N. 595 – 6 maggio 2024

L’ATTRITO FRA DUE SECOLI
Forse non siamo ancora alla “guerra mondiale a pezzi”; ma il moltiplicarsi degli scontri sui confini tra Est e Ovest pone a U.S.A. e U.E. il problema del difficile equilibrio tra la necessità di arginare ogni pulsione aggressiva dei regimi autocratici e la necessità di evitare che gli episodi di scontro faccian9 deflagrare un conflitto globale. Leggi il mio editoriale pubblicato il 29 gennaio scorso sulla Gazzetta di Parma, il cui contenuto mi sembra ancora quanto mai attuale.

TUTTI GLI ERRORI ALLA BASE DEL REFERENDUM CGIL
I dati Inps e Istat dicono il contrario di quel che sostiene Landini: negli ultimi quindici anni la probabilità di essere licenziati è rimasta invariata, mentre i rapporti a tempo indeterminato sono aumentati in valore assoluto e in percentuale. Leggi il mio editoriale di oggi, dove delineo anche le prospettive di una opportuna semplificazione della disciplina vigente.

1° MAGGIO: I BONUS NON RISOLVONO I PROBLEMI DEL LAVORO
Il decreto varato del Governo per la Festa del Lavoro non affronta alla radice il difetto di partecipazione delle donne e dei giovani alle forze di lavoro e neanche la stagnazione delle retribuzioni. Sull’altro fronte, il referendum promosso dalla Cgil muove da una premessa sbagliata: il Jobs Act non ha affatto precarizzato il lavoro; ha invece armonizzato il nostro diritto del lavoro rispetto agli altri Paesi UE, favorendo gli investimenti esteri. Leggi la mia intervista pubblicata il 3 maggio su La Stampa. Sugli stessi argomenti v. anche, nello stesso giorno, l’intervista pubblicata su Affari Italiani.

LA “PATENTE A PUNTI” PER LE IMPRESE NELLA LEGGE SBAGLIATA
La misura mirata a incentivare la prevenzione degli infortuni nelle aziende edili, ideata sull’onda dell’emozione per il disastro fiorentino del 16 febbraio, viene inserita affrettatamente in un decreto-legge “omnibus”, nato in funzione del PNRR ma infarcito di disposizioni sulle materie più disparate. È online anche su questo sito il mio articolo pubblicato su lavoce.info il 29 febbraio scorso.

LA SERIE DELLE GRANDI INTERVISTE DI ADAPT SI ALLUNGA
Tra febbraio e aprile di quest’anno sul Bollettino Adapt sono uscite queste altre quattro interviste, con le quali ritorno sugli itinerari giuslavoristici percorsi nell’arco di mezzo secolo:
–  sul lavoro nelle amministrazioni pubbliche. pubblicata il 4 marzo, dove metto sotto processo il sistema italiano dei concorsi per l’accesso all’impiego nello Stato e negli enti locali;
su L’anima laburista della legge Biagi, pubblicata il 2 aprile, sul tema del filo rosso che congiunge l’istituzione del “contratto a progetto” ad opera della legge del 2003 con la norma contenuta nella legge Fornero del 2012 e con quella che ha riformato la materia nell’art. 2 del d.lgs. n. 81/2015;
sulle politiche attive del lavoro, pubblicata l’8 aprile, nella quale ripercorro il lungo e tormentato itinerario della riforma dei servizi al mercato del lavoro in Italia nell’ultimo mezzo secolo;
sulla responsabilità dell’impresa per il benessere psichico dei dipendenti, pubblicata il 15 aprile (con una ampia trattazione, sotto il profilo giuslavoristico, del tema del mobbilng e dello straining).

MEDICINA: UN ERRORE GRAVE POSTICIPARE LA SELEZIONE
Anche l’opposizione è favorevole a ritardare il momento della selezione per l’accesso  alle facoltà; ma ne deriveranno corsi del primo anno affollati oltre il ragionevole e un peggioramento generale del risultato formativo. Leggi l’articolo di Andrea Ichino pubblicato il 3 aprile su Il Foglio.

IL DOVERE DI RESTITUIRE TUTTO
Don Milani mi diceva che i modi per “restituire tutto” erano principalmente due: dedicarmi all’insegnamento, oppure alla difesa dei diritti dei più poveri, al sindacato. A 18 anni, prima ancora di laurearmi in giurisprudenza, scelsi di andare a lavorare come sindacalista di zona, in una piccola camera del lavoro alla periferia nord di Milano. Leggi la mia intervista pubblicata sul sito La barca e il mare il 19  marzo scorso, in occasione della chiusura del centenario della nascita del Priore di Barbiana.

 GIOCARE COI REBUS PER INSEGNARE L’ITALIANO
È in libreria la guida I rebus nella didattica dell’italiano. Giochi linguistici per arricchire il lessico (Giunti-Edu, 2024, pp. 140, € 24). La prima parte di questo mio nuovo libro contiene una sorta di manuale per il docente che vuole familiarizzarsi col gioco, appropriandosi delle regole e della tecnica di soluzione. La seconda parte contiene invece le indicazioni operative per sette modi di giocare con le parole, da proporre in aula, dei quali cinque propedeutici e due consistenti nella creazione e nella soluzione di rebus. Il libro contiene anche i materiali didattici pronti per essere messi a disposizione dei ragazzi (disponibili anche in formato digitale). Il volume, collegato a un corso di 18 videolezioni, disponibile online, contiene 67 rebus, dei quali 49 – disegnati da Laura Neri: uno è riprodotto qui sotto – creati appositamente in funzione dell’uso didattico.

 

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