N. 591 – 23 ottobre 2023

SE È IL GIUDICE A STABILIRE IL MINIMUM WAGE
Un nuovo orientamento giurisprudenziale, che vede la magistratura assumersi il compito di determinare direttamente la giusta retribuzione caso per caso, evidenzia l’urgenza dell’istituzione per legge di uno standard minimo. Che però, per non far danni, dovrà essere stabilito con precisione chirurgica, tenendo conto anche delle differenze del costo della vita. Sono online su questo sito:
il mio articolo pubblicato il 6 ottobre sul sito lavoce.info;
la mia intervista al quotidiano La Stampa del 10 ottobre;
la mia intervista all’agenzia ADN Kronos del 19 ottobre sul parere espresso dal CNEL sull’argomento.

PERCHÉ CHIUDO IL MIO ACCOUNT TWITTER
Il nuovo padrone di Twitter ha trasformato il suo logo in una lugubre X su campo nero, ha disattivato i filtri contro le fake news, toglie l’appoggio alla resistenza ucraina contro l’invasione russa e si propone di fare della piattaforma un proprio megafono personale, presumibilmente a sostegno della candidatura di Trump: faccia pure, ma senza il mio contributo. Leggi il comunicato con cui ho annunciato la cessazione del mio account, col dispiacere di abbandonare i miei 41.000 followers.

IL DIALOGO DIFFICILE TRA ECONOMISTI E GIUSLAVORISTI
Le ragioni della difficoltà; le acquisizioni dell’approccio interdisciplinare in materia di definizione della causa del contratto di lavoro; le conseguenze del contenuto assicurativo del contratto sul terreno della disciplina della retribuzione, dei licenziamenti, della segmentazione dell’impresa, del divieto di discriminazioni. È online anche su questo sito la videoregistrazione della lezione che ho tenuto il 22 giugno scorso all’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere.

 

IL VALORE DELL’INDIPENDENZA
Il ruolo e la peculiarità del lavoro libero-professionale nell’era dell’intelligenza artificiale e dell’automazione. Sono online  le slides delle quali mi sono servito per la presentazione della relazione introduttiva al convegno promosso a Lucca il 20 ottobre 2023 dal Comitato per le professioni ordinistiche su La responsabilità e il valore delle professioni nella società che cambia.

INFORTUNI: OCCORRE PARLARNE IN MODO NON RETORICO
Muoiono sul lavoro lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e imprenditori; ma, per nostra fortuna, oggi in azienda si muore cinque volte meno di mezzo secolo fa.  La superficialità con cui prevalentemente se ne parla non aiuta a individuare i modi per rendere le fabbriche e i cantieri più sicuri. È online anche su questo sito la seconda parte dell’articolo di Claudio Negro, pubblicato nel n. 152 del bollettino Mercato del Lavoro News, organo della Fondazione Anna Kuliscioff.

È UN BEL REBUS! – 32. IL REBUS COME STRUMENTO PER INSEGNARE L’ITALIANO
La Casa Editrice Giunti ha messo online un mio corso composto da 18 video-lezioni, rivolto agli insegnanti di scuola media inferiore o delle ultime classi della primaria interessati a utilizzare questo gioco come mezzo didattico. In questa penultima puntata della rubrica pubblicata dalla Gazzetta di Parma un esempio di rebus proposto nel corso come occasione per spiegare (e far memorizzare dagli allievi) la parola “reticente”, spiegandone la differenza – ignorata ahimè anche da molti giornalisti – rispetto a “riluttante”.

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