N. 146 – 4 aprile 2011

FRUSTATE LIBERALIZZATRICI E PESCI D’APRILE
Il mio editoriale telegrafico di oggi è dedicato a un gioiello della “politica dell’annuncio” praticata dal nostro Governo. In argomento v. anche l’articolo di Franco Debenedetti sul Sole 24 Ore di sabato, che aggiunge nuovi argomenti contro le barricate di Tremonti in difesa dell’”italianità” di Parmalat.

CHE COSA SIGNIFICA ESSERE ITALIANI NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE?
Libertà nazionale; un patrimonio culturale unico al mondo; il rapporto tra Italia ed Europa, ovvero tra patria della cultura e patria delle regole. Tre temi che possono essere declinati in positivo o in negativo: v. il mio breve intervento al seminario Aspen.

SENTENZA DI GENOVA: I NODI DELL’APARTHEID VENGONO AL PETTINE
La decisione del tribunale ligure sui precari della scuola pone in evidenza la violazione del diritto europeo insita nel dualismo del nostro mercato del lavoro. Non se ne esce senza riscrivere il nostro diritto del lavoro in modo da renderlo davvero applicabile a tutti: leggi la mia Lettera sul lavoro pubblicata sul Corriere della Sera di giovedì. Su che cosa significhi “tutti a tempo indeterminato ma nessuno inamovibile”, v. una mia intervista a  Labitalia e una lettera (tra le tante), con la mia risposta

   

EMERGENZA PROFUGHI: QUATTRO COSE DA TENERE BENE A MENTE
L’idea del “respingimento di massa” e quella concentrazionaria delle megatendopoli aggravano il problema rendendolo insolubile
: leggi l’intervista a don Colmegna, presidente della Caritas ambrosiana, su Repubblica di sabato. Inoltre:
–  le risorse di Stato e Chiesa per far fronte all’emergenza: Chiara Saraceno;
– la necessità di filtri meno miopi e più efficienti : Giorgio Barba Navaretti;
– nella recessione, senza immigrati le cose sarebbero andate peggio:  Luca Ricolfi.

PD, SULLA VALUTAZIONE DELL’EFFICIENZA DELLE SCUOLE IMPARA DA OBAMA
Negli U.S.A. l’amministrazione democratica antepone l’interesse degli studenti alla protezione degli insegnanti, chiudendo gli istituti scolastici che non funzionano: leggi l’articolo di Antonio Funiciello su Europa di mercoledì. Sulla necessità di attribuire ai dirigenti scolastici più larghe prerogative manageriali, assoggettandoli a una responsabilità più stringente (che comporta anche la perdita del posto per cattiva performance), v. la  mia intervista a  Labitalia citata sopra.

     

LA FONDAZIONE CARIPLO SI SCHIERA SUL FRONTE DEL DIRITTO  SPERIMENTALE
A una settimana dal convegno di Lucca Giuseppe Guzzetti sollecita l’approccio sperimentale anche in tema di welfare.  V. anche le adesioni dei 30 speakers e discussants dello stesso convegno, giuslavoristi ed economisti del lavoro di nove Paesi diversi, alla dichiarazione conclusiva a sostegno dell’applicazione del metodo sperimentale nella legislazione e nelle politiche del lavoro.

L’ITALIA NELLA STRETTA EUROPEA DELLA STABILITA’
Bloccati nelle secche della nostra politica interna, stiamo sottovalutando il peso delle decisioni finanziarie assunte dall’U.E. e i vincoli che ne conseguono per noi: leggi l’articolo di Tito Boeri sulla Repubblica di mercoledì.

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