JOB PROPERTY E LIABILITY: CHE COSA NE PENSAVA GINO GIUGNI

“La riforma più sensata era […] quella proposta da Mengoni nella relazione al Cnel del 1985, che limitava l’obbligo secco di reintegrazione ai casi di nullità del licenziamento […], lasciando negli altri casi la facoltà di opzione per un congruo risarcimento”

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Terzo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 504, 8 luglio 2019 – In argomento v. anche, ultimamente, il mio articolo del 10 giugno 2019 su Il dibattito tra i giuslavoristi sulla job property, e lo studio del magistrato Giovanni Armone, La giustizia e l’efficienza nelle tutele contro i licenziamenti illegittimi

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QUALI RAPPORTI TRA IL SINDACATO E IL GOVERNO GIALLO-VERDE?

Anche sul piano dell’azione sindacale è sempre più evidente l’importanza del nuovo spartiacque fondamentale della politica italiana ed europea, tra pro-UE ed euroscettici – Occupazione: perché gli ultimi dati positivi non bastano per essere ottimisti

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Intervista a cura di Guido Bossa, in corso di pubblicazione sul mensile della FNP-Cisl
Contromano, luglio 2019 – In argomento v. anche il mio articolo del 24 maggio scorso L’unità sindacale possibile, e quello di Francesco Daveri, Se il PIL non cresce, la disoccupazione non scende Continua…

SE IL PIL NON CRESCE LA DISOCCUPAZIONE NON SCENDE

Qualche calcolo a partire dai dati sulla disoccupazione degli ultimi dieci anni mostra l’inversione di tendenza consentita dalle riforme Poletti-Renzi e il contributo della crescita del Pil al calo dei senza lavoro – È invece presto per valutare gli effetti del “decreto dignità”

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Articolo di Francesco Daveri, professore di macroeconomia all’Università Bocconi, pubblicato su Lavoce.info il 5 luglio 2019 – In argomento v. anche
Dalla metà del 2018 aumentano i contratti a termine e si riducono quelli stabili, n. 43 di Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione Anna Kuliscioff

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UN COMMENTO AL “MANIFESTO” DI CARLO CALENDA

Qual è lo strumento migliore per promuovere in Italia una alleanza europeista? Farlo dall’interno del Pd, o tentare la strada della creazione di un nuovo partito geneticamente alleato del Pd ma capace di aggregare quella parte dei liberal-democratici che per il Pd non voterà mai? In realtà appaiono indispensabili entrambe le cose


Commento all’articolo-manifesto di Carlo Calenda,
Rivoluzione immoderata, pubblicato sul quotidiano il Foglio il 1° luglio 2019 – In argomento v. anche, su questo sito, la raccolta di articoli e interventi sul nuovo spartiacque fondamentale della politica mondiale  Continua…

LO SPREAD DEL SENSO CIVICO

Il difetto di cultura delle regole che ci affligge è un indice della debolezza strutturale del nostro sistema-Paese più eloquente di quanto sia lo spread degli interessi sui BoT

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Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 504, 2 luglio 2019 – In argomento v. anche l’articolo di mio fratello Andrea e mio sul Corriere della Sera del 9 settembre 1997, Il Mezzogiorno e la cultura delle regole
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FORMAZIONE: IL PASSO IN PIÙ INDISPENSABILE

Per abbattere il muro tra domanda e offerta di lavoro giovanile occorre attivare un meccanismo di misurazione sistematica, a tappeto, dell’efficacia dei corsi finanziati con il denaro pubblico, per selezionarli meglio e per consentire l’attivazione di un servizio efficace di orientamento scolastico e professionale

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Articolo pubblicato su
la Repubblica il 27 giugno 2019 – In argomento v. anche la mia relazione del 15 febbraio scorso su Come si contrasta la disoccupazione giovanile
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I MANOLESTA

Dalla ricerca scientifica sul senso civico diffuso svolta da un’università del Michigan, l’Italia risulta ventiquattresima su quaranta Paesi studiati e ultima tra i Paesi europei: all’incirca lo stesso grado di civicness a cui si colloca per livello di corruzione percepito secondo un’altra fonte

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Buongiorno di Mattia Feltri su
la Stampa del 22 giugno 2019 – In argomento v. anche l’articolo pubblicato con mio fratello Andrea su l’Unità nel luglio 1998, Il Sud e la cultura delle regole; inoltre  la mia intervista a la Repubblica del 19 febbraio 2013 sul difetto di civicness degli italiani e l’articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera del 18 febbraio 2012, Il peso delle regole e lo spread di civicness nazionale Continua…

N. 503 – 14 giugno 2019

L’AUMENTO DELLE PAGHE PER LEGGE
Nel tentativo di invertire il trend negativo dei sondaggi, il ministro del Lavoro Di Maio riscopre la bandiera della “retribuzione come variabile indipendente” (sperando che gli italiani ci credano e che il tempo della verifica sia più lontano possibile): leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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L’IDEA DELLA “STAFFETTA GENERAZIONALE” È ANCORA ATTUALE

La riduzione dell’orario degli anziani, con affidamento ad essi del compito di guida e accompagnamento di giovani neo-assunti, può dare buoni frutti sul piano micro, purché sia una opportunità incentivata e non un vincolo; e purché non alimenti l’idea che, sul piano macro, il lavoro degli anziani porta via lavoro ai giovani

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Messaggio pervenuto il 22 giugno 2019 – In argomento v. anche, oltre al disegno di legge citato nella mia risposta, l’editoriale di Maurizio Ferrera sul
Corriere della Sera del 9 dicembre 2012, e quello di Alberto Alesina sul Corriere della Sera del 22 maggio 2013 Continua…

GINO GIUGNI E IL “COLLOCAMENTO IMPOSSIBILE”

Storia di un progetto della Cgil milanese per un migliore funzionamento dell’incontro fra domanda e offerta di lavoro, di un tribunale che considerava la selezione attitudinale come un reato e di un grande giuslavorista che, pur avendo tenuto a battesimo lo Statuto dei Lavoratori, a dieci anni di distanza ne vedeva lucidamente i limiti

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Estratto dagli
atti del convegno su Strumenti per il controllo sindacale sul mercato del lavoro, promosso dalla Camera del Lavoro di Milano il 23 e 24 febbraio 1979 – Segue una mia breve presentazione del contesto nel quale il convegno si svolse e del contenuto dell’estratto, che si articola nella mia relazione introduttiva, negli interventi del professor Gino Giugni e del giudice penale del Lavoro Michele Di Lecce, nelle conclusioni del segretario generale della Camera del Lavoro Lucio De Carlini, e nella scheda contenente il protocollo del progetto di “rito ambrosiano” del collocamento cui il convegno era dedicato – Sulla figura del giuslavorista Gino Giugni v. la sua Intervista pubblicata nel 1993 sulla Rivista italiana di diritto del lavoro, la mia commemorazione sul Corriere della Sera del 6 ottobre 2009, il giorno dopo la sua morte, La lezione di Gino Giugni, e nella stessa circostanza in Senato, Gino Giugni: un intellettuale scomodo per tutti; inoltre l’articolo di Franco Debenedetti sul Sole 24 Ore del 7 ottobre 2009, L’eredità di Giugni: dallo Statuto dei Lavoratori al Codice del Lavoro
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