N. 589 – 4 settembre 2023

UN BILANCIO DEL JOBS ACT
I decreti emanati sulla base della legge-delega del 2014 sono otto e riscrivono quasi tutto il nostro diritto del lavoro; ma si discute soltanto di quello che ha riscritto la disciplina dei licenziamenti, armonizzandola con quella degli altri Paesi della UE. Esso non ha ridotto la stabilità dei rapporti di lavoro; abrogarlo serve solo a riprodurre una perniciosa anomalia del diritto del lavoro italiano rispetto quello degli altri Paesi europei. Leggi la mia dichiarazione pubblicata da Il Riformista.

QUESTIONI APERTE IN TEMA DI SALARIO MINIMO
La proposta di uno standard retributivo minimo universale avanzata dalle opposizioni di centro-sinistra risponde a un’esigenza reale e urgente. Ma non affronta due questioni cruciali: le differenze interregionali di potere d’acquisto e la poca trasparenza della struttura delle retribuzioni. È online anche su questo sito il mio articolo pubblicato sul  sito lavoce.info. In argomento v. anche
la mia intervista ai quotidiani del Grupp0 QN del 3 luglio;
la mia intervista a Italia Oggi del 27 luglio;
la mia intervista pubblicata su La Stampa e Il Secolo XIX il 20 agosto 2023.

MA IL REDDITO È DAVVERO UN DATO PERSONALE PROTETTO?
Suscita preoccupazioni a mio avviso del tutto infondate la direttiva UE n. 2023/970 prevede l’obbligo per il datore di lavoro di rendere confrontabili le retribuzioni dei dipendenti che svolgono lavori di pari livello professionale. Sull’argomento questa estate ho pubblicato
– un’intervista al Corriere della Sera il 23 agosto;
– un
articolo contenente una trattazione più ampia della questione sul sito lavoce.info il 29 agosto.

UN INCONTRO PER RICORDARE RICCARDO DEL PUNTA
Rammento a tutti i colleghi giuslavoristi l’appuntamento per sabato 23 settembre e domenica 24 mattina al convento di San Cerbone (Lucca, lungo la strada 12b per Pisa). Qui la locandina con il programma dell’incontro.

GITARIO – IL CORCHIA: UNA SALITA EMOZIONANTE ALLA PORTATA DI (QUASI) TUTTI
Descrizione del percorso, relativamente breve, che passa per la cresta ovest di questa cima delle Apuane meridionali, offre panorami spettacolari e a tratti vertiginosi, senza però richiedere capacità alpinistiche superiori a quelle di un escursionista esperto.

Il sottile diaframma di roccia che sorregge la cresta sommitale del monte Corchia, eroso dalle cave su entrambi i versanti

 

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