Come può impedirsi all’imprenditore di richiedere ai propri dipendenti questa misura di igiene, quando ogni giorno per Covid-19 muoiono centinaia di nostri concittadini e dopo che per un intero anno, per combattere la pandemia, abbiamo (ragionevolmente) accettato limitazioni gravissime delle nostre libertà disposte per decreto?
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Articolo pubblicato sulla rivista online Guida al Lavoro il 12 gennaio 2021 – In argomento v. anche la versione più ampia di questo stesso articolo, in corso di pubblicazione sulla rivista Lavoro Diritto Europa – Ivi i link ad altri interventi precedenti sullo stesso tema Continua…
LIBERI SUL VACCINO, MA NON A RISCHIO DEGLI ALTRI
Il dipendente è tenuto a conformarsi alle misure adottate dall’imprenditore per garantire la sicurezza e l’igiene del lavoro, quando siano ragionevoli, in quanto aderenti alle indicazioni condivise dalla comunità scientifica. Anche se non specificamente previsto dalla legge, dunque, un obbligo di vaccinarsi ben può nascere dal contratto. Leggi sul punto il mio articolo che esce oggi sulla rivista Lavoro Diritti Europa ed è uscito venerdì sul Quotidiano giuridico insieme a uno del collega Oronzo Mazzotta. In precedenza avevo sostenuto la stessa tesi:
– nell’intervista pubblicata il 29 dicembre sul Corriere della Sera;
– nell’intervista pubblicata il 30 dicembre sul Giornale di Sicilia;
– nell’articolo pubblicato il 31 dicembre su lavoce.info;
– nell’intervista pubblicata il 9 gennaio sull’inserto Salute de la Repubblica, con particolare riferimento al settore pubblico e al lavoro autonomo. Continua…
Il T.U. (d.lgs. n. 165/2001) estende alle amministrazioni la disciplina generale del contratto di lavoro, salvo che la materia sia regolata da disciplina speciale – Anche le amministrazioni hanno dunque lo stesso potere dell’imprenditore privato di disporre la vaccinazione, dove necessaria come misura di igiene e sicurezza del lavoro
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Intervista a cura di Letizia Gabaglio, pubblicata sull’inserto Salute de la Repubblica il 9 gennaio 2021 – In argomento v. anche, più ampiamente, il mio saggio pubblicato sulla rivista Lavoro Diritti Europa Continua…
Negazionismo e complottismo allignano anche su questa sponda dell’Atlantico; e costituiscono anche qui un problema politico-istituzionale di difficile soluzione: la democrazia presuppone un minimo di realtà condivisa
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 535, 11 gennaio 2021 – In argomento v. anche il primo editoriale telegrafico di oggi: Due Americhe prive di una realtà condivisa Continua…
La Costituzione americana, come la nostra, è fatta per tenere insieme una sinistra e una destra che hanno due visioni contrapposte della stessa realtà; ora lo spartiacque politico è tra due mondi privi di una base di realtà condivisa
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Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 535, 11 gennaio 2021 – In argomento v. anche Che cosa ci insegna l’esito del voto USA Continua…
Il prestatore di lavoro è tenuto a conformarsi alle misure adottate dall’imprenditore per garantire la sicurezza e l’igiene del lavoro, quando siano ragionevoli, in quanto aderenti alle indicazioni condivise dalla comunità scientifica; dunque, se del caso, anche a quella che richieda la vaccinazione contro il Covid-19
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Intervento pubblicato in una versione ridotta su Il Quotidiano giuridico l’8 gennaio 2021, in contraddittorio con un l’intervento di segno parzialmente diverso del prof. Oronzo Mazzotta, ordinario di diritto del lavoro nell’Università “La Sapienza” di Pisa – Questo scritto, nella versione più estesa e completata con i riferimenti bibliografici, qui sotto riportata, è in corso di pubblicazione anche nel n. 4/2020 della rivista Lavoro Diritti Europa – Sullo stesso argomento v. in precedenza il mio articolo pubblicato su lavoce.info il 31 dicembre 2021, L’obbligo di vaccinarsi può nascere dal contratto Continua…
La legge finanziaria ha dei contenuti positivi in materia di sostegno all’incontro fra domanda e offerta, tornando a valorizzare gli strumenti introdotti con la riforma del 2015; ma la macchina si mette in moto troppo tardi e ancora troppo lentamente rispetto a un’emergenza drammatica
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Articolo di Lucia Valente, professore di diritto del lavoro nell’Università “La Sapienza” di Roma, pubblicato su lavoce.info l’8 gennaio 2021 – In argomento v. anche A quale riforma della Cassa Integrazione pensa la ministra del Lavoro? Continua…
Nonostante la gravissima crisi economica e il blocco dei licenziamenti, i servizi di outplacement funzionano a pieno ritmo e mostrano come domanda e offerta di lavoro siano notevolmente attive nel mercato – E si conferma la presenza di “giacimenti occupazionali” che potrebbero essere fin d’ora sfruttati molto meglio
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Seconda parte dell’intervista a Cristiano Pechy (responsabile per l’Italia e amministratore delegato di LHH, la società del gruppo Adecco specializzata nei servizi di outplacement), a cura di Lidia Baratta, pubblicata su Linkiesta il 5 gennaio 2021 (ivi anche la prima parte dell’intervista) – In argomento v. anche Skill shortage anche nella fase più nera della crisi
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Dice di volerla “rendere universale”, ma l’integrazione è già prevista per tutte le imprese; il rischio è che la riforma si riduca a un inglorioso ritorno alla Cig usata per fingere la sopravvivenza dei posti in aziende ormai chiuse
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 535, 11 gennaio 2021 – In argomento v. anche la mia intervista del luglio scorso I rischi e gli abusi del sostegno del reddito; inoltre il mio articolo del 2018 Se la Cassa integrazione è usata contro l’integrazione europea, quello del 2013 O Cig in deroga o riduzione del “cuneo” sulle buste-paga, e quello del 2012 A che cosa serve la riforma degli ammortizzatori sociali Continua…