N. 549 – 13 settembre 2021

LA GRANDE OCCASIONE PERSA DAL SISTEMA DELLE R.I.
Sul fronte dell’obbligo di vaccinazione anti-Covid nelle aziende, la linea tenuta dalle confederazioni sindacali maggiori, guidate dalla Cgil, ha sancito una rinuncia esplicita all’autonomia e al rafforzamento del ruolo della contrattazione collettiva nel governo delle condizioni di lavoro. È online il mio articolo pubblicato venerdì su lavoce.info.

LA LUNGA MARCIA DELL’OBBLIGO DI VACCINARSI
Una legge che, come nella sanità e nella scuola, prevedesse il requisito del vaccino per l’accesso al luogo di lavoro sarebbe altamente auspicabile; ma la misura potrebbe anche essere adottata direttamente dalle singole amministrazioni, quali datori di lavoro, a norma dell’articolo 2087 del codice civile. Sono online tutti i miei articoli e interviste di quest’estate, successivi all’ultima Nwsl, nei quali ho sostenuto questa tesi:
–   l’intervista del 26 agosto sull’inserto Salute de la Repubblica;
–   la scheda tecnica pubblicata sul Foglio il 12 agosto: Le norme che consentono già oggi alle imprese di richiedere la vaccinazione
–   l’articolo del 31 luglio su il Foglio: Un’idea del Governo da sostenere: vaccinare la P.A.
–   l’intervista del 28 luglio sul sito Corriere.it;
–   l’intervista del 27 luglio sull0 Huffington Post;
–   l’intervista del 24 luglio sul sito Firstonline;
–   l’articolo del 23 luglio sul Corriere della Sera;
–   l’intervista del 22 luglio su Italia Oggi.

DDL ZAN: IL VALORE DI UNA MAGGIORANZA MOLTO AMPIA
Se il provvedimento venisse approvato da una maggioranza larga, il suo più efficace impatto sulla cultura diffusa nel Paese compenserebbe largamente i tagli apportati, secondo gli emendamenti proposti da Italia Viva. Leggi il mio editoriale telegrafico per l’inizio dell’esame di questo provvedimento in Senato.

FAR IN MODO CHE CIASCUNO POSSA AMARE IL SUO LAVORO
Un contenuto profetico che si colloca al di sopra del discorso giuridico-economico; ma anche qualche punto a rischio di generare equivoci, come la polemica con l’Illuminismo, l’immaginario legato al dio-denaro e la questione della parità di genere. Leggi il mio commento al video-messaggio inviato dal Papa alla 109ma Conferenza Internazionale del Lavoro,  pubblicato nel numero di agosto-settembre 2021 della rivista dei Gesuiti Aggiornamenti Sociali (e anch’esso qui disponibile), insieme al commento di Gaetano Sateriale, già segretario confederale della Cgil e poi sindaco di Ferrara.

Con le presentazioni del libro a Milano, Forte dei Marmi e Querceta (Lucca),
San Giuliano Terme (Pisa), Pordenone e Conversano (Bari),
questa mia estate ben può dirsi trascorsa
prevalentemente all’insegna della promozione del gioco dei rebus

C’È CHI TROVA QUESTA MIA PASSIONE UN REBUS
I rebus sono una metafora della realtà, e in particolare della politica; quel che vediamo è spesso solo apparenza sotto cui si cela una verità nascosta: dobbiamo imparare a leggerla. È online la mia intervista a cura di Antonio Di Pollina pubblicata sul Venerdì di Repubblica il 23 luglio. Sullo stesso libro, L’ora desiata vola,  v. anche
– la recensione di Giovanni Rossi sul sito Unlibrotiralaltro, del 31 luglio;
– l’intervista a cura di Orsola Vetri pubblicata sul numero di Ferragosto di Famiglia Cristiana;
– la recensione di Piero Meucci sul sito StampToscana a Ferragosto;
– la recensione di Emanuele Miola, ricercatore di Filologia classica a Bologna, sul numero di agosto de La Sibilla.

UNA INTERESSANTE QUESTIONE DI FILOSOFIA DEL REBUS
È ammissibile che la chiave per la soluzione di un rebus sia la frase tra virgolette (discorso diretto) pronunciata da una persona ivi raffigurata, che si riferisce a un’altra persona anch’essa ivi raffigurata nominandola con il grafema che la identifica? Leggi il rilievo critico che Luca Fiocchi Nicolai muove al mio rebus pubblicato sul Foglio di lunedì 23 agosto (che può leggersi ne I nuovi rebus spiegati).

CHE COSA HANNO IN COMUNE I REBUS E I TITOLI DI CREDITO
“[…] Come nei rebus l’apparenza lascia il posto a una diversa lettura, a una diversa sostanza, anche nei titoli di credito coesistono la letteralità (che regola i rapporti tra l’obbligato e i successivi portatori del titolo) e la causalità (che regola i rapporti fra le parti che lo hanno negoziato): una  sorta di ‘doppio binario’ […]”. Leggi la lettera dell’amico avvocato Alessandro Nicolini, a proposito del mio ultimo libro L’ora desiata vola.

Enrico Brugnatelli

LE ATMOSFERE DI GIOCO E L’USO DIDATTICO DELL’ENIGMISTICA
“[…] ho rivissuto nel tuo libro le atmosfere di gioco e di scambio che anche mio padre [nella foto qui a destra – n.d.r.] mi ha descritto nei suoi racconti di infanzia e gioventù con tuo zio Giangiotto […] Penso che l’enigmistica dovrebbe essere introdotta nelle scuole perché fornisce col gioco strumenti logici matematici e lessicali straordinari! […]”. È online la lettera di Rosa Maria Brugnatelli, anch’essa riferita al mio libro L’ora desiata vola..


Questo è il rebus pubblicato oggi sul Foglio
(la cui soluzione ha a che fare con la sconfitta di sabato della Juve)
nell’ambito di un corso programmato
per tutti i lunedì di quest’estate. Mercoledì la soluzione.
In un apposito post compare via via
la soluzione ragionata di ciascuno dei rebus pubblicati
(compreso questo): una sorta di prosecuzione
del discorso didattico avviato con L’ora desiata vola.

 

 

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