Come già nell’82 per il trattamento di fine rapporto e nel ’90 per i licenziamenti nelle piccole imprese, anche oggi il legislatore evita il referendum accogliendone in parte le istanze, ma evitandone gli effetti eccessivi
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Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 438, 29 maggio 2017 – In argomento v. anche il secondo: Dove sta la vera incostituzionalità della nuova norma; e il terzo: Il partito della complicazione – Inoltre il testo dell’emendamento presentato da Irene Tinagli il 18 maggio per la nuova disciplina del lavoro occasionale e il mio intervento nella discussione generale sulla conversione del decreto-legge n. 25/2017, che ha abrogato i buoni-lavoro nel marzo scorso – Sul merito del referendum promosso dalla Cgil v. i miei articoli La storia surreale del voucher che toglie dignità al lavoro, pubblicato sul Foglio il 17 marzo 2017, e Chi ha paura del lavoro marginale, pubblicato sul Corriere della Sera il 25 marzo Continua…
Chi è più utile per il perseguimento dei valori costituzionali, l’economista che segnala gli effetti indesiderati di una legge, contrari a quei valori, o il giurista che sceglie per partito preso di tapparsi le orecchie?
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Risposta alla lettera di Maria Vittoria Ballestrero, 29 maggio 2017, a seguito del mio editoriale telegrafico della settimana precedente, Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendente – In questo dibattito è intervenuto anche Bruno Caruso: Alla ricerca di una terza via Continua…
Tra l’incudine e il martello delle due posizioni estreme, Bruno Caruso e Riccardo Del Punta hanno provato a proporre una prospettiva né di pessimismo cosmico, né di facile ottimismo sulle felici, luminose e imperiture sorti del capitalismo e del mercato
Intervento di Bruno Caruso, professore di diritto del lavoro nell’Università di Catania, pervenuto il 22 maggio 2017 nel dibattito suscitato dal mio editoriale telegrafico Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendente, dello stesso giorno – V. anche la replica immediata di Maria Vittoria Ballestrero al mio editoriale Continua…
Il titolo “Crollo dei contratti stabili” su Repubblica di venerdì scorso dà ai lettori una informazione distorta, facendo intendere che l’occupazione stabile sia in riduzione, mentre essa è in (sia pur lento) aumento
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Lettera inviata al quotidiano La Repubblica il 20 maggio 2017 e non pubblicata – In argomento, per una lettura attendibile dei dati forniti dall’Inps sui flussi delle assunzioni e delle cessazioni di rapporto nel mercato del lavoro, v. anche il numero 13 del periodico della Fondazione Anna Kuliscioff, Mercato del Lavoro News, del 19 maggio 2017
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“L’autonomia del diritto del lavoro che rivendichiamo non è dall’economia, ma dalle dottrine economiche e in particolare dalla dottrina neo-liberista, che, insieme a tante altre conseguenze nefaste, ha esercitato una pesante influenza sul legislatore, le parti sociali, i giudici e i giuristi”
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Lettera di Maria Vittoria Ballestrero, professoressa di diritto del lavoro nell’Università di Genova e membro del Comitato Direttivo della rivista Lavoro e Diritto, in risposta al mio editoriale telegrafico Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendente, 22 maggio 2017 – Ringrazio Maria Vittoria di questo intervento e, con la sua autorizzazione, lo pubblico subito molto volentieri, invitando tutti i colleghi giuslavoristi a intervenire in questo utilissimo dibattito – Per chi volesse prendere conoscenza di alcuni dei miei scritti sull’utilità di una collaborazione stretta fra i giuslavoristi e gli economisti, non solo sul piano della politica del lavoro e dello ius condendum, ma anche per il discorso de iure condito, cioè per lo svolgimento migliore della funzione peculiare del giurista di interpretazione del diritto vigente, segnalo, in ordine cronologico, Il diritto del lavoro e i modelli economici, (anche in Lavoro e Diritto, 1998, pp. 309-322); Il dialogo tra economia e diritto del lavoro (anche in Riv. it, dir. lav., 2001, I, pp. 165-201); I giuslavoristi e la scienza economica: istruzioni per l’uso, (anche in Arg. dir. lav., 2006, pp. 454-469); ma raccomando anche il saggio di Riccardo Del Punta, L’economia e le ragioni del diritto del lavoro, in Giorn. dir. lav. rel. ind., 2001, 3; infine, sulla ragion d’essere sostanziale dell’autonomia del diritto del lavoro dal diritto civile, la mia relazione su Il percorso tortuoso del diritto del lavoro tra emancipazione dal diritto civile e ritorno al diritto civile (anche in Riv. it. dir. lav., 1912, I, pp. 59-107) Continua…
Una parte rilevante dei giuslavoristi italiani manifesta nostalgia per una sorta di “diritto naturale del lavoro”, cui solo negli anni ’70 il nostro ordinamento si sarebbe conformato, indifferente all’evoluzione tecnologica e soprattutto all’economia.
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 437, 22 maggio 2017 – In argomento v. anche la replica della professoressa Maria Vittoria Ballestrero, membro del Comitato direttivo della rivista Lavoro e Diritto, e il mio editoriale telegrafico della settimana precedente, La Cgil e il diritto del lavoro come variabile indipendente Continua…
Negli ultimi 12 mesi le assunzioni sono aumentate del 13% e il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivo per 379.000 unità; gli occupati a tempo indeterminato continuano ad aumentare, anche se molto meno che nel 2015 – Ma aumenta anche il tasso di disinformazione (bi-partisan) su questi dati
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Numero 13 del periodico della Fondazione Anna Kuliscioff, Mercato del Lavoro News, a cura di Claudio Negro, 19 maggio 2017 – Su questo sito è disponibile anche il n. 9 dello stesso notiziario periodico
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Stupisce questo grande sindacato convinto che la Gazzetta Ufficiale abbia il potere di assicurare ai lavoratori piena e buona occupazione
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Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 436, 16 maggio 2017 – In argomento v. anche Un’idea del lavoro molto lontana dall’Europa Continua…
La parte sul lavoro autonomo della nuova legge è importante e positiva, da molti punti di vista; ma sullo smart working le nuove regole rischiano di ridurre quell’agilità del rapporto che invece va difesa
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Intervista a cura di Claudio Tucci pubblicata dal Sole 24 Ore il 13 maggio 2017 – In argomento v. anche l’intervento che ho svolto in Senato nel corso della discussione del disegno di legge in terza lettura il 9 maggio 2017 Continua…
Sostiene Luigi Di Maio: “Tutti gli indici di disoccupazione stanno aumentando, e diminuisce l’occupazione”; ma i numeri dicono inequivocabilmente il contrario – L’esponente 5 stelle ha servito bufale al pubblico de La7 senza che in quella sede ci fosse neppure una voce a contraddirlo
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Articolo di Lorenzo Borga e Mariasole Lisciandro, pubblicato sul sito lavoce.info il 12 maggio 2017 – Per un altro caso, altrettanto clamoroso, di disinformazione, questa volta imputabile al quotidiano Libero, v. il post Ancora un episodio di pessima informazione sul lavoro Continua…