IL JOBS ACT COMUNISTA

Nella Cina di Xi-Jinping una norma del 2012 stabilisce un’indennità di licenziamento rigidamente determinata in una mensilità per ogni anno di servizio: nessuna job property neppure nell’ultimo grande Paese comunista

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Terzo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 498, 15 aprile 2019 – È online su questo sito il testo del Codice del Lavoro in vigore in Cina dal 1° gennaio 2008, modificato per l’aspetto che qui interessa nel 2012 – Per un confronto tra il nuovo severance cost cinese e quello dei maggiori Paesi europei v. L’indennità di licenziamento nei Paesi europei maggiori Continua…

IL CODICE DEL LAVORO CINESE

Esemplarmente chiaro nella forma, presenta notevoli assonanze con gli ordinamenti del lavoro dei Paesi occidentali, ma sorprende per il livello complessivamente molto basso del “contenuto assicurativo” del rapporto di lavoro

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I 97 articoli del Codice del Lavoro in vigore in Cina dal 1° gennaio 2008 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 12 aprile 2019,
Il Jobs Act comunista Continua…

LA LEGGE SUL WHISTLEBLOWING E GLI OBBLIGHI DI SEGRETO

L’impatto della nuova norma in materia di giusta causa di rivelazione del segreto, contenuta nella legge n. 179/2017, sull’impianto sistematico della disciplina del diritto dell’imprenditore (o dell’ente pubblico) al silenzio dei propri collaboratori, dipendenti o autonomi, sulle notizie riservate

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Slides utilizzate per lo svolgimento della relazione introduttiva del seminario promosso l’11 aprile 2019 dallo Studio Ichino Brugnatelli e Associati – In argomento v. anche la mia relazione alla Commissione Lavoro del Senato sulla legge in materia di whistleblowing, del 18 ottobre 2016, il testo del mio emendamento contenente l’attuale articolo 3 della legge n. 179/2017, e il mio intervento in Senato in sede di discussione generale sul disegno di legge in terza lettura, dell’11 ottobre 2017 Continua…

EVITIAMO AL MERCATO DEL LAVORO UNA NUOVA CAPORETTO, PLEASE…

A febbraio 2019, secondo i dati Istat, circa 43.000 occupati  in meno, di cui 33.000 a tempo indeterminato, rispetto a gennaio; ma è dall’inizio del secondo semestre 2018 che l’occupazione ha invertito la tenedenza precedente alla crescita

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Numero 47 di
Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione AnnaKuliscioff a cura di Claudio Negro, 4 aprile 2019 – È online anche il numero precedente del bollettino, dedicato alla questione del minimum wage – In tema di andamento dell’occupazione v. anche il bollettino n. 43
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IL REDDITO A CINQUE STELLE E LA FINE DEL LAVORO PART-TIME

Il rischio che pian piano la gente metta a fuoco la possibilità di incassare di più stando a casa o lavorando al nero (e nascondendo matrimonio e auto)

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Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 498, 15 aprile 2019 – In argomento v. anche i miei due editoriali telegrafici del 4 febbraio scorso: Reddito di cittadinanza – 1. I rischi dell’improvvisazione e 2. Quattro contraddizioni gravi; inoltre la scheda della Fondazione Kuliscioff Perché il reddito di cittadinanza sarà la tomba delle politiche attive del lavoro Continua…

CORSO DI ISTITUZIONI DI DIRITTO DEL LAVORO

Una introduzione sistematica allo studio dei capitoli principali della disciplina del rapporto individuale di lavoro, aggiornata agli ultimi sviluppi legislativi – Un set di quesiti su tutto l’arco della materia, in parte a risposte obbligate in parte a risposta aperta, con le regole di svolgimento dell’esame e i criteri di assegnazione del punteggio

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Slides utilizzate per lo svolgimento delle lezioni e delle relative esercitazioni del corso di
Istituzioni di Diritto del Lavoro, nell’ambito del corso di laurea in Scienze del Lavoro, dell’Amministrazione e del Management, Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, dal 9 gennaio al 27 marzo 2019 – Segue il calendario con l’indicazione del programma del corso – Le stesse slides vengono fornite volentieri in formato Power Point (adatto alla proiezione su schermo) a chi ne fa richiesta Continua…

UN MINIMUM WAGE EUROPEO LA CONVENZIONE OIL N. 26/1928

Se è difficile individuare un criterio unico per la determinazione di un salario minimo orario che possa applicarsi in ciascuna delle regioni italiane, figuriamoci quanto lo sia individuarne uno che funzioni allo stesso tempo per la Romania e per la Germania o il Lussemburgo

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Intervista a cura di Laura Carcano pubblicata l’Agenzia di stampa La Presse il 19 marzo 2019 – In argomento v. anche le opinioni espresse recentemente da Giuliano Cazzola e da Claudio Negro
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IL RAPPORTO TRA IL DANNO PRODOTTO DAL LICENZIAMENTO E L’INDENNIZZO NELLA SENTENZA DELLA CONSULTA

Con una motivazione incoerente, la Corte costituzionale demanda al giudice la determinazione dell’indennizzo “in relazione al danno patito in concreto dal lavoratore licenziato”, indicando però (non per caso) criteri di determinazione che nulla hanno a che fare con il pregiudizio causato in concreto dalla perdita del posto


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Testo della sentenza n. 194/2018 della Corte costituzionale, con il commento mio e quello di Maria Teresa Carinci, pubblicato sulla Rivista Italiana di Diritto del Lavoro, n. 4/2018 – In argomento v. anche le slides della mia relazione L’incerta fine del regime italiano di job property, 4 aprile 2019 Continua…

L’INCERTA FINE DEL REGIME ITALIANO DELLA JOB PROPERTY

Sia le innovazioni legislative decise dal nuovo Governo, sia la sentenza n. 194/2018 della Consulta, hanno confermato il passaggio a un regime di protezione indennitaria e non reintegratoria contro il licenziamento; ma il livello italiano dell’indennizzo è tornato a essere del tutto disallineato rispetto a quelli degli altri nostri partner europei maggiori

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Slides della mia relazione al convegno organizzato a Stresa il 4 aprile 2019 – In argomento v. anche il mio commento alla sentenza n. 194/2018 della Corte costituzionale pubblicato sulla Rivista Italiana di Diritto del Lavoro, n. 4/2018, e il mio commento a caldo della stessa sentenza, Licenziamenti: quando la Consulta pecca di provincialismo, e le slides della mia precedente relazione sulla stessa sentenza, svolta a Milano il 23 novembre 2018   Continua…

LA QUESTIONE DEL MINIMUM WAGE – 2. SOLUZIONE O PROBLEMA?

Le proposte sul tappeto rischiano di produrre una uguaglianza formale fittizia che maschera ineguaglianza sostanziale e genera illegalità –  Meglio una decentralizzazione dei contratti che al Sud allineerebbe i salari alla produttività reale, facendo emergere il sommerso, al Nord garantirebbe salari adeguati

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Articolo
di Giuliano Cazzola pubblicato sul Bollettino ADAPT, 11 marzo 2019 – In argomento v. anche Minimum Wage – 1. Qualche osservazione di buon senso
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