SE IL MONDO CAMMINA A VELOCITÀ DIVERSE
Una chiave di lettura di due tra gli eventi catastrofici maggiori di questo secolo, come forme di resistenza alla globalizzazione da parte dei sistemi socio-culturali meno evoluti. È online il mio editoriale telegrafico del 12 aprile scorso.
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SE PUTIN NON PUÒ FARE A MENO DELLO SCAMBIO COMMERCIALE
Per la Russia vendere il suo gas e il suo petrolio ai Paesi occidentali è una necessità vitale, più di quanto lo sia per noi comprarli: per questo la nostra disponibilità a rinunciarvi può essere decisiva nel braccio di ferro in corso. Leggi il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 563.
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L’AUTOCOSCIENZA DELL’UE SI FORGIA NELLA RESISTENZA UCRAINA
Stiamo scoprendo all’improvviso il privilegio di appartenere al XXI secolo; le posizioni euroscettiche si annichiliscono; si registra l’unanimità su misure che anticipano il processo di integrazione europea sul piano fiscale, della politica estera e militare: leggi il mio primo editoriale di oggi.
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IL CRINALE STRETTO SU CUI DEVONO MUOVERSI USA E UE
Nel dosare la reazione all’aggressione russa, le nazioni occidentali devono non solo evitare il rischio di una escalation ancora più catastrofica, ma anche costruire i presupposti perché sia possibile, poi, una solida pace. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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PERCHÉ PUTIN HA GIÀ CLAMOROSAMENTE PERSO
Nell’Europa del XXI secolo l’egemonia non si ottiene più con i carri armati e i bombardieri: la sola pretesa di una nazione di imporsi a un’altra con questi mezzi è il segno di una sua grave debolezza politica; e la destina alla sconfitta. Come sta accadendo al capo del Cremlino con la sua prova di forza tentata (e destinata al fallimento) contro l’Ucraina. È online il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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LA CAPORETTO DELL’ANTIPOLITICA
Durante la settimana dell’elezione del CdS il contrasto fra l’inefficacia del comportamento velleitario e avventato del leader M5S e l’efficacia del comportamento di due politici di razza è emerso con evidenza: uno non vale uno. Leggi il mi0 primo editoriale telegrafico sulla vicenda dell’elezione del Capo dello Stato.
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27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA
Ogni 27 gennaio, ricorrenza dedicata al ricordo e alla riflessione sul genocidio perpetrato dai nazisti durante la seconda Guerra Mondiale, su questo sito è stato messo online un piccolo contributo a questa celebrazione. Ora i link a tutte queste pagine pubblicate nell’ultimo decennio sono raccolti in un portale a esse dedicato. Continua…
IL BRACCIO DI FERRO SULLO SMART WORKING
La disputa sindacale sul ritorno al lavoro da remoto per i dipendenti pubblici dovrebbe essere risolta sulla base della misurazione rigorosa dei suoi effetti: è online il mio editoriale telegrafico di oggi. Ancora in tema di smart working, mi propongo di mostrare analiticamente che il protocollo firmato il 7 dicembre da Governo e Parti sociali non contiene novità normative rilevanti, ma non è tuttavia inutile, nel mio saggio pubblicato sulla rivista Lavoro Diritti Europa.
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IL PATRIOTTISMO DI GIORGIA MELONI
Questo requisito che la leader di FdI richiede per l’elezione a Capo dello Stato consiste nella disponibilità a sacrificarsi per il bene del proprio Paese; senonché, di fronte a un nemico come il virus che continua a uccidere migliaia di concittadini, i patrioti di FdI e Lega si oppongono persino all’idea minima di un obbligo di vaccinarsi. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi. Continua…
TELECOM, KKR E IL RIFLESSO PAVLOVIANO BI-PARTISAN
Come già quindici anni or sono, appena una multinazionale accenna a un proprio interesse per una grande impresa del settore delle telecomunicazioni (come per Alitalia, ferrovie, autostrade, banche e perfino industria alimentare) da destra e da sinistra scatta l’allarme in difesa dell’“italianità” dell’impresa: è online il mio primo editoriale telegrafico di oggi .
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