sulla sua straordinaria esperienza come capo partigiano nel 1944-45
Scarica il manifesto in formato pdf
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E’ FATTO NOTORIO CHE NEL CORPO DEI VIGILI URBANI VI SIANO STATI CASI DI PERCEZIONE DI TANGENTI IN CAMBIO DI UNA CHIUSURA D’OCCHIO SELETTIVA SU IRREGOLARITA’ DI ESERCIZI COMMERCIALI – NON E’ DIFFAMATORIO IL RIFERIMENTO A QUESTO FATTO CONTENUTO IN UN ARTICOLO DI QUOTIDIANO, NEL QUADRO DELLA DENUNCIA DELL’ILLEGALITA’ DIFFUSA
Stralci dell’ordinanza con la quale il Tribunale di Milano il 10 giugno 2010 ha disposto l’archiviazione della querela per diffamazione presentata contro di me da una settantina di vigili urbani milanesi, a seguito di un mio articolo di fondo pubblicato sul Corriere della Sera il 29 gennaio 2008, nel quale sostenevo che gli agenti della polizia locale, in presenza di illegalità di vario tipo che vengono commesse diffusamente, hanno sistematicamente la testa voltata dall’altra parte: donde le due ipotesi alternative del torcicollo o della circolazione di bustarelle.
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POMIGLIANO ACCENDE IL DIBATTITO SULLA RIFORMA DEL NOSTRO SISTEMA DI RELAZIONI INDUSTRIALI
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SE GOVERNO E OPPOSIZIONE VOGLIONO DAVVERO DARE UNA MANO PERCHE’ IL PIANO FIAT VENGA ATTUATO, INTRODUCANO FINALMENTE LE REGOLE DI DEMOCRAZIA SINDACALE CHE OGGI LO IMPEDISCONO – E SE VOGLIONO FARE UN’ALTRA COSA DAVVERO UTILE AGLI OPERAI, SI ACCORDINO SEDUTA STANTE PER ELIMINARE L’OBBROBRIO DEI 110 EURO DI IRPEF CHE GRAVANO SULLE BUSTE PAGA DI 1000 EURO
Lettera sul lavoro pubblicata sul Corriere della Sera del 28 giugno 2010
Caro Direttore, senza la firma di tutti i sindacati, alcune parti cruciali dell’accordo di Pomigliano perdono ogni utilità pratica: proprio quelle su cui la Fiom-Cgil pone il veto. Chiedere a Marchionne di andare avanti lo stesso significa di fatto chiedergli di accettare quel veto; e significa, soprattutto, chiudere gli occhi su di un difetto grave del nostro sistema di relazioni industriali. Se Governo e opposizione vogliono davvero dare una mano, invece di lanciare appelli vacui e inconcludenti, farebbero meglio a correggere quel difetto. E a detassare i redditi di lavoro fino a 1000 euro al mese.
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